Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Dedicato alla storia delle necropoli nell'area iblea il secondo appuntamneto di "Ergasterion - Fucina di archeologia"

08 novembre 2011


Castelluccio

Le tipologie funerarie delle necropoli. Le peculiarità dei siti oggetto di indagine nell'area iblea. Le assonanze con altre realtà territorialmente vicine. Ci si prepara ad un altro tuffo nel lontano passato. Per scoprire misteri e, soprattutto, per trovare risposte. Secondo appuntamento dedicato alle necropoli, venerdì 11 novembre, con "Ergasterion – Fucina di archeologia", il ciclo di incontri promosso dalla sezione di Ragusa dell’associazione "SiciliAntica" e volto a coinvolgere, in modo preminente, i giovani professionisti dell’area iblea.
La conferenza di venerdì, che si terrà nell’auditorium di San Rocco, a Ragusa Ibla, a partire dalle 17,30, vedrà la presenza di Maria Domenica Lo Faro, specializzata in Archeologia post-classica presso l'Università di Bari, dottore di ricerca nello stesso Ateneo; di Monica Carbone, laurea specialistica presso l'Università di Palermo, sede di Agrigento; di Carmelo Scafè, laureato in Archeologia all'Università di Ravenna; e di Clorinda Arezzo, specializzanda in Archeologia medioevale presso l'Università Cattolica di Milano.


Cava Cilone

Sarà possibile conoscere gli elementi delle testimonianze archeologiche tardoantiche più evidenti conservate nel paesaggio di Scicli e che comprendono in prevalenza cimiteri ipogei risparmiati lungo le pareti delle cave. Sarà ricostruita, in particolare, l’interpretazione storica di un’area archeologica, quella delle contrade Donnafridda e Biddiemi sull’altopiano ibleo, che, al momento, non è ancora sottoposta a vincolo di tutela. Ma ci si soffermerà pure sulle tipologie funerarie attestate nelle catacombe maltesi, mettendo in luce le consonanze strutturali tra lo spazio funerario maltese e quello ibleo, in particolar modo per la ricorrenza della sepoltura a baldacchino, che sembra essere stata introdotta nelle catacombe maltesi proprio per influsso di maestranze provenienti dalla cuspide meridionale della Sicilia. Inoltre, l’occasione sarà utile per tracciare una ricognizione quanto più attuale possibile, alla luce degli ultimi rinvenimenti e degli studi specialistici di settore, tra le catacombe e gli ipogei del Ragusano.


Contrada Sant’Anna, Cava Renna, vista dall'interno dell'ipogeo

- www.sicilianticaragusa.it

 

 

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

08 novembre 2011
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia