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Partenza lenta per i saldi: è ancora crisi. Commercianti delusi: "La clientela aspetta le riduzioni del 50%"

12 gennaio 2011

"I saldi come specchio della società di oggi". A sostenerlo è il segretario provinciale di Confesercenti Palermo, Giovanni Felice, che tira il bilancio di questa prima settimana di sconti: "Le abitudini del consumatore variano in relazione alla società: da tempo ormai si è creata una clientela che compra durante la stagione e una clientela che compra la merce in saldo - spiega Felice -. Quest'anno c'è una diminuzione della prima categoria e un aumento della seconda, quindi anche se questa prima settimana è andata un po' meglio dell'anno scorso non si tratta di un buon risultato in rapporto alle perdite di novembre e dicembre. Essendo diminuito il potere d'acquisto del ceto medio, col blocco sociale, sono diminuite le spese".
Più ottimista Roberto Helg, presidente di Confcommercio Palermo: "Tutto sommato possiamo essere contenti. La prima settimana il bilancio è positivo. Ma ancora siamo lontani dal recupero delle perdite di novembre e dicembre, stiamo a vedere se la prossima sarà una settimana buona". Molti negozianti non nascondono la forte delusione: "Rispetto alla normalità adesso c'è un po' più di clientela, ma non facciamo le cifre sperate. La gente ritiene che i prezzi siano ancora alti e aspetta il 50%", spiega la brand manager Michael Kors, Sabrina Ragolia, che gestisce il punto vendita all'interno della Rinascente. A detta della manager la situazione è la stessa per tutti i negozianti della strada: "In via Roma le aspettative non sono delle migliori, abbiamo riscontrato tutti lo stesso calo nonostante l'area pedonale. I maggiori incassi si fanno il sabato e la domenica mattina, ma il pomeriggio nessuno è interessato a comprare, si tratta solo di passeggio"
"Rispetto all'anno scorso c'è stata una flessione del 2% - conferma Lillo Vizzini, presidente regionale Federconsumatori Sicilia -. Un calo che rispecchia il potere d'acquisto delle persone e l'andamento registrato anche da Confcommercio. È normale che nei momenti di crisi si spenda solo per il necessario tenendo da parte qualcosa per ottemperare alle emergenze". Dato positivo, invece, quello registrato in materia di trasparenza e rispetto del consumatore. "Il nostro sportello, le varie campagne e i decaloghi evidentemente hanno dato i loro frutti - dice contento Vizzini - Le segnalazioni non sono state tante, anzi un paio di volte ha telefonato direttamente il commerciante con la cliente davanti per capire chi aveva ragione. Questo legittima il ruolo dell'associazione dei consumatori". "L'unica cosa che mi sento di dover stigmatizzare - ha concluso il presidente - è che spesso la cartellonistica è ingannatrice e dietro un 'fino al 50%' di scontato a metà prezzo ci sono solo i fondi di magazzino".

[Informazioni tratte da Italpress, Corriere del Mezzogiorno.it]

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12 gennaio 2011
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