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Partono i saldi che già sono partiti...

I saldi invernali partono ufficialmente il 2 e il 4 gennaio... Ufficialmente, appunto

02 gennaio 2014

Saldi al via: tra il 2 e il 4 gennaio inizieranno in tutta Italia con sconti iniziali - si legge in una nota di Confesercenti - a partire dal 30-40%. Le prime Regioni ad iniziare le vendite di fine stagione saranno la Campania e la Basilicata, oggi, 2 gennaio. Il resto d’Italia, invece, partirà sabato 4, con l’eccezione della Sardegna che ha anticipato la data di inizio al 6 dicembre 2013 per le zone colpite dall’alluvione.
Secondo le stime Fismo-Confesercenti, la spesa media durante i saldi si attesterà sui 155 euro a persona. "Dalle informazioni che provengono dai nostri associati", spiega Roberto Manzoni, Presidente di Fismo, l’associazione Confesercenti del commercio al dettaglio di moda e abbigliamento, "i prossimi saldi saranno i più convenienti degli ultimi dieci anni: gli imprenditori praticheranno sconti sostenuti per recuperare un anno difficile: oltre alla crisi economica, il settore è stato colpito anche dal clima, con una primavera fredda e un’estate in ritardo e troppo lunga. La conseguenza è stata un aumento delle rimanenze di magazzino e quindi delle opportunità per chi acquista in saldo. Anche le vendite di Natale sono andate peggio del previsto, registrando cali su tutto il territorio nazionale".

"I saldi invernali - spiega Manzoni - aiutano a sostenere sia i bilanci dei negozi che hanno risentito di una calo delle vendite, sia di quelle famiglie strette dalla crisi economica: per questo non vanno di certo deregolamentati, ma tutelati, a partire dall’istituzione di una data davvero unica per tutta Italia. La liberalizzazione condurrebbe di fatto alla fine dell’effetto positivo del saldo, che resta un’importante opportunità per dare respiro ai commercianti gravati da una crisi che ha costretto numerosi negozi a chiudere i battenti: secondo le stime dell’Osservatorio Confesercenti, il 2013 termina con la cessazione di oltre 11.900 imprese della distribuzione moda, al ritmo di 1000 negozi chiusi ogni mese. Ci auguriamo che il 2014 porti finalmente la tanto attesa inversione di tendenza".

Sulla data di inizio dei saldi, ha qualcosa da dire il Codacons che, parlando dei saldi in Sicilia, spiega di come sia effettivamente farlocca la data del 4 gennaio, visto che la maggior parte dei negozianti sta già effettuando gli sconti da un bel po'...

Il comunicato di Codacons - Sabato 4 gennaio partono ufficialmente i saldi in tutta Sicilia. La realtà, invece, è ben diversa. Secondo le verifiche a campione effettuate dal Codacons a Catania e Palermo in media l'85% dei negozianti sta già effettuando gli sconti: da chi mette sfacciatamente le scritte promozionali in vetrina, a chi si ingegna inviando ai clienti sms, letterine, tessere sconto o, molto più semplicemente, abbassa il prezzo al momento dell'acquisto. Percentuale destinata ad alzarsi ulteriormente già domani.
Per Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons, si tratta dell'ennesima dimostrazione di quanto sia anacronistico e ridicolo che la Regione Siciliana debba ancora fissare ogni anno le date dei saldi invece di lasciarle alla libera scelta di ogni singolo negoziante.
Inoltre il crollo delle vendite di Natale dimostra quanto fosse opportuno accogliere la proposta del Codacons di anticipare gli sconti prima delle feste. Tanasi aveva chiesto di mutuare la tradizione americana del "Black Friday", il venerdì nero che apre ufficialmente la stagione dello shopping natalizio negli Stati Uniti, magari con un più italiano "Black Saturday".


Tanasi, infine, ricorda in breve le regole per i saldi scegliendo delle parole chiave:
1) Girare.
Fate qualche giro in più e confrontare i prezzi prima di acquistare.
2) Pensare. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio.
3) Valutare. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento.
4) Diffidare. Diffidate degli sconti superiori al 50%, delle vetrine coperte e di chi ha tutte le taglie ed i colori.
5) Servirsi. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia.
6) Controllare. Controllate il prezzo. Ci deve essere quello vecchio, il nuovo e la percentuale di sconto.
7) Provare. Provate i capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Ma il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
8) Conservare. Conservate lo scontrino.
9) Cambiare. Non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Avete due mesi di tempo per denunciare il difetto del capo e per ottenere la sua sostituzione.
10) Venire. Venite al Codacons se avete preso una fregatura.

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02 gennaio 2014
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