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E addio anche al Grande Hotel delle Palme

La crisi fa chiudere i battenti ad uno dei simboli della Belle Époque di Palermo

27 novembre 2013

La crisi non guarda proprio in faccia nessuno. Lo storico Grande Hotel delle Palme, uno dei simboli della Belle Époque di Palermo, chiude i battenti. L’anno che sta arrivando segnerà la parola fine per l’albergo a quattro stelle di via Roma. Infatti, dal 4 gennaio prossimo, l’Acqua Marcia Turismo, che gestisce l’hotel, avrebbe deciso di licenziare i circa quaranta dipendenti della struttura alberghiera. La decisione sarebbe stata resa nota ai sindacati. Tra i motivi che hanno spinto l’azienda a questa scelta, ci sarebbero gli eccessivi costi di gestione, non garantiti da un numero sempre più scarso di clienti.

Una decisione, quella della holding (che in Sicilia gestisce Villa Igiea e l’Excelsior Hilton a Palermo, l’Excelsior Grand Hotel a Catania e l’Hotel Des Etrangers a Siracusa), che rischia di mettere in ginocchio la già fragile economia isolana. Basti pensare che Villa Igiea, uno degli hotel più esclusivi del capoluogo, nel triennio ha registrato un calo di fatturato del 39 per cento, il Grand Hotel et Des Palmes del 71, l’Excelsior di Catania del 54, l’Excelsior di Palermo del 70 e l’Hotel Des Etrangers addirittura dell’87. Numeri che descrivono la sofferenza del turismo italiano che nemmeno la prevista (ma piccola) crescita del 2014 potrà alleviare.
L’Hotel delle Palme, oltre a registrare forti perdite, necessiterebbe anche di ingenti investimenti per cui mancano i capitali. La Acqua Marcia si è detta comunque disponibile a ricorrere a part time, lavori stagionali o passaggi in altre aziende anche se chiude la porta in faccia a nuovi ammortizzatori sociali che costituirebbero solo un "rinvio senza soluzione dei problemi".

Così, la storica dimora dove Richard Wagner terminò il suo Parsifal nel 1881, non arriverà al 2014. L’edificio venne costruito per iniziativa della famiglia Ingham-Whitaker nel 1874 ed utilizzato come residenza privata. La casa era collegata da un passaggio segreto all’antistante Chiesa anglicana. Inizialmente l’edificio era composto da un corpo basso di due piani con un giardino d’inverno esotico che arrivava fino al mare.
Sul finire del XIX secolo la casa venne ceduta al cavaliere Enrico Ragusa che, nel 1907, diede incarico di trasformare Palazzo Ingham nel Grande Albergo delle Palme all’architetto Ernesto Basile. Divenne un hotel di lusso simbolo della Belle Époque.
Oltre a Wagner, sono molti altri i personaggi che hanno fatto la storia hanno, soggiornando a lungo nell’albergo, tra cui il poeta Raymond Roussel, che vi visse fino alla morte e il generale Charles Poletti, che lo trasformò in quartier generale americano durante la seconda guerra mondiale.
Nell’albergo si è scritta, inoltre, la storia di Sicilia: lì nel 1882 Francesco Crispi impartiva lezioni di politica, mentre rimane famosa la cena a 12 portate servita all’ex presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando. Infine, nel 1957 vi si tenne l’ultimo summit tra i capi di Cosa nostra siciliana e i boss della mafia americana.

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27 novembre 2013
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