Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Mario Minniti. L'eredità di Caravaggio a Siracusa

A Siracusa la mostra delle opere di uno dei più affezionati amici del controverso e vulnerabile Caravaggio

22 giugno 2004

mario minniti
l'eredità di Caravaggio a Siracusa

Siracusa
dal 30 maggio al 19 settembre
chiesa del collegio dei gesuiti, via landolina, 7
da martedì a domenica dalle ore 10 alle 22
- chiuso il lunedì -

Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, è diventata una fra le icone dell'arte più conosciuta. Le sue gesta, Madonna col Bambino e i Santi Cosma e Damiano, Mario Minniti - Modica, Chiesa di Santa Maria di Betlempiù o meno immorali, più o meno enfatizzate, sono conosciute quasi più delle sue opere stesse: la presunta omosessualità, il carattere violento, la frequentazione delle prostitute, il vizio del bere, la dissolutezza dei suoi costumi.
In molti sanno, per esempio, che a causa di un'omicidio da lui commesso, l'uccisione di Ranuccio Tomassoni, Caravaggio fu costretto ad una latitanza in giro per l'Italia. Sicuramente in pochi sapranno che la coltellata da lui sferrata fu data per autodifesa, e che il tizio da Caravaggio accoltellato era un bravaccio dalle abitudini certo non più sane del nostro pittore.

In molti sanno che il suo girovagare lo portò nel sud della penisola Italiana; a Napoli, poi a Malta e poi in Sicilia. In Sicilia esattamente a Siracusa, Messina e a Palermo.
Forse non molti sanno che a Siracusa venne ospitato da uno dei suoi più grandi amici, certo Mario Minniti, conosciuto a Roma negli anni in cui, appena arrivato da Bergamo, Caravaggio andò a lavorare nella bottega del Cavalier d'Arpino, pittore di soggetti floreali, di nature morte e di soggetti religiosi, e con il quale prima di far fortuna condivise la fame e gli stenti.

Martirio di Santa Lucia, Mario Minniti - Siracusa, Galleria Regionale di Palazzo BellomoForse qualcuno avrà notizia di un presunto rapporto omosessuale che i due avevano, ma sicuramente tutti poco sapranno chi in realtà fosse Mario Minniti.   

Mario Minniti nasce a Siracusa l’8 dicembre 1577. A 15 anni, dopo la morte del padre, inizia il suo apprendistato artistico che, intorno al 1593, lo porterà a Roma dove stringerà amicizia con il Caravaggio.
Frequentando la stessa bottega insieme al Merisi, Minniti ne diventa amico, collaboratore, copista e persino modello. Dopo il soggiorno romano, la presenza dell’artista è attestata in Sicilia nel 1606, quando si impegna a dipingere una Madonna del Soccorso per la chiesa di San Giovanni Battista di Vizzini (CT), opera oggi perduta. A Siracusa, dove mantiene un’attiva bottega, nel 1608 accoglie, secondo le fonti, Caravaggio in fuga da Malta, procurandogli forse la commissione del Seppellimento di santa Lucia (oggi a Siracusa, Palazzo Bellomo). L’attività artistica di Minniti si svolge tra Siracusa e Messina, con soggiorni anche a Malta e Palermo. Tra le opere più note: a Siracusa il San Benedetto che predispone la propria sepoltura e l’intenso Martirio di santa Lucia; a Messina la Decollazione di san Giovanni Battista e il Miracolo della vedova di Naim, dipinto già apprezzato ai tempi del pittore. Muore a Siracusa il 22 novembre 1640 e viene sepolto nel convento di San Domenico. Tra i suoi seguaci le fonti ricordano i fratelli Giuseppe e Giovanni Reati.

Del suo stile, apprezzato nei testi storiografici siciliani del Sette e Ottocento più per la verosimiglianza e la Miracolo di Santa Chiara, Mario Minniti - Siracusa, Galleria Regionale di Palazzo Bellomomorbidezza della stesura che per la drammaticità del chiaroscuro ispirato al Caravaggio, abbiamo numerosi esempi in opere che lo mostrano sensibile anche ad altri indirizzi pittorici precedenti alla venuta del Caravaggio in Sicilia (1608-1609) e fortemente radicati nell’isola tra Cinque e Seicento, soprattutto nell’area orientale. Questi indirizzi proponevano, nell’ambito della tarda maniera, un naturalismo più discreto e "domestico", consono ai dettami della Controriforma. Minniti riesce dunque a creare una commistione tra l’indirizzo "riformato" e il caravaggismo vero e proprio in una formula che sarà accolta con favore in Sicilia sia dalla committenza che da altri artisti, che in parte, a quanto comincia ad emergere dagli studi, da essa trassero spunto anche come mezzo di conoscenza e di assimilazione del difficile linguaggio del Caravaggio.
Nel Minniti l’influenza caravaggesca è evidente soprattutto nelle opere datate o databili entro il 1625 circa, successivamente il suo stile appare condizionato da correnti di gusto che lo indirizzano verso un diverso senso del colore, adesso utilizzato in una gamma più ampia e dalle tonalità tendenzialmente chiare, ed una pennellata più mossa ed audace.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

22 giugno 2004
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia