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Il progetto di una startup siciliana contro siccità e desertificazione

La smart technology impiegata per coltivazione del Limone dell'Etna IGP

16 giugno 2021
Il progetto di una startup siciliana contro siccità e desertificazione
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Vittima di cambiamenti climatici sempre più sfavorevoli, che determinano una progressiva riduzione dell'acqua disponibile nel suolo e una continua erosione dei terreni, l'Italia - e in particolare la Sicilia - sono a rischio desertificazione e siccità.

La causa di tutto ciò è molteplice ed estremamente semplice: fenomeni piovosi sempre più ridotti, carenza nelle infrastrutture e utilizzo scorretto della risorsa.

Progetto "Acqua nelle nostre mani"

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Tra le attività più colpite da questa situazione vi è indubbiamente l'agricoltura, settore troppo spesso rimasto in secondo piano agli occhi delle istituzioni pubbliche e private, che dovrebbero invece intervenire a livello di infrastrutture e di salvaguardia delle risorse naturali

A questo proposito, Finish, leader italiano nel mercato dei prodotti per la lavastoviglie, in collaborazione con Future Food Institute, annuncia il suo rinnovato impegno al fianco dell'agricoltura nell'ambito del progetto "Acqua nelle nostre mani": un'iniziativa nata nel 2019 e sviluppata con l'obiettivo di tutelare il bene acqua.

Limoneti nella Valle dell'Etna

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In particolare, quest'anno le attività del brand si concentreranno nella Valle dell'Etna, patria della coltivazione del Limone dell'Etna IGP.

A supporto di queste coltivazioni e con l'obiettivo di individuare progetti imprenditoriali di valore basati sulla migliore tecnologia possibile per operare gli interventi previsti, Finish e Future Food Institute hanno lanciato, nel periodo tra marzo e giugno, una Call for Startup: un'iniziativa che ha l'obiettivo di arrivare a risparmiare, entro la fine dell'anno, fino a 100 milioni di litri acqua per la coltivazione del Limone dell'Etna IGP grazie all'implementazione di tecnologie legate alla Smart Farming e alla Smart Irrigation.

Limone dell'Etna IGP

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Dopo la chiusura delle candidature, il progetto giudicato migliore, proposto dalla SmartIsland - Startup di Niscemi (CL), ha ricevuto un contributo economico da parte di Finish, utile al supporto, alla comunicazione, all'implementazione e realizzazione della propria soluzione in un sito specifico individuato dall'Associazione Limone dell'Etna IGP nella Valle dell'Etna.

SmartIsland per la coltivazione del Limone dell'Etna IGP

Limoni dell'Etna IGP

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Il territorio dell'Etna è estremamente particolare, soprattutto in termini di gestione e utilizzo dell'acqua, oltre che nella coltivazione dei terreni. Il suolo, per la sua matrice vulcanica, si distingue da altre aree limonicole per la presenza di terreni molto fertili, poveri di calcare e ricchi di elementi nutritivi e di sostanze organiche.

Limoni dell'Etna IGP

Ulteriore specificità presente solo nel territorio del Limone dell'Etna IGP è la particolare tecnica colturale, chiamata "forzatura" o "secca", adottata dai produttori locali. Tutto ciò conferisce al prodotto elementi distintivi di qualità, che nel Limone dell'Etna si concretizzano in un'elevata qualità degli oli essenziali della buccia e nelle pregiate caratteristiche chimico-fisiche del succo.

SmartIsland, startup nata nel 2014 a Niscemi (CL)

Proprio alla luce di tutti questi elementi e delle particolari caratteristiche del territorio è stato selezionato il progetto di SmartIsland, startup nata nel 2014 a Niscemi, dalle innovative idee di Maria Luisa Cinquerrui.

SmartIsland celebra la propria passione per il territorio attraverso l'utilizzo di tecnologie innovative, capaci di rilevare i bisogni delle colture e fornendo agli operatori del settore agri-food un nuovo paradigma di approccio alla coltivazione basato su 3 assets fondamentali:

  1. Profonda cultura del territorio
  2. Grande versatilità nel conoscere le condizioni ambientali specifiche
  3. Maturità tecnologica in grado di gestire al meglio le risorse naturali

Daiki: un robot di intelligenza e visione artificiale dotato di sensori di immagine e in grado di rilevare dati climatici e idrici

Il progetto vincitore - che sarà ora implementato e concretizzato in un agrumeto nel territorio della Valle dell'Etna - prevede l'implementazione della tecnologia Daiki: un robot di intelligenza e visione artificiale, dotato di sensori di immagine e in grado di rilevare dati climatici e idrici, grazie ai quale è possibile prevenire lo sviluppo di malattie e monitorare il reale fabbisogno irriguo delle piante.

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16 giugno 2021
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