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E' nato PaLab, laboratorio ri-creativo polifunzionale, al centro di un'area popolare di Palermo

31 maggio 2007

''La Città Intima''
Daniel Egnéus, Luca Diffuse e Mariella Tesse
PaLab - via del Fondaco, Palermo

Nuovi fermenti a Palermo. Nel cuore della città vecchia, a due passi dal mercato di Ballarò, ha aperto i battenti PaLab, laboratorio per le arti contemporanee pensato come ponte tra il capoluogo siciliano e alcune delle più fervide realtà creative, nazionali ed internazionali. Un approccio poliedrico, proteso verso la sperimentazione e lo scambio interculturale: l'arte visiva si ibrida, secondo quella che è ormai imprescindibile attitudine dell'estetica contemporanea, con il design, l'architettura, il cinema, la musica, il teatro. Senza trascurare aspetti strategici quali formazione, ricerca, aggregazione sociale.
Questo, in breve, lo statement del neonato rifugio popular-chic, pensato per chi coltiva i piaceri dell'occhio e dello spirito, senza rinunciare a gradevoli interludi enogastronomici. Ambientazione minimale e design di tendenza completano il sostanzioso progetto di recupero architettonico: lo spazio, un antico fondaco di incerta collocazione storica (le varie stratificazioni risalgano almeno fino al '600) è stato ristrutturato dal Comune che lo ha poi affidato, tramite contratto di concessione onerosa, all'omonima associazione culturale.

Del team fanno parte Fabio Tosini e Alessandro Galioto, presidente e vicepresidente, e gli art director Tiziano Di Cara e Giuseppe Romano, già noti come direttori di Expa, la Galleria d'Architettura di Palermo inaugurata nel 2005 presso le recuperate scuderie di Palazzo Cefalà, in zona Kalsa.
Non solo mostre, dunque, nello spazio flessibile e articolato di PaLab, suddiviso su tre livelli. Una zona bar-Daniel Egnéus ''serie In a room'' (2007)caffetteria e un raffinato ristorante puntano sull'aspetto ludico-mondano per attirare, oltre ai soliti art addicted, ampi flussi di pubblico in cerca di relax colto e godereccio.
Centrale resta la mission didattica. Le esposizioni saranno affiancate da laboratori gratuiti per bambini, ideati anche in vista di un progressivo coinvolgimento del disagiato quartiere popolare di Albergheria. E per gli adulti, questa volta a pagamento, un'attività costante di workshop. I temi? Fotografia, cinema, net-art, sound art, videoarte, design. Non mancheranno seminari, presentazioni di libri e film, dibattiti, collaborazioni con facoltà universitarie e associazioni. In cantiere anche un ambizioso progetto di formazione, finalizzato alle creazione di Master specialistici nel campo delle arti visuali.
Ispirandosi a modelli già rodati - dall'Accademia di Brera al Macro, dallo Ied allo Iuav -, PaLab intende mettere in piedi una macchina formativa di alto livello, con tanto di postazioni hi-tech, programmi di studio semestrali o annuali, prestigiose docenze internazionali e patrocini di enti pubblici. Il progetto andrebbe a colmare un effettivo vuoto a cui università, accademie e musei siciliani non riescono ancora a porre riparo.

Intanto, si parte con gli eventi espositivi. Il primo appuntamento? Una mostra a metà tra grafica e architettura, che lancia un segno di continuità rispetto alla storia di Expa. Più per un fatto affettivo, probabilmente, che per mancanza di coraggio. ''La Città Intima'' è un progetto a sei mani, proposto dall'anomalo studio romano Also Available Architecture, ovvero Luca Diffuse e Mariella Tesse, vulcanici architetti con una spiccata sensibilità per la ricerca artistica e la tecnologia digitale. Coi due collabora Daniel Egnéus, brillante illustratore svedese.
Cinque serie di opere - Il Museo intimo, Nidi, In a room, Ragazze, Safari -  raccontano le lucide suggestioni dei due urban designer, ibridate con le ambientazioni accattivanti di Egnéus. Lirismo caotico, grazia uterina, sapienza segnica e spunti d'innovazione teorica si mescolano in queste seducenti stampe digitali di medio e grande formato, alcune in bianco e nero, altre consegnate a decisi cromatismi civettuoli.
Showroom museali come edonistici boudoir, camere post-adolescenziali, edifici per accoglienti crossing collettivi, piazze fluide e interstiziali. E poi abiti e accessori fashion, tecno-suppellettili del quotidiano, aerei fuori pista, divagazioni floreali, profili svettanti di palazzi, paesaggi che sfumano in universi futuribili, ferraglia urbana e suadenti donne circondate da oggetti-feticcio. La bellezza contemporanea, straripante di simulacri, inghiotte musei, case, città. Quello di Also Available Architecture è un immaginario che ha il carattere ambiguo e sexy del femminino, dell'onirico, del metamorfico. L'attraversamento fisico/razionale delle grandi aree pubbliche lascia spazio all'esigenza di dimensioni private, nidi sospesi e interrelati via etere, nuclei di intrattenimento emo-digitale votati ad un'estetica iAlso Available Architecture ''Il museo intimo'' (2007)pertecnologica, tra forme immateriali di comunicazione. I vuoti selvaggi delle città si contraddicono nei grovigli tiepidi di interni domestici cablati, affettivi, iperfunzionali.
Un allestimento fitto ma ben gestito, per una mostra che racconta l'intimità del life style metropolitano in seno ad un pensiero architettonico.

E nel futuro? PaLab promette un affondo nelle arti visive, stavolta staccandosi con più forza dall'esperienza (indipendente) di Expa. Il prossimo luglio sarà inaugurata una personale del duo emiliano Cuoghi Corsello, alle prese con una nuova serie fotografica su Federico II.
Poi, conti alla mano, si lavorerà per dare corpo ad una programmazione di elevata qualità, sfidando il mediocre scenario culturale cittadino. Palermo ''città più cool d'Italia''? Così sentenziava una recente campagna autocelebrativa del Comune, costata oltre un milione e mezzo di euro. Infischiandosene di essere celebrata su patinati affiche istituzionali, la trendy-town del sud continua a sognare: meno belletto e più fondi per sostenere progetti, idee, innovazione. Bonne chance, PaLab.

Helga Marsala [Exibart.com, lunedì 28 maggio 2007]

INFO
PaLab - via del Fondaco (Albergheria, fra via dei Biscottari e via Porta di Castro) - Palermo
Orari: dal martedì alla domenica, ore 10/13-16/24
ingresso libero
www.palab.it

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31 maggio 2007
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