Il piccolo e prezioso Rembrandt del Castello Ursino di Catania potrebbe essere all'estero
Scomparsa nel 1995 dai depositi del Castello Ursino di Catania, la piccola tela de pittore olandese Rembrandt potrebbe essere stata portata fuori dall'Italia, ed entrata a fare parte di una collezione di qualche collezionista di un Paese Europeo. E' questa l'ipotesi avanzata dall'assessore alla Cultura del Comune, Silvana Grasso, e che segnalerà al questore di Catania.
''Stiamo seguendo un filo - ha spiegato l'assessore - che porta a un monaco. Abbiamo tra l'altro chiarito che il quadro scomparso è stato donato al Comune di Catania negli anni Quaranta dalla famiglia Zappalà Asmundo, ai cui discendenti chiediamo aiuto per avere una riproduzione fotografica o indicazioni sull'opera trafugata all'estero''.
Dei quadri scomparsi, però, non si posseggono infatti foto e repertorio fotografico, esiste solo degli ultimi dieci anni: ''Chiedo aiuto anche agli amatori. Se qualcuno ha potuto fotografare in passato queste tele ce lo comunichi, in modo da aiutarci nella ricerca di queste tele preziosissime di dimensioni 45x29 centimetri''.
Secondo una denuncia presentata alla polizia, dai sotterranei del Castello Ursino nel 1995 sarebbero state rubate complessivamente 51 tele di pittori del Seicento, compreso un Rembrandt e un Guido Reni.
Intanto, a Silvana Grasso è arrivato un messaggio di solidarietà dall'assessore regionale ai Beni Culturali Lino Leanza, che ha annunciato che saranno assegnati oltre 100 mila euro per i sistemi di sicurezza del Castello Ursino. '' E' giusto - ha detto Leanza - che si faccia piena luce sulle sparizioni e che l'assessore si metta ad urlare. ''Inoltre sono solidale con l'impegno della Grasso: partendo da Castello Ursino, va avviata un'azione che renda fruibili tutti quei beni che, a Catania come in tutta la Sicilia, sono ancora 'nascosti' al pubblico, relegati nei magazzini''. ''In particolare il Castello è un luogo che trasuda storia: contiene un gran numero di tesori del nostro patrimonio culturale mai esposti al pubblico, statue e dipinti provenienti anche dalle collezioni dei principi Biscari e dai beni dei monaci Benedettini, alcuni dei quali versano in precarie condizioni. Uno spaccato importante della nostra isola''.