E pagarono la crisi sempre gli stessi
Pensionati, impiegati e operai 'pagano' la crisi più di tutti: potere d'acquisto giù del 12%
Cala il potere d’acquisto delle famiglie. Tra il 2008 e il 2014 è sceso del 12%. A fornire questi dati il Codacons che fa una rapida panoramica degli ultimi anni della crisi economica.
A partire dal 2008, spiega l’associazione dei consumatori, si è registrata una progressiva riduzione del potere d’acquisto delle famiglie italiane che ha toccato il suo apice nel 2012 scendendo del 4,3%. Anche per il secondo trimestre del 2014 l’Istat registra una flessione di un punto e mezzo percentuale su base annua.
Questo significa che ogni italiano, spiega il Codacons, ha una capacità di spesa mediamente inferiore di 1.910 euro rispetto al periodo precedente alla crisi.
A risentirne maggiormente sono i pensionati che hanno perso potere d'acquisto per 1957 euro, va male anche per gli impiegati a quota 1932, oltre che per gli operai a 1782 euro.
La riduzione del potere d’acquisto delle famiglie si riflette in modo diretto sulle loro scelte economiche. Tra il 2007 e il 2014 i consumi degli italiani sono calati di ottanta miliardi di euro.
"La minore capacità di spesa dei cittadini è determinata innanzitutto dall’abnorme crescita della pressione fiscale nel nostro Paese e da tariffe e costi in aumento in tutti i settori, cui fa da contraltare il livello degli stipendi che aumentano meno o, come nel caso dei dipendenti statali, vengono bloccati - spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi -. Questi numeri certificano la politica sbagliata degli ultimi governi, che hanno distribuito le tasse in modo eccessivo e iniquo, danneggiando i nuclei a reddito medio-basso". [Adnkronos/Ign]