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Le entrate tributarie in crescita arricchiscono le casse della Regione Siciliana

Nel 2003 sono stati incassati circa 9 miliardi di euro con un incremento rispetto all'anno precedente

23 febbraio 2004
Crescono le entrate tributarie nelle casse della Regione Siciliana. Lo scorso anno infatti, circa 9 miliardi di euro sono andati ad arricchire le casse della Regione con un incremento del +13,26% rispetto all'anno precedente, la cui crescita si era fermata al 6%.Circa 500 milioni di euro sono il frutto del condono fiscale, al netto della sanatoria, dunque, l'Isola ha incassato 8 miliardi e 488 milioni 754.997,98 euro, con un aumento rispetto al 2002 del 6,86%. I dati sono stati presentati, qualche giorno fa, nel corso di una conferenza stampa, dal Presidente della Regione Salvatore Cuffaro e dall'Assessore al Bilancio, Alessandro Pagano.

Il dettaglio dei valori riferibile alle imposte più importanti vede una stabile conferma sia per quanto riguarda l'Irpef, la quale sconta l'effetto in termini di minor gettito dell'applicazione del primo modulo della riforma in vigore dal 1 gennaio 2003 e che comunque rappresenta il flusso più rilevante sul totale delle entrate tributarie con il 40,50 per cento, sia per quanto attiene l'Irpeg, mentre registra un significativo decremento - 8,7 per cento il flusso derivante dalla tassazione delle rendite finanziarie. Per quanto riguarda l'Iva risulta essere l'imposta indiretta che più incrementa il proprio gettito (+ 24,6%) anche per la mancata compensazione a carico della finanza regionale regionale delle agevolazioni fiscali che a partire dall'1 agosto 2003 sono state poste a carico dello Stato. L'incremento del gettito può trovare una spiegazione, secondo l'Assessore Pagano, nella capillare "azione di riordino strutturale tecnico-amministrativo" sviluppata in questi anni di governo sia con riferimento all'amministrazione regionale che alle sinergie attuate con il Ministero dell'Economia per migliorare la capacità d'incasso del sistema regionale.
Illuminante a tal proposito, l'esempio fatto dall'Assessore sul drenaggio da parte dello stato del credito d'imposta che, dopo un confronto con i tecnici del ministero dell'Economia, ha permesso alla Regione di recuperare circa 500 milioni di euro, parte dei quali già incassati.

"Una valorizzazione degli interessi regionali - ha detto Cuffaro - che si è potuta esercitare in tempo reale essendo oggi la Regione in grado di monitorare, valutare e intervenire durante la gestione in corso dei processi di raccolta dei prelievi tributari sui quali si interagisce con gli uffici dello Stato. La vicenda collegata ai crediti tributari per agevolazioni e risolta nel giro di pochi mesi è emblematica se consideriamo l'impatto finanziario che questa risoluzione ha avuto per la Regione (350 milioni di euro) nell'anno 2003".
Per il 2004 il Governo regionale ha fissato le linee di azione politica e tributaria. Gli effetti positivi dei condoni, ai fini del gettito, che hanno reso disponibile una liquidità interamente utilizzata per coprire la spesa sanitaria sembra non si replicheranno e comunque non nelle stesse dimensioni nel 2004. Quindi condizione essenziale per mantenere l'equilibrio del sistema è il rispetto delle previsioni di spesa contenute nella manovra di bilancio.
"Per contenere in senso riduttivo la dinamica della spesa corrente - ha sottolineato Cuffaro - occorre varare le riforme strutturali di settore e attivare recuperi di efficienza e di risorse attraverso la riorganizzazione dei processi di gestione da parte della burocrazia".

La Regione Siciliana inoltre, tenterà di ritagliarsi spazi di vantaggi fiscali sulla scia seguita da Irlanda e Galles. Nell'ultima finanziaria approvata dall'Assemblea Regionale infatti, sono state incluse due norme che il governo ha notificato a Bruxelles riguardanti la detassazione per cinque anni dell'Irap (imposta regionale sulle attività produttive). L'imposta riguarda le nuove aziende e la costituzione  di un Centro Euromediterraneo, una zona franca per società finanziarie e banche che stabiliranno la loro sede legale in un edificio ben identificato.

"Dopo l'approvazione della detassazione dell'Irap - ha spiegato Cuffaro - alcune imprese nazionali e multinazionali hanno manifestato la propria disponibilità a trasferirsi in Sicilia, creando sviluppo e occupazione, fra cui i cinesi di H3g. Vogliamo far valere la specificità che ci concede lo Stato autonomistico". «Per troppo tempo la nostra isola è stata paralizzata dall' immobilismo dei vecchi e precedenti governi regionali e da una classe politica che sull'argomento ha prodotto soltanto dichiarazioni d'intenti e qualche sterile convegno", gli fa eco l'Assessore Pagano. "Ci siamo assunti il rischio di proporre, comunque, alcune azioni concrete, ossia delle norme, come la 'zona franca' e le 'agevolazioni Irap' per gli imprenditori che probabilmente incontreranno la resistenza degli organismi comunitari, ma siamo convinti che in questo campo, da siciliani, dobbiamo tentare la riapertura dei giochi per ottenere misure che consentano di rivitalizzare l'economia regionale rendendola più competitiva e dinamica. Esistono già i precedenti dell'Irlanda e del Galles e tra qualche tempo le agevolazioni che avranno i nuovi territori dell'Est che faranno parte dell'Unione".

E se Pagano ha sottolineato che nel confronto con Bruxelles la Sicilia "ha al suo fianco i ministeri dell'Economia e degli Esteri, Confindustria e l'Ordine nazionale dei dottori commercialisti", Cuffaro ha criticato l'atteggiamento dell'opposizione di centrosinistra che "piuttosto di far fronte comune per ottenere dall'Ue i giusti riconoscimenti, rimane in una posizione di retroguardia, pronta a minimizzare una strategia che per la Sicilia significa sviluppo".

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23 febbraio 2004
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