La presenza della Sicilia all'Expo costerà 11 mln di euro
La Regione siciliana avrà un duplice ruolo: gestirà uno spazio al Padiglione Italia e sarà responsabile del Cluster Biomediterraneo
Sarà massiccia la presenza della Sicilia all'Expo di Milano e altrettanto massiccio l’investimento per un totale di oltre 11 milioni di cui 3 milioni di euro stanziati dall’assessorato all’Agricoltura; 4,3 milioni da quello delle Attività produttive e altrettanti per iniziative collegate.
Ben quattro gli assessorati interessati, oltre a quelli di Nino Caleca (Agricoltura) e Linda Vancheri (Attività Produttive), rispettivamente per il Cluster Bio-Mediterraneo e il Padiglione Italia, anche i Beni culturali e il Turismo. E poi si dovranno trasferire a Milano da Aidone anche le statue di Demetra e Kore, come ricorda l’edizione palermitana di Repubblica.
Per l’intero arco dei sei mesi di Expo la Sicilia avrà a disposizione una piazzetta da 95 metri quadrati (75 metri quadrati sotto i tendoni e altri 20 coperti), per cinque settimane uno spazio espositivo supplementare di 200 metri quadrati e per tre settimane (a maggio, giugno e settembre) avrà in uso l’auditorium da 250 posti, ristorante vip da 300 coperti, palco live, sale meeting e promozione per un costo di 1,4 milioni di euro. Ma la nota spese non finisce qui: un milione e mezzo per i progetti legati agli eventi, altrettanto per quelli legati ai flussi turistici, mezzo milione per i servizi, pulizie comprese, e quasi 900 mila euro per consulenze di esperti, traduttori e altro. Un grosso affare legato a una serie di bandi che dovevano essere pubblicati dall’assessore Vancheri entro lo scorso dicembre ma che sono ancora in preparazione a due mesi e mezzo dall’apertura dell’evento.
La Regione avrà un duplice ruolo: da un lato gestirà uno spazio al Padiglione Italia e lì organizzerà tre settimane di eventi. Dall’altro ha la responsabilità del "Cluster Biomediterraneo", che raggrupperà 11 Paesi del Mediterraneo (Albania, Algeria, Egitto, Grecia, Libano, Libia, Malta, Montenegro, San Marino, Serbia e Tunisia).
"In un'area di oltre 4mila metri quadrati - ha spiegato Dario Cartabellotta, responsabile unico del cluster per la Regione Sicilia, official partner di Expo - ci saranno tutti i prodotti della tradizione siciliana. Il palinsesto degli eventi sarà suddiviso in vari momenti dalle 10 alle 23, dalla colazione mediterranea fino alle serate Mediterraneo by night".
La Sicilia aprirà i suoi eventicon la "Settimana delle Isole" (Pantelleria, Lampedusa, Eolie e Favignana). Poi proseguirà con l'area del Palermitano, quella del Trapanese, la costa mediterranea dell'isola, l'area barocca e l'Etna. Dal 14 al 21 settembre "una settimana sarà dedicata alla dieta mediterranea, riconosciuta come patrimonio immateriale dell'Unesco".
Per il cluster esiste già una lista di aziende, Comuni, operatori turistici, università e chef: solo le aziende sono 549, i Comuni 136 e tutti i partecipanti pagheranno una quota di partecipazione fra 250 e 5.000 euro. "Abbiamo deciso di stilare un bilancio separato e comunque non stanzieremo un euro oltre i tre milioni previsti - dice l’assessore all’Agricoltura Nino Caleca - anzi contiamo di chiudere addirittura in attivo utilizzando le somme ricavate per realizzare un altro evento in Sicilia. Incasseremo anche dalla vendita dei prodotti e lo scontrino rilasciato agli acquirenti servirà per entrare gratis in musei e siti archeologici siciliani. Intanto, giovedì 12 febbraio a Villa Niscemi terremo l’Expo Day con tutti i soggetti coinvolti".
[Informazioni tratte da ANSA, Repubblica/Palermo.it, Sicilia Travelnostop.com]