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Alla ''Bottega della fiction'' 85 posti al sole... A Termini Imerese assunzioni per fare un serial siciliano

Il Governo favorevole al progetto siciliano della Einstein Multimedia Groups

26 maggio 2005

Il Comitato di Fattibilità della legge 181/89, composto da rappresentanti del Ministero delle Attività Produttive e di Sviluppo Italia, ha dato parere favorevole alla realizzazione di 10 nuovi progetti d'investimento che rientrano negli indirizzi di politica industriale individuati dal Dicastero guidato dal ministro Claudio Scajola.
Le iniziative, da realizzarsi nelle aree di Napoli, Caserta, l'Aquila e Palermo, prevedono investimenti complessivi per 138 milioni di euro, nuova occupazione per 684 unità lavorative e risorse pubbliche, tra contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e partecipazioni al capitale sociale, per più di 80 milioni di euro.
Il Comitato ha preso in esame iniziative proposte, oltre che sulle tradizionali aree di ''crisi siderurgica'', anche sulle nuove aree di ''crisi settoriale'', individuate dalla delibera CIPE del 23.12.2003 n. 130, e sulle quali Sviluppo Italia è stata di recente abilitata ad operare.

L'iniziativa da realizzare nell'area di Palermo si chiama ''Bottega della Fiction'' ed è stata proposta dalla Einstein Multimedia Group Spa, che ha conquistato in pochi anni in Italia la leadership nel campo dell'intrattenimento televisivo e multimediale con i più popolari format, quiz e game show (Passaparola, Quiz Show, Sarabanda, Novecento, Top of the Pops).
Il progetto prevede la realizzazione a Termini Imerese (PA) di una struttura finalizzata alla produzione di fiction di lunga serialità ambientate in Sicilia e prevede investimenti per 16 milioni di euro e una ricaduta occupazionale di 85 addetti.

La legge 181/89: scheda di approfondimento
La legge 181 del 1989 è un modello di intervento per rilanciare le aree produttive colpite da crisi settoriale. Sviluppo Italia gestisce la legge, accompagnando le aziende in un processo di localizzazione che riqualifichi il territorio. Il meccanismo di funzionamento della legge prevede l'assunzione temporanea di partecipazioni di minoranza al capitale di rischio delle imprese, l'erogazione di contributi a fondo perduto, prefinanziamenti e mutui a tasso agevolato. Tutte le misure si rivolgono ad aziende sane, con progetti tesi a creare nuove attività produttive o ad ampliare quelle esistenti.

Soggetti beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni le società di capitali (piccole, medie o grandi imprese) economicamente e finanziariamente sane, che operano nel settore industriale (attività estrattive e manifatturiere), nonché le imprese che forniscono servizi.

Iniziative ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni i progetti che prevedono:
- nuove iniziative imprenditoriali
- ampliamenti, ammodernamenti, delocalizzazioni, ristrutturazioni o riattivazioni di unità produttive esistenti che, in ogni caso, producano nuova occupazione, aggiuntiva a quella preesistente.

L'intervento
L'intervento agevolato consiste in un contributo a fondo perduto che può arrivare:
- al Centro-Nord fino al 25% degli investimenti ammissibili
- al Sud fino al 40% degli investimenti ammissibili.
Le iniziative localizzate nel Sud possono, inoltre, usufruire di finanziamenti agevolati di durata massima decennale fino al 30% degli investimenti ammissibili.
La concessione del contributo a fondo perduto e dei finanziamenti è subordinata all'assunzione di una partecipazione temporanea di minoranza al capitale sociale della società beneficiaria da parte di Sviluppo Italia. In ogni caso è necessario che i soci della beneficiaria apportino mezzi propri (capitale sociale) pari al almeno il 30% dell'investimento.
Le agevolazioni sono erogate a stato di avanzamento lavori.

Iter legislativo
Inizialmente attiva a Napoli, Taranto, Genova, Trieste, Massa Carrara, Piombino, Terni, Lovere e Villadossola, per far fronte alla grave crisi siderurgica che colpì le aree industriali degli anni '80, con la Finanziaria 2003 (art. 73) l'applicabilità dell'intervento è stata estesa anche alle aree interessate da crisi del comparto industriale (province di Caserta, l'Aquila, Nuoro, Caltanissetta, Latina e Palermo) ed a quelle per le quali fosse stato dichiarato lo stato di emergenza.
La Finanziaria 2005 ha poi esteso la 181 a diversi comuni della Lombardia, della Campania e della Puglia. Il decreto legge 14 marzo 2005, n. 35 (il cosiddetto "Decreto sulla competitività"), convertito nella legge n. 80 del 14/05/2005, ha introdotto un'ulteriore estensione delle aree che possono usufruire della legge 181. I Comuni che potranno avvalersi delle agevolazioni saranno individuati con apposito decreto del Presidente del Consiglio, in base agli accordi tra Governo, enti territoriali e parti sociali.

I risultati
I risultati degli ultimi anni sono molto incoraggianti. Dall'entrata in vigore fino ad oggi, la legge ha prodotto oltre 140 nuove iniziative imprenditoriali, investimenti superiori ai 1.200 milioni di € e un'occupazione diretta di oltre 8.500 addetti. Tra i risultati positivi prodotti dalla legge 181/89 si segnala il basso tasso di insuccesso delle iniziative finanziate (10% circa) ed un ridotto onere a carico dello Stato: ogni nuovo occupato prodotto prevede un investimento pubblico intorno ai 37 mila euro, valore di assoluto riguardo in confronto a numerosi altri strumenti agevolativi.
Dallo scorso anno il processo di valutazione e attuazione relativo alla legge 181/89 è certificato ISO 9001, a garanzia della trasparenza e certezza sia per il committente (Ministero delle Attività Produttive), sia per le imprese beneficiarie.

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26 maggio 2005
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