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Al Museo G. Pitrè di Palermo il ''Premio Internazionale di Studi Demoetnoantropologici''

Valutati più di cinquanta lavori firmati da studiosi di Cina, Finlandia, Italia, Olanda, Romania e Ungheria

03 dicembre 2003
Presentata, qualche giorno fa, al Museo Etnografico G. Pitrè di Palermo, la Giuria internazionale che assegnerà il "Premio Internazionale di Studi Demoetnoantropologici G. Pitrè - S. Salomone Marino. Città di Palermo", giunto all'edizione 2003 con la stessa vitalità dei primi anni.
Con più di quarant'anni di storia alle spalle (è stato istituito nel 1958), il premio Pitrè è considerato oggi un Nobel per gli studiosi di antropologia.

A presiedere i lavori sarà il professore Aurelio Rigoli, ordinario di Storia delle tradizioni Popolari nell' Università di Palermo e presidente del Centro Internazionale di Etnostoria che grazie al suo impegno ha contribuito a dare prestigio al premio. Vice presidente è invece Claudio Esteva Fabregat, professore di Antropologia culturale nell'Università di Barcellona (Spagna). La Giuria dovrà valutare più di cinquanta lavori firmati da studiosi di Cina, Finlandia, Italia, Olanda, Romania e Ungheria.
Di grande prestigio i nomi dei partecipanti: da Mihaàly Hoppàl a Ted Leyenaar, a Juha Pentikainen, a Jon Talos, a Tan Yi-Fu, fino ad arrivare agli italiani Gian Luigi Bruzzone, Antonio Cardella, Francesco Pillitteri, Alfio Seminara.

''Uno dei temi ricorrenti di questa edizione è il rapporto tra Cosmo e Focolare. Un binomio particolarmente sentito in Cina e negli Stati uniti - ha detto Aurelio Rigoli - mentre il soggetto culturale privilegiato è la donna: emergono i temi legati all'essere mater, ma anche le problematiche di tradizioni culturali come l'infibulazione''.
Il Premio costituisce una buona occasione per far conoscere i più recenti studi sulle tradizioni e l'evoluzione dell'uomo nelle diverse parti del mondo. Per questo motivo il riconoscimento si è andato via via trasformando in un evento culturale di primo piano con un ricco calendario di appuntamenti collaterali.

Gli eventi, iniziati ad ottobre, si concluderanno il 5 dicembre, data della premiazione nella splendida cornice della Sala delle Capriate di Palazzo Steri, sede del rettorato dell'ateneo palermitano.

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03 dicembre 2003
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