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Il restauro della Villa Romana del Casale pensata dall'architetto Franco Minissi ''sbarca'' a Palermo

21 aprile 2007

Piazza Armerina, con la sua Villa Romana del Casale, sbarca a Palermo per la ''Giornata di Studio su Franco Minissi'' che si svolgerà lunedì 23 Aprile. La ''Giornata di Studio su Franco Minissi'' è stata organizzata dai prof. Giuseppe Guerrera e Sebastiano Tusa, e riguarda esclusivamente il progetto di restauro della Villa del Casale a Piazza Armerina con la collaborazione organizzativa del Master ''Architettura per l'Archeologia'' dell'Università di Palermo, in collaborazione con la Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia, l'Archivio di Stato di Roma, Associazione Siciliana per la Storia Patria di Palermo.

La prima parte della giornata, dopo l'introduzione sul tema da parte del preside della facoltà di architettura, Nicola Giuliano Leone, sarà dedicata a Minissi studioso e progettista d'architettura, con interventi di architetti ed archeologi con cui ha avuto rapporti di collaborazione culturale, scientifica e professionale, con lo scopo di tratteggiare il suo valore di studioso e di progettista capace di innovare attraverso una serie d'interventi la museografia applicata ai siti archeologici. La tavola rotonda vedrà presenti architetti ed archeologi di fama internazionale, e la presenza del figlio del Minissi, Matteo Minissi. Interventi anche da parte di Ernesto De Miro, Nicola Bonacasa, Beatrice Basile (Soprintendente ai BB.CC. di Enna), Maria Costanza Lentini (direttore del Museo regionale della Villa Romana del Casale), Maria Clara Ruggeri ed Edoardo Tortorici.

La seconda parte sarà dedicata alla presentazione del progetto originale delle coperture del sito archeologico della Villa del Casale di Piazza Armerina, a partire da una mostra documentaria, allestita nella stessa sede con materiale grafico e fotografico proveniente dall'Archivio di Stato di Roma, per poi continuare un dibattito sulle problematiche inerenti il restauro delle coperture della Villa del Casale a cui parteciperanno studiosi di architettura e di archeologia.
Non si tratta di una mostra antologica o esaustiva sull'opera di Minissi, ma di un contributo che si vuole dare a supporto della tesi di non demolire l'opera ma di restaurarla attraverso un'operazione di manutenzione straordinaria che implica la sostituzione dei materiali trasparenti, con cui sono state costruite le coperture, con altri materiali altrettanto trasparenti ma più idonei alla protezione del sito, tecnologicamente più avanzati. Oggi più che mai appare necessario rivedere la lezione di Minissi, analizzarne il messaggio e aggiornarne il metodo alla luce delle grandi potenzialità che tecnologie e materiali oggi offrono.

E' quello che si sarebbe potuto fare per la Villa del Casale risparmiando risorse, rivalorizzando un'opera di pregio ed evitando un inutile quanto certamente opprimente riproposizione di volumi che, ci indica la ricerca archeologica, non sapremo mai come esattamente si articolavano.
 
Fonte: ViviEnna.it

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21 aprile 2007
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