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Bagheria e Racalmuto ancora una volta insieme per un gemellaggio

07 aprile 2008

E' stata una festa, che si è tradotta in molteplici sfaccettature. Un inno alla cultura e alla poesia di due grandi poeti, Ignazio Buttitta e Giuseppe Pedalino Di Rosa nella città di un altro grande: Leonardo Sciascia.
A Racalmuto, lo scorso 4 aprile, si è celebrato il gemellaggio "poetico" tra la città di Buttitta, Bagheria, e la città agrigentina che diede i natali non solo al "padre" de "Il giorno della civetta", di "Todo modo" e di "A ciascuno il suo" ma anche a Giuseppe Pedalino Di Rosa. Meno noto del suo compaesano, Racalmuto ha voluto ricordare Pedalino in occasione del cinquantennio della sua morte, e lo ha fatto sulla scorta di un gemellaggio già partito tra Bagheria e la cittadina di Sciascia, con un ricco programmi di eventi che hanno coinvolti diverse location racalmutesi.
La manifestazione, organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Racalmuto, guidato da Piero Carbone, ha coinvolto l'amministrazione di Bagheria sulla scorta di un connubio tra Buttitta e Pedalino che non si limitava all'affinità culturale ma che sorgeva da una profonda amicizia, rafforzata dalla scelta di Buttitta di volere Pedalino come padrino per tenere a battesimo il suo secondogenito, Pietro.

A partecipare agli eventi una delegazioni di Bagheria guidata dal vice sindaco Giovanni Di Bernardo e dal dirigente del settore cultura Costantino Di Salvo ospitati dal sindaco di Racalmuto Salvatore Petrotto. Presente anche una rappresentanza della Fondazione Buttitta di Palermo, la figlia di Ignazio, Flora Buttitta, e soprattutto tanti studenti. Sono stati proprio loro infatti i veri protagonisti della giornata, mettendo in scena in una piéce teatrale e prodigandosi nella lettura di varie opere e lettere da cui traspare viva l'amicizia tra Buttitta e Pedalino.
Ma prima del clou della giornata, lo spettacolo nella deliziosa cornice del Teatro Regina Margherita, in mattinata è stata scoperta una targa toponomastica per l'intitolazione di una piazza al poeta bagherese. Sulla targa un bassorilievo bronzeo del maestro Carlo Puleo presente all'inaugurazione.
Da sabato, dunque, la zona antistante la sede della Fondazione Sciascia si chiamerà piazza Ignazio Buttitta.

"Questa giornata è un momento storico per la nostra cittadina" ha esordito il sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, che ha aggiunto: "è per uomini come Pedalino e Buttitta che dobbiamo essere orgogliosi di essere siciliani".
Piero Carbone, assessore alla Cultura, ha definito la giornata "un risarcimento alla memoria di Giuseppe Pedalino Di Rosa, un tributo per rimediare alla dimenticanza verso un poeta di grande levatura".
Ha ricordato gli incontri con il poeta di "Lamentu d'una matri" l'assessore Giovanni Di Bernardo, che ha sottolineato l'importanza di eventi che servono a fare memoria.

Imparare a conoscere la storia anche attraverso l'opera dei poeti, rispolverare le proprie radici, riscoprire l'identità di una terra e della sua storia è alla base del lavoro teatrale che hanno messo in scena i ragazzi dell'istituto comprensivo statale Buttitta di Bagheria. I novelli attori, accompagnati dal dirigente scolastico Gioacchino Genuardi, e dalle docenti Caterina Lombardo e Gaetana Villini, nell'ambito del laboratorio teatrale di lingua e dialetto, hanno messo in scena "Via ri Cristiani scurdati" di Rosario Palazzolo. Con la collaborazione della Compagnia del Tratto, diretti da Anton Giulio Pandolfo e accompagnati dalle musiche originali di Francesco Di Fiore, i ragazzi hanno emozionato tutti i presenti con una tragedia di ieri che ancora oggi si ripete "le morti bianche".
Rosario Palazzolo ha scritto: "'Via ri cristiani scurdati' è uno spettacolo sulla memoria.Una memoria che tenta di stabilire un contatto con ciò che è rimasto di un passato che è ancora presente; di un passato che continua a garantirsi un futuro. E' la storia dei nostri nonni, di chi scelse, avendone ogni ragione, di lasciare la Sicilia per le cave del Belgio. E lì morì. Dentro uno scoppio che non smette di rimbombare.
E' anche la storia di una storia, quella descritta da Ignazio Buttitta in una lirica che condanna ogni bieco tentativo di mistificazione della realtà, ogni sforzo teso ad offuscare il ricordo di eventi ingombranti. E ed è proprio a lui, al poeta bagherese, che questo spettacolo è dedicato. E a quanti, ancora oggi, muoiono per garantirsi un futuro
. Una giornata-evento dunque in memoria delle morti bianche di ieri e di oggi, numeri e nomi come bollettini di guerra, subito dimenticati, come le vie di una periferia sudicia, scomoda, sterminata, via ri cristiani scurdati."

Con questo lavoro i ragazzi sono stati parte attiva nella salvaguarda e valorizzazione dell'opera dei due artisti siciliani e veicoli di ricordo e memoria storica.
Al loro lavoro si è aggiunta la lettura drammatizzata di una corrispondenza inedita tra Buttitta e Pedalino Di Rosa "Compari Peppi e Compare Ignazio" realizzata dall'istituto professionale Marconi.
I bambini della scuola elementare Macaluso si sono impegnati nella messa in scena della poesia "La dota" tratta da un'opera in versi "U' Nguaggiu" di Pedalino ed infine i ragazzi della scuola media D'Asaro hanno letto una rosa di opere poetiche del racalmutese accompagnati dal fisarmonicista Salvatore Macaluso.
Sono stati davvero bravi i giovani studenti, un'esperienza che siamo certi ha generato passione e rispetto per ciò che si impara a conoscere ed apprezzare del patrimonio culturale dell'Isola.
Un altro progetto del gemellaggio tra Bagheria e Racalmuto ha dato i suoi frutti, una collaborazione che si consoliderà ulteriormente in maggio con un evento nella nostra città che vedrà, questa volta, gli studenti di Racalmuto ospiti di Bagheria.

Fonte: il Quotidiano Siciliano

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07 aprile 2008
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