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Un bilancio sul mercato dell'auto nel 2001

alcune considerazioni di Andrea Terenghi su vincitori e vinti

14 gennaio 2002
Anche quest'anno le previsioni più pessimistiche sul mercato dell'auto saranno deluse.

Se anche il mese di dicembre confermerà l'andamento dei primi undici mesi dell'anno è probabile che si supereranno i 2,4 milioni di auto vendute nel 2001.

Ma in attesa dei dati ufficiali è già possibile fare alcune considerazioni su vincitori e vinti di questa competizione industriale che, lo ricordiamo, è seconda solo a quella dei grandi colossi petroliferi.

Innanzi tutto le cifre: le top ten del 2001 in Italia vedono in testa la solita Fiat Punto con 287.053 vetture vendute, ad una quota del mercato dell'11,83%, seguita dall'exploit della Ford Focus, 98.111 vetture comperate ed una quota di mercato pari al 4,04%, che la incorona come auto straniera più venduta nel nostro paese, la più venduta anche nel segmento delle berline compatte e la diesel più amata.

Ai successivi tre posti, dal 3° al 5°, troviamo tre vecchie conoscenze degli automobilisti italiani; la Fiat Seicento (95.606 pari al 3,44%), La Lancia Y (91.876 pari al 3,78%), e l'inossidabile Fiat Panda che a ventidue anni di distanza dalla sua presentazione raccoglie i consensi di 89.282 italiani, grazie al suo prezzo davvero ridotto e ad una funzionalità ancora oggi attuale.

Le posizioni seguenti sono appannaggio esclusivo di case automobilistiche straniere: 6° posto per Peugeot 206 (87.273 - 3,59%); 7° per la nuova Opel Corsa (78.356 - 3,23%); 8° per la Toyota Yaris (71,566 - 2,95%); 9° per la Volkswagen Golf (68.422 - 2,82%) ed ultima la Renault Clio (68.162 - 2,81%).

Analizzando più a fondo i vari segmenti di mercato, c'è da osservare che le automobili alimentate a gasolio hanno raggiunto nel loro complesso una quota di mercato pari al 36,12%, quota assolutamente in linea con tutti gli altri mercati del vecchio continente e destinata ad aumentare visto l'avvento di moltissimi modelli del segmento B (auto piccole) che nel corso del 2002 verranno immessi sul mercato dotati di motori diesel di piccola cilindrata.

Attendendo i dati ufficiali dell'UNRAE (l'associazione dei costruttori automobilistici) senz'altro si possono commentare i dati attuali osservando come il mercato abbia premiato alcuni costruttori e trascurato altri.
Il mercato italiano, a differenza di quanto avviene nel resto dell'Europa conferma un discreto andamento della Fiat, che nel 2001 prede soltanto lo 0,41% rispetto al 2000. La casa torinese ha scontato l'avvicendamento di nuovi modelli come la Stilo che ha sostituito l'accoppiata Bravo/Brava, che non è stata un best seller del mercato, e la mancanza di una berlina di grosse dimensioni (ricordate la Croma?).

Diverso è il discorso osservando il mercato europeo, in cui il gruppo italiano nel suo complesso (Alfa Romeo e Lancia) deve accontentarsi di una modesta sesta posizione e di una quota di mercato dell'8,8%.
Tiene bene l'Alfa Romeo grazie al gradimento di cui godono le 156 e la nuova 147, meno bene per la Lancia che al modesto successo della berlina Lybra oppone una discreta tenuta della Y, che comunque viene venduta a prezzi molto concorrenziali e con modesti margini di guadagno. Tornando in Italia, bene va la Opel che occupa il secondo posto fra i costruttori, la filiale europea della General Motors Corporation pur non avendo un modello di punta, può contare su una gamma ben articolata e ancora di più potrà fare nel 2002, grazie alla nuova Vectra, che vedremo presso i saloni dei concessionari già ad Aprile.

Terzo posto per la Ford; la casa americana con sede a Colonia, grazie al successo europeo di Focus ed alla rinnovata Mondeo è riuscita a compensare l'anzianità dell'attuale Fiesta, che ormai si accontenta di piccoli numeri. Ma anche in questo caso è in aumento il profilo per il 2002, dato che è già stata presentata al pubblico la nuova Fiesta, che sarà venduta in Italia da maggio.

Benino anche per Volkswagen e Renault, rispettivamente al 4° e 5° posto; poi viene casa Peugeot grazie al successo della 206 ed alla buona accoglienza della 307. Ottimo invece l'ottavo posto per Toyota che in pochissimi anni ha scalato le vette del mercato con la Yaris e per cui si prevede un'ulteriore crescita con la nuova Corolla, presentata in questi giorni.

Per il resto c'è da segnalare il buon andamento di marchi tedeschi di prestigio (Mercedes, BMW e Audi) una certa instabilità delle coreane (Daewoo e Hunday) e l'affermazione della Skoda, che sotto la cura Volkswagen sta cercando di far dimenticare un passato di auto brutte e tecnicamente antiquate.

Andrea Terenghi

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14 gennaio 2002
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