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Carmen Consoli domani al Teatro Tenda di Ragusa canta tutte le varie forme dell'amore

02 aprile 2010

L’amore nelle sue varie forme. L’amore trattato a 360°, sia esso carnale, filiale, fraterno, peccaminoso, incestuoso, verso la propria terra, promiscuo, spirituale, platonico. L’amore come leitmotiv dell’ultimo album di una delle più importanti ed amate artiste del panorama musicale italiano e non solo. E’ difficile definire Carmen Consoli con un unico termine. Carmen è una cantautrice, ma è anche la cantantessa, Carmen è la cantastorie, Carmen è una rockettara mediamente isterica, ma è soprattutto una donna con la D maiuscola; Carmen è una viaggiatrice, nell’accezione di ricercatrice, in continua scoperta di spunti e stimoli che diventano pensieri e poi parole. Il nome di una donna il titolo anche del suo ultimo album. Domani sera, 3 aprile 2010, si esibirà al Teatro Tenda di Ragusa con l’organizzazione della Marcello Cannizzo Agency e grazie al  contributo del Comune e della Provincia regionale di Ragusa.
Presa dal mito, "Elettra" rivisitata con le sue contraddizioni, innamorata di chi non dovrebbe amare, una meretrice che anziché (la banalità della carne può insegnare la leggerezza del sentimento) l’amore carnale sa insegnare l’amore spirituale, apre la strada a bellissime canzoni, intense, dalla forte componente scenica e visiva. Carmen racconta la vita, storie reali, da narrare con tutte le emozioni che la contraddittorietà del vero può suscitare. Gioiosa e triste, lucida e sognatrice, sarcastica e spietata. Racconti che danno una percezione plastica della storia, che la fanno immaginare e quasi vedere all’auditore. Brani come storie. E’ cosi per "Mandaci una cartolina", ispirata ai ricordi del padre di recente scomparso, alle sue frasi lucide e ironiche che riuscivano già vent’anni fa a dipingere il grottesco di una realtà decisamente attuale. "Perturbazione atlantica", dove i sensi vengono amplificati e, con l’incalzare della musica, accompagnati in un viaggio tra la natura, l’amicizia e, ancora una volta, l’amore. "Non molto lontano da qui", si collega alla canzone precedente, prediligendo l’azione alla sorte, usando qui come metafora il gioco d’azzardo, in cui il bravo giocatore lascia ben poco al caso e alla fortuna. "Mio zio", dove la narrazione in prima persona carica ancora più di pathos la vicenda di un abuso domestico, in cui la protagonista non è più d’accordo all’ipocrisia che costringe a dover "lavare i panni sporchi in famiglia". "Sud est", in cui l’amore come viaggio viene raccontato attraverso le stagioni e il tempo perduto che passano. "Marie ti amiamo", una peccatrice assassina ed eroina al tempo stesso, che nel nome si rifà ad una delle figure più controverse del mondo cristiano. E poi ancora tanti altri brani da ascoltare tutti insieme in un concerto evento per ascoltare una "magnifica combinazione tra una rocker e un’intellettuale", come l’ha definita il New York Times, "una voce piena di dolore, compassione e forza".
I biglietti sono ancora in prevendita e potranno essere acquistati anche domani pomeriggio al botteghino.

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02 aprile 2010
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