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"L'Orlando barocco" a Modica. III Festival internazionale del Val di Noto - Magie Barocche

13 luglio 2010

L'Orlando barocco
Studio di Musica Antica Antonio Il Verso musiche di Händel e Vivaldi
Modica, sabato 17 luglio 2010, ore 21 - Atrio di Palazzo San Domenico

Proposte eccellenti contraddistinguono il III Festival Internazionale del Val di Noto - Magie Barocche, presieduto e diretto dal musicologo Antonio Marcellino, per realizzare un'ambiziosa operazione di turismo culturale: coniugare musicare e contesto architettonico e monumentale. Promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e da Arcus, la manifestazione può contare da quest'anno anche sul contributo delle Province di Catania, Ragusa e Siracusa, interessate a promuovere gli otto comuni dell'antico Val di Noto, dichiarati dall'Unesco "Patrimonio dell'Umanità".
Tra questi Modica, che sabato 17 luglio alle 21 (ingresso libero) accoglierà il quarto appuntamento della rassegna nell'atrio del Palazzo San Domenico, dal 1869 prestigiosa sede del Municipio. La chiesa dell’ex convento restituisce al visitatore uno dei pochi prospetti che hanno superato indenni il terremoto del 1693. L’avvio della costruzione risale infatti al 1461. Nell'atrio si ammira una cripta sotterranea secentesca, scoperta da Giovanni Modica Scala a metà Novecento.
Questa la suggestiva architettura scelta per "L’Orlando barocco", concerto dal seducente titolo che contrappone due diversi ma speculari 'mondi', quelli dei grandi maestri Antonio Vivaldi e Georg Friedrèich Händel, alle prese con il fantastico capolavoro di Ludovico Ariosto, Orlando furioso. Pagine vocali dell’omonima opera vivaldiana risuoneranno accanto ad arie e brani strumentali (ouvertures) tratti dai drammi per musica di Händel Orlando, Ariodante e Rinaldo.
Lo Studio di Musica Antica Antonio Il Verso, ensemble vocale e strumentale ad organico variabile, si è costituito nel 1982 nell’ambito delle iniziative didattiche promosse dall’Associazione Siciliana «Amici della Musica» di Palermo, con il progetto di dedicarsi esclusivamente alla musica rinascimentale e barocca, avvalendosi della collaborazione dell’Istituto di Storia della Musica dell’Università palermitana. Le sue importanti incisioni discografiche hanno ottenuto dalla critica specializzata riconoscimenti internazionali, come il "Diapason d’or".

Interprete vocale delle arie sarà il controtenore Filippo Mineccia, timbro che ben si addice alla scrittura musicale e alla prassi esecutiva del tempo. Ignazio Maria Schifani, maestro concertatore al cembalo, dirigerà l’ensemble, costituito da due violini, viola, violoncello e contrabbasso. Presente anche come strumento 'obbligato' il flauto dolce (qui suonato da Giuseppe Paradiso), previsto in partitura per l’aria «Sol da te, mio dolce amore», una delle vette dell’arte lirica vivaldiana. È un 'largo' originariamente scritto per flauto traversière, canto e orchestra d’archi. La lunga prolessi solistica mette in scena uno strumento allora del tutto nuovo a Venezia, che faceva la sua prima apparizione in un’opera di Vivaldi. Le sensuali volute possono essere rese con dolcezza e voluttà anche dal flauto dolce. Ancora dell’Orlando furioso è l’aria «Nel profondo cieco mondo», emblematica del genio lirico dell’autore e presente in un altro suo melodramma che attinge alla fonte ariostesca, l’Orlando finto pazzo.
«Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori, le cortesie, le audaci imprese» del Furioso di Ariosto si sono spesso ritrovati sulle scene dell’opera, soprattutto dell’opera barocca. I personaggi che intessono le complesse trame (Orlando, Angelica, Medoro, Alcina, Ruggiero, Bradamante) concorrono a rendere l’idea della follia amorosa umanamente eterna con la sua potenza che aliena o dà maggior senso alla vita, a seconda dei casi. E una felice sintesi tratteggia questo concerto in cui si dà ampio spazio alle dolci visioni - o «scellerati spettri» - dell’amore, negato o corrisposto, inteso come allegoria di battaglie e di imprese, in un tortuoso percorso di sconfitte o conquiste, follie e magie. Naturalmente magie barocche.

- www.magiebarocche.it

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13 luglio 2010
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