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Sicilia e Fisco: mondi lontanissimi

Record nell'Isola: in 10 mesi sottratti alle tasse 948 mln, mentre l'Iva evasa ammonta a 156 mln

06 novembre 2014

Nel corso dei primi 10 mesi del 2014, in Sicilia, è stata sottratta a tassazione una base imponibile pari a 948 milioni di euro mentre l’Iva evasa ammonta a circa 156 milioni.
Questi alcuni dei dati dell’attività svolta dalla Guardia di Finanza nell’Isola, al centro di un forum presso l’agenzia Italpress a cui hanno preso parte il comandante regionale delle Fiamme Gialle Ignazio Gibilaro e il comandante interregionale Sicilia-Calabria Filippo Ritondale.

Le ritenute Irpef non operate o non versate ammontano ad oltre 6,6 milioni. Gli evasori totali sono risultati 428 mentre i paratotali sono 62. Complessivamente sono state denunciate 578 persone per reati fiscali. I sequestri di beni per equivalente ammontano complessivamente a circa 26,5 milioni di euro.
Per quanto riguarda i controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali, sono state eseguite 25.842 verifiche (di cui 23.639 riguardanti l’obbligo di emissione dello scontrino e 2.203 per obblighi in materia di ricevuta). Gli interventi con esito irregolare (mancata emissione o corrispettivo inferiore) sono stati 11.849 (di cui 10.650 relativi agli scontrini fiscali e 1.199 relativi alle ricevute), con una percentuale di rilievi sul totale dei controlli pari a circa il 46%.
"Sul fronte dell’evasione - ha sottolineato Gibilaro - noi lavoriamo su due fronti: l’illegalità diffusa e sulle frodi, su cui ci stiamo concentrando. La nostra attenzione è comunque massima e non sono assolutamente tollerate sacche di impunità. In questo momento di crisi economica che vive il nostro territorio dobbiamo registrare un grande equilibrio da parte dei nostri militari. Molto spesso quando si entra negli esercizi commerciali per i controlli da parte dei titolari delle attività ci sono atteggiamenti di sconforto, disperazione e a volte comportamenti border line nei confronti del personale che a quel punto, come quando ci si confronta con il mantenimento dell’ordine pubblico, devono sapere cercare il dialogo e l’equilibrio".

Per quanto riguarda invece le frodi ai danni dell’Erario, in Sicilia, nei primi 10 mesi del 2014, sono stati effettuati complessivamente 1019 interventi che hanno portato alla denuncia di 2858 persone (compresi 868 falsi braccianti e/o percettori di provvidenze Inps indebite). Per venti è scattato l’arresto. Le frodi accertate ammontano a 250 milioni di euro su un totale di contributi controllati pari a 318 milioni. Sono scattati sequestri pari a 100 milioni di euro. Le segnalazioni alla Corte dei Conti sono state 139 a carico di 642 persone, per un danno erariale complessivo stimato di 446 milioni. In materia di prestazioni sociali agevolate la frodi accertate sono pari a circa 113 mila euro. In tema di controllo sugli appalti, undici gli interventi effettuati: su un valore complessivo di 146 milioni di euro sono state individuate somme assegnate irregolarmente per 81,5 milioni di euro. Sessantasei le denunce.
"Le richieste di collaborazione che giungono alla Guardia di Finanza da parte delle pubbliche amministrazioni sono numerose - spiega Gibilaro -. Ma noi interveniamo sulla "malattia" e quindi non ci possiamo sostituire agli enti pubblici nelle atttività di audit interno e controlli di gestione interna che non dovrebbero per forza sfociare in accertamento di reato".

"Purtroppo invece - sottolinea Gibilaro - notiamo diverse organizzazioni all’interno dello stesso ente; uffici diversi hanno attivita’ gestionali diverse. Questo rappresenta di per sé un handicap. Spesso incappiamo nel fatto che i dati che a noi servono per gli incroci che fanno emergere eventuali anomalie sono gestiti da database diversi che non dialogano e che finiscono, in modo involontario, per agevolare la cattiva gestione se non addirittura l’illecito. Ci sono tantissimi passi avanti ancora da fare sul versante dell’efficientamento da parte di tutti i soggetti chiamati a gestire risorse pubbliche".

Non va meglio se guardiamo ai reati contro la pubblica amministrazione. Nei primi 10 mesi del 2014 nell’Isola ne sono stati accertati a carico di 565 persone per un valore complessivo di 51 milioni di euro. Per peculato sono state denunciate 205 inidividui e ne sono stati arrestati 16. Per concussione si sono registrate 17 denunce; sei persone sono state arrestate. Ventinove le denunce e 5 gli arresti per corruzione; 176 le denunce per abuso d’ufficio, 55 per le frodi nelle pubbliche forniture e 83 per turbativa d’asta.
Per quanto riguarda le contraffazioni, l’obiettivo prioritario per le Fiamme Gialle è quello di colpire le filiere. Nel 2014, sono stati sequestrati nell’Isola ben 1,1 milioni di prodotti mentre 3,5 milioni di articoli sono stati sequestrati perché non rispondenti ai requisiti di legge sulla "sicurezza del consumatore". Allarmanti anche i dati sul lavoro nero In Sicilia, nei primi 10 mesi del 2014, sono state contestate violazioni nei confronti di 555 datori di lavoro, di cui 507 per aver utilizzato lavoratori in nero e 48 per l’impiego irregolare di lavoratori "assunti". I lavoratori in nero scoperti sono 1.393, mentre quelli assunti ma irregolari individuati sono 514, per un totale di 1.907 dipendenti.

Nei prossimi mesi la Guardia di finanza siciliana continuerà ad essere coinvolta nelle operazioni nel Canale di Sicilia previste dall’Operazione Triton per fronteggiare i flussi di migranti nel Canale di Sicilia. "Una sfida stimolante per il nostro Corpo in Sicilia - ha sottolineato il generale Ritondale - dove si trova il reparto aeronavale più consistente". [Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]

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06 novembre 2014
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