Si tratta della Legge n.16 del '99: è stata approvata all'unanimità dall'Assemblea regionale nella scorsa legislatura e prevede sovvenzioni a fondo perduto per l'acquisto di attrezzature e macchinari, con un contributo massimo di 50 milioni.
I soldi possono servire a finanziare l'adeguamento alle norme di sicurezza del locale che, all'interno del carcere, ospiterà l'attività produttiva e l'acquisto di materie prime.
Nei giorni scorsi sulla Gazzetta ufficiale c'erano i nomi dei primi nuovi imprenditori.
Su 15 domande presentate, sono dieci quelle che alla fine sono state accolte, con somme finanziate tra i 27 e i 50 milioni di lire.
Le attività che saranno avviate vanno dalla produzione di manufatti in legno, alluminio e pelli, alla realizzazione di un piccolo caseificio e di una autocarrozzeria.
Per la legge l'attività finanziata deve proseguire per almeno un quinquennio.
Chi non è arrivato in tempo a partecipare al primo bando sappia che ne è già previsto un secondo nelle prossime settimane.
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