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Al Cibus di Parma, per i prodotti siciliani tutto è filato liscio... come l'olio

Trionfo per gli olii siciliani, premiati con il Leone d'Oro, e per la cucina di casa nostra

11 maggio 2004

Trionfo della Sicilia al tredicesimo concorso internazionale ''Leone d'Oro'' dei Mastri oleari al Cibus di Parma, il Salone Internazionale dell'Alimentazione, che si è concluso ieri.
Le aziende dell'isola si sono infatti aggiudicate il ''Leone d'Oro'' nella categoria "Fruttato intenso" con i Frantoi Cutrera di Chiaramente Gulfi e 31 diplomi di Gran Menzione su 71.
Le aziende siciliane, insomma, hanno ottenuto ancora una volta, riconoscimenti a livello internazionale. Già al Sol di Verona, un mese fa la Sicilia era stata la regione più premiata.
Il Leone d'Oro è il primo e più prestigioso concorso internazionale che dal 1987 premia i migliori oli extra vergini di oliva. I premi sono suddivisi in tre tipologie di prodotto: ''fruttato delicato'', ''fruttato medio'' e ''fruttato intenso''.
Alle aziende produttrici il cui olio si è classificato primo, in una delle tre suddette categorie, viene assegnato il trofeo ''Leone d' oro''. Alle aziende i cui prodotti hanno ottenuto un elevato indice di valutazione globale, viene assegnato uno speciale diploma di ''Gran Menzione”.

Per la categoria ''Fruttato delicato'', i diplomi di gran menzione sono andati alle aziende agricole:
Chiarandà Salvatore (Comiso), Lombardo Francesco (Campobello di Mazara), Antico Frantoio di Murgia A (Sambuca di Sicilia), Titone (Marsala), Mandranova (Palermo), Augello (Caltabellotta), Societa'. Iniziative Agricole (Favara), Sob Olearia (Bisacquino), Savasta Vito (Chiaramonte Gulfi) e Modica Felice (Noto).
Per il ''fruttato medio'', mensioni per:
Frantoio l'Albero d Argento (Castelvetrano), Frantoio Sallemi (Comiso), La Uliva di Marco Alabiso (Riesi), Angela Consiglio (Castelvetrano), Carbona (Santa Ninfa), Agriplus (San Michele di Ganzaria), Oleificio Cantone Maria Rosa (Sciacca), Agrobiol. Rosso (Chiaramonte Gulfi), Mauro Genovese (Trapani), Giorgio Nobile (Rosolini), Galluffo (Trapani), Copa (Modica), Frantoio Gaspare Sarullo (Calamonaci), Frantoio Iannello Salvatrice e C. (Ventimiglia di Sicilia).
Sette diplomi di gran menzione, infine, per la categoria ''Fruttato intenso'' per:
Terre di Shemir (Trapani), Baglio Caruso e Minini (Marsala), Eubes (Castelvetrano), Olis (Partanna), Disisa (Palermo), D'Alì (Trapani), Frantoio Li Petri Giuseppe (Menfi)

Dall'olio alle pietanze il passo è più che breve, e infatti non soltanto l'olio siciliano è stato tanto apprezzato al Cibus di Parma, ma anche le particolarità gastronomiche come il gelato all'olio d'oliva extravergine o l'Arancia fiammata cucinata alla lampada, che hanno conquistato i palati dei tanti visitatori,  che hanno affollano lo stand della Camera di commercio di Trapani.
La qualità dei prodotti tipici trapanesi e la fantasia dei cuochi dell'istituto alberghiero di Erice hanno catturato l'attenzione dei molti visitatori che nei primi due giorni della manifestazione si sono avvicinati al nostro stand.
Ogni giorno, nel padiglione trapanese sono stati cucinati otto diversi primi piatti piatti e serviti complessivamente 900 "assaggi".
Nel padiglione camerale, nei quattro giorni del Cibus, le sedici aziende espositrici hanno avviato fin da subito i primi contatti con buyers australiani, giapponesi, olandesi che hanno manifestato grande interesse verso i prodotti tipici trapanesi. Era presente anche il Consorzio per la tutela del vino Marsala che svolge attività di promozione.

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11 maggio 2004
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