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Il Rame, materiale quasi ''eterno'', materiale del futuro per il Teatro del Fuoco di Stromboli

01 settembre 2009

Forse non sono in tanti a saperlo, ma il rame è riciclabile al 100%. Si tratta di un materiale puro al 99,9%, il che vuol dire che durante i processi di trasformazione non avviene mai un deterioramento tale da determinarne ad un certo punto l’impossibilità di procedere ad un ulteriore operazione di riciclo. Si tratta di un materiale quasi "eterno" tanto è vero che l’80% del rame estratto in tutta la storia dell’uomo è ancora disponibile. "Eppure - rileva Vincenzo Lo Consolo, direttore dell’Istituto italiano del Ramenel nostro Paese non vengono fatte campagne promozionali come per il riciclo della plastica o dell’alluminio per esempio, né esistono consorzi obbligatori né tasse per lo smaltimento" ecco che allora una manifestazione culturale come il Teatro del Fuoco Festival di Stromboli che fa largo impiego di un materiale riciclabile può diventare occasione importante di diffusione e divulgazione sull’utilizzo del rame in tutto il territorio nazionale.

A mettere a disposizione l’ingente quantitativo di rame necessario alla realizzazione delle sculture di fuoco utilizzate per le scenografie di questa II edizione del Festival è stato, infatti, proprio l’Istituto Italiano del Rame, presente sul nostro territorio dagli anni '70 col preciso intento di promuovere e sviluppare i diversi impieghi del rame e delle sue leghe attraverso l’informazione e la divulgazione tecnico-scientifica.

A polarizzare l’attenzione dell’IIR è stato soprattutto il sapiente risultato dell’estro creativo del neozelandese "forgiatore del fuoco" Nicholas Lealand, dalle cui mani sono nate le magnifiche sculture che fanno da scenografia agli spettacoli. Un ente che ha fatto del rame e dei suoi innumerevoli impieghi la finalità della sua missione non poteva rimanere certo indifferente di fronte all’originalissima tecnica impiegata per la realizzazione delle opere.

Il lavoro inizia con la forgiatura dei tubi di rame, sui quali successivamente vengono praticati piccoli forellini dai quali fuoriesce il gas che le alimenterà. Le fiamme prodotte dalle sculture sono regolabili e le sculture raggiungono fino a 4-5 metri d’altezza determinando straordinari effetti scenici.
"Il Rame utilizzato quest’anno sarà ovviamente riciclato – ha precisato Amelia Bucalo Triglia, organizzatrice dell’evento – non è infatti un caso che il tema scelto e proposto per questa seconda edizione del festival sia stato quello della trasformazione quale processo che investe innumerevoli attività umane". La Trasformazione del materiale sottoposto a riciclo, infatti, fa sì, esattamente come la Fenice che soccombe e rinasce rinnovata dalle sue stesse ceneri, che da essa scaturisca un frutto nuovo che inserito in successivi cicli produttivi avrà sull’ambiente un impatto minimo.

Ricordiamo i prossimi appuntamenti col Festival: Mercoledì 2 settembre la Piazza San Vincenzo sarà animata da Piumino che servirà al suo pubblico la "Magica colazione del re". Giovedì 3 settembre Lucignolo e In love with fire illumineranno via Vittorio Emanuele. Venerdì 4 settembre sarà la volta delle Tirasaru e dei Feuerkunst Berlin che si esibiranno all'Anfiteatro Eos e per finire sabato 5 settembre l'attesissimo spettacolo di chiusura Phoenix che vedrà protagonisti al vecchio molo tutti gli artisti di questa seconda edizione del Teatro del Fuoco 2009 coreografati da Enzo Caruso.

Tutte le informazioni per il pubblico possono essere reperite su: www.argomentisas.it (tel. 3296509941)

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01 settembre 2009
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