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I Misteri di Trapani

L'affascinante rappresentazione sacra in cui ogni trapanese si identifica

13 marzo 2018
I Misteri di Trapani

Culto, devozione e folklore si fondono per dar luogo ad una manifestazione religiosa suggestiva e spettacolare che costituisce un patrimonio d'inestimabile valore culturale, storico e artistico e racchiude in sé elementi tradizionali e religiosi di derivazione spagnola e medioevale: la Processione dei Misteri di Trapani.
Ogni anno migliaia di persone, provenienti da tutta la Sicilia e da ogni parte del mondo, assistono a questa sacra rappresentazione che prevede un lungo percorso preparatorio di fede che riguarda tutto il periodo della Quaresima, quando si realizzano le cosiddette ''Scinnute'', un rito risalente al 1600. Il 'gruppo' che rappresenta il mistero di turno viene spostato al centro della Chiesa del Purgatorio per la celebrazione della Santa Messa. Dopo la funzione religiosa una banda musicale intona all'esterno della chiesa alcune tipiche marce, offrendo un anticipo dei riti della Settimana Santa Trapanese.

Misteri in tutto sono sei, affidati a maestranze diverse di artigiani e lavoratori: la Caduta al CedronGesù dinanzi ad Hannala Flagellazionel'Ecce homol'Ascesa al CalvarioMadre pietà dei MassariMadre pietà del popolo e infine l'Addolorata.
Ogni Venerdì, per tutto il periodo della Quaresima, i ragazzi trasportano a spalla i fercoli con le immagini sacre e vanno in giro per la città a raccogliere le offerte dei fedeli. Le processioni invece, si svolgono durante la settimana santa a cominciare dal Martedì Santo con la processione della Madonna dei Massari e il Mercoledì Santo con la processione dei Fruttivendoli in onore della Madonna della Pietà.
Infine il Venerdì Santo si svolge la processione più imponente con la partecipazione di ben 18 gruppi lignei, più l'urna del Cristo morto e dell'Addolorata.

Il Venerdì Santo di ogni anno, alle ore 14.00, la Piazza del Purgatorio brulica di gente per assistere ad un evento atteso un anno intero in cui ogni trapanese si identifica da sempre e il cui fascino è unico al mondo. I 20 gruppi statuari che durante l'anno vengono custoditi nella settecentesca Chiesa del Purgatorio di Trapani sono portati in processione per le vie della città. L'imponente manifestazione di fede si svolge su diversi percorsi cittadini a partire dal pomeriggio per tutta la notte e i gruppi vengono portati a spalla dai cosiddetti 'massari' seguendo un movimento ritmico 'annacata' al suono delle marce funebri. La processione passa per le vie della città fino ad arrivare in Piazza Vittorio per la sosta di riposo e la benedizione del Vescovo. Dopodiché in serata si riparte per la via Fardella, sino a piazza Martiri d'Ungheria, dove il corteo di devoti si scioglie  ma i gruppi statuari, portati dai massari, continuano a girare per le vie più caratteristiche del centro storico seguendo il ritmico suono dei tamburi. Alle prime luci dell'alba la processione si ricompone, le bande ricominciano a suonare e la gente si raccoglie nuovamente in piazza Purgatorio per assistere ad uno dei momenti più emozionanti della processione: l'entrata dei Sacri Gruppi nella chiesa del Purgatorio con la quale la processione si conclude.

I GRUPPI
Come già è stato detto, la processione è costituita da 18 gruppi scultorei realizzati in legno, tela e colla e dai simulacri dell'urna del Cristo morto e dell'Addolorata. Tutti i gruppi statuari sono realizzati mediante una tecnica inventata dallo scultore Giovanni Matera, che consiste nello scolpire i volti, le mani, i piedi, e la struttura interna delle statue. Sullo scheletro sono stati poi modellati gli abiti di stoffa, trattata precedentemente con una soluzione di colla e gesso, secondo la tecnica trapanese del 'carchet'. Le statue sono fissate su basi lignee dette 'vare' con un procedimento che consente una certa libertà di oscillazione tale da conferire una maggiore rappresentatività scenica ai gruppi. Le vare sono state intagliate pazientemente dalle mani esperte degli artigiani trapanesi con raffigurazioni di putti, simboli del ceto di appartenenza o vedute di Trapani.
Durante le soste le vare, appoggiate sui dei cavalletti, vengono coperte con un sontuoso mantello nero (a' manta), sul quale è impresso il nome del ceto di appartenenza. Sono pochi i gruppi rimasti pressoché originali; molti di essi, a causa dei danni patiti a seguito delle accidentali cadute dei portatori o per le bombe del secondo conflitto mondiale, hanno subito modifiche o notevoli interventi di restauro ed in alcuni casi una totale ricostruzione. Dopo tanti anni, nei quali la polvere, il fumo delle candele e le pennellate di vernice avevano scurito le colorite espressioni ed i drappeggi si è effettuato un attento lavoro di pulitura e restauro che ha restituito le statue agli antichi splendori.

PILLOLE DI STORIA
La Processione dei Misteri affonda le sue radici nel XVII secolo quando anche a Trapani, si rafforzò lo spirito associativo degli artigiani con il consolidarsi della Corporazione delle Arti e Mestieri. Nel periodo in cui gli Spagnoli concessero una certa indipendenza ai comuni, lo stesso Senato trapanese favorì la partecipazione attiva delle Maestranze nella vita politica, sociale ed economica della città.
Tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo la 'Societas Sanguinis Christi' realizzò i primi gruppi dei Misteri che andò via via affidando ai consoli delle arti e dei mestieri. I Gesuiti furono i grandi ispiratori della processione attraverso due confraternite che a titolo diverso erano detentrici dei tradizionali riti della Settimana Santa. I gruppi statuari vennero affidati alle corporazioni delle arti e, con concessioni perpetue ma onerose, fu affidato loro il mantenimento. Gli organizzatori laici vennero sempre più svincolandosi dall'autorità religiosa fino ad entrare in contrasto con il clero secolare.

Nel 1646 la Società del Sangue di Cristo e la Confraternita di San Michele si fusero e diedero vita alla Compagnia del Sangue Preziosissimo e del Divino Michele Arcangelo che continuò l'opera dei Gesuiti. Dopo la loro espulsione anche la Compagnia di San Michele entrò in crisi e nel 1778 subì una scissione. Le Maestranze approfittarono dell'accaduto per chiedere l'alto patronato al Senato cittadino e per introdurre nella manifestazione religiosa nuovi soggetti e soprattutto due nuovi gruppi che nel tempo vennero impropriamente denominati Misteri: i simulacri di Maria e Gesù nell'urna. Così dal 1779 il Senato e la nobiltà entrarono a far parte della processione al seguito dell'Addolorata e agli antichi confrati di San Michele fu concesso di partecipare alla manifestazione con l'urna del Cristo. L'oratorio attiguo alla chiesa di San Michele dal XVIII secolo al 1943 fu la sede dei gruppi dei Misteri che oggi invece sono custoditi all'interno della bella chiesa barocca del Purgatorio. Nel 1974 è stata fondata l'Unione Maestranze e nel 1998 è stata dotata di uno statuto per regolarne l'attività interna.

- www.unionemaestranzetrapani.com

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13 marzo 2018
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