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La Sicilia protagonista sotto i riflettori per la settimana della moda di Milano

Un design ispirato ai colori e alle immagini solari della Trinacria magica ed affascinante

06 ottobre 2003
La settimana della moda di Milano si è conclusa ieri, i riflettori si sono spenti ed il bilancio è sicuramente positivo per la moda siciliana. Sicilian Stile, colori, cultura, tradizione, luci e costumi dell' Isola sotto il mirino di fotografi e giornalisti grazie, soprattutto, allo stilista palermitano Maurizio Pecoraro.

Il giovane ha affascinato il mondo della moda con la sua magistrale rivisitazione degli anni '70. Sulle passerelle milanesi, dedicate al look della prossima estate, Pecoraro ha esibito lo stile dei siciliani più autentici: schivo, educato, mai protagonista o divo, qualità assai rare nel patinato mondo del fashion. Discreto, come la sua moda, per una donna che non ama passare inosservata, ma che non ambisce a stupire, seppure sa osare con garbo e innata eleganza. Una donna ultrafemminile e un po' retrò, che guarda al passato traducendolo nel suo futuro. Sono Bianca Jagger, Diana Ross, lane Fonda, Raquel Welch, Amanda Lear, idoli degli anni '70, le sue muse ispiratrici e i loro nomi si ritrovano, infatti, in rosso luccicante su sciarpe, top, gonne a pieghe. Donne che indosserebbero più che volentieri la stampa macrofiori, o quella a frutta: grappoli d'uva, kiwi, fragole, ciliegie sul tessuto e persino sulla pelliccia, o mini grappoli su spille e sandali con alte zeppe. Anche per la moda mare lo stilista non si smentisce, il design riflette i colori e le immagini calde della Sicilia. Ecco, quindi, enormi corolle colorate a scandire il copricostume o  il due pezzi, e ancora 1' abito scivolato, un po' hippie, di leggerissima organza. Due grandi ciliegie si stagliano nitide sul trench bianco di cotone lavorato a telaio, rifinito con tecniche di Haute Couture. In alternativa il trench è rosa confetto, in pelle di canguro, ultraleggera.
Un pizzico di romanticismo si intuisce dagli orli a fazzoletto dei  vestiti  dove si incrociano righe, piccoli fiori, dettagli, in un gusto un pò bohémienne.

Uno stile apprezzato da donne di grande classe come Randa di Giordania e l'attrice inglese Date Blanchet, ma anche da giovani artiste come Carmen Consoli, altra siciliana doc. Durante la settimana della moda, comunque, la Sicilia si è conquistata molti altri spazi. Silvia Salemi (siracusana) ha cantato sulla passerella di Alviero Martini, le Pin Up di D&G hanno esibito le classiche coffe decorate, una maison come Hermes ha scelto un buffet tipicamente siciliano e persino  il  brindisi di Marella Ferrera, per i suoi 10 anni di attività, era con un profumatissimo moscato siracusano.

Un percorso attraverso una terra magica ed estrema come solo la Sicilia sa essere dove incontriamo il candore del tombolo, il colore delle ceramiche di Caltagirone, la terra nera dell'Etna, i Mosaici di Piazza Armerina. Il tutto tradotto in creazioni uniche di grande effetto che hanno saputo regalare uno spaccato della nostra isola. A Milano in passerella c’èra voglia di Sicilia ed era evidente ma, più in generale, anche di Mediterraneo. Dopo l'amata Pantelleria è adesso il fascino della costiera amalfitana che intriga Giorgio Armani. Le sue marinarette scelgono il classico binomio bianco/blu, con un tocco di rosso, per lievi abiti tutti un volant, per pantaIoni a vita bassa e giacchine corte, per i costumi da bagno solcati da onde. Ancore, timoni e stelle marine sono spille, decori per le borse e i sandali il  tutto avvolto da grandi scialli di rete, come quella dei pescatori.

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06 ottobre 2003
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