Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

"Anche il 2014 è un bollettino di guerra"

La crisi, che attanaglia la Sicilia oramai dal 2009, continua a mietere vittime

21 maggio 2014

"Rispetto al 2013 non è cambiato nulla. Non abbiamo il tempo di gioire per l’esito felice di una vertenza che subito ne esplodono altre cinque o sei. È un bollettino di guerra".
È un quadro a tinte fosche quello che la segretaria generale della Fisascat Cisl Palermo Trapani, Mimma Calabrò, traccia in merito alla crisi che ormai dal 2009 attanaglia l’economia siciliana e che anche quest’anno sta mietendo una vittima dopo l’altra. In quasi cinque mesi si possono già registrare gli 86 licenziamenti alla K&K e i 37 al Bingo Las Vegas, i contratti di solidarietà da Randazzo, la cassa integrazione da Gi.bi. Auto, addirittura il quarto bando per Grande Migliore dopo che i primi tre sono caduti nel vuoto.

FIAT - Per farsi un’idea delle dimensioni del buco nero che sta inghiottendo commercio, industria e terziario nell’isola "basta un rapido confronto numerico - dice la Calabrò -. La chiusura della Fiat a Termini Imerese ha fatto molto e giustamente parlare di sé perché il numero dei lavoratori coinvolti è molto grande (più di mille solo quelli diretti senza contare l'indotto, ndr). Ma se si sommano le poche decine di nuovi disoccupati che ogni azienda fallita genera, la cifra supera di gran lunga quella della Fiat". La sindacalista fa un esempio partendo proprio dal termitano: "La Fiat è stata uno tsunami, ha trascinato con sé altri fallimenti non solo nell’indotto. L’Aligrup, ad esempio, aveva un punto vendita a Termini Imerese, un supermercato fiorente, ma la crisi Fiat l’ha messo in ginocchio".

FALLIMENTI - A Palermo è notizia di pochi giorni fa il fallimento della K&K, che opera nel settore della grande distribuzione. Già da tempo l’azienda aveva chiuso i punti vendita delle vie Argento, Brunelleschi e Olimpo. Adesso sono state avviate anche le procedure di licenziamento per 81 operai a Palermo e 5 a Caltanissetta. Niente da fare anche per il Bingo Las Vegas, che si trovava in amministrazione giudiziaria: la sala di viale Regione Siciliana era una delle più grandi d’Europa ma le indagini hanno accertato che la proprietà, celata dietro alcuni prestanome, era in mano alla mafia. Ad aprile i 37 dipendenti hanno ricevuto le lettere di mobilità e adesso attendono l’indennità di disoccupazione. "Speriamo in un bando per rilanciare l’attività".

GRANDE MIGLIORE - Non meno delicata la situazione di Grande Migliore. I locali di viale Regione Siciliana sono occupati da mesi da alcune delle 140 famiglie che hanno perso il lavoro. Il gruppo Gieco della famiglia Bellavia ha già rilevato le sedi di Trapani e di via Generale di Maria a Palermo (riassumendo in totale 89 persone) mentre quella di viale Regione è rimasta chiusa perché ben tre bandi di gara sono andati deserti e il comitato di vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico non ha ritenuto adeguate le ipotesi di riconversione del sito, fra le quali la creazione al suo interno di un mercato del contadino. "Il 4 giugno scadrà il quarto bando - spiega la Calabrò - mentre la cassa integrazione straordinaria dei lavoratori scade tre giorni dopo, il 7. Una speranza c’è: il comitato di vigilanza ha accolto positivamente una lettera di intenti della famiglia Bellavia, che quindi sarà presente al bando a differenza delle altre gare".

CHI CE LA FA - Le attività che tirano avanti sembrano quasi sacche di resistenza: "Nella vertenza Unifidi confidiamo negli ammortizzatori e nel contratto di solidarietà per i dipendenti - elenca la segretaria -, per Gi.Bi. Auto dobbiamo discutere la proroga della cassa integrazione, da Randazzo gli esuberi sono stati scongiurati grazie a contratti di solidarietà integrati dall’azienda, che, se saranno superati alcuni cavilli burocratici, tornerà a investire sui laboratori e sulla ricerca per la componentistica". Sono salvi, almeno per il momento, "i lavoratori di Bucalo, perché abbiamo ottenuto che la mobilità sia solo volontaria; quelli di Acqua Marcia, la cui partita è ormai definita, fatta eccezione per il San Domenico Palace Hotel di Taormina, grazie a tagli, ammortizzatori ed esternalizzazioni di servizi; e quelli di Le Palme Ristorazione (società che gestisce le mense di strutture ministeriali come scuole o caserme, ndr), dove sono stati siglati i contratti di solidarietà".

"RILANCIARE TURISMO E TERZIARIO" - Quali risposte dinanzi a un simile stillicidio? "Come Fisascat Cisl abbiamo chiesto la costituzione di un tavolo di crisi permanente su terziario e turismo - afferma la Calabrò -, è inutile affrontare di volta in volta i singoli fallimenti. Vanno individuati programmi e strategie, soprattutto nel turismo: penso agli eventi culturali, che andrebbero concordati fra i vari enti per creare un calendario itinerante in tutta la Sicilia, o alla destagionalizzazione, con la creazione di eventi che esaltino le specificità territoriali organizzati al di fuori del periodo giugno-agosto, come il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo (che si svolge a fine settembre, ndr). È scandaloso che ancora non siano partiti i lidi balneari quando da noi c’è bel tempo per almeno sei mesi. Oppure andrebbe rilanciato il turismo sportivo. È assurdo che l’impianto di Piano Battaglia versi in queste condizioni, è l’unico sito siciliano insieme all’Etna in cui si può sciare guardando il mare. Oppure si potrebbe rilanciare l’idea del resort per il golf sulle Madonie - conclude -: i golfisti apprezzano la Sicilia per il basso tasso di piovosità e un clima che favorisce questo sport praticamente tutto l’anno. Con un impianto nel palermitano il circuito del golf non sarebbe più monco dato che, ad oggi, ci sono soltanto gli impianti di Sciacca e del catanese". [Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

21 maggio 2014
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia