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A casa 20 "precari storici" del Parco scientifico di Sicilia

L'Ente ha avviato la selezione per nuove assunzioni di precari

27 gennaio 2015

"Non è un problema di risorse - spiegano i lavoratori - perché nessuno è stato a carico del bilancio regionale ma dei progetti su cui erano impegnati. Mentre altre società partecipate venivano riempite di personale a tempo indeterminato, per il Parco Scientifico si è giunti adesso alla clamorosa decisione di azzerare i precari storici con oltre dieci anni di servizio per ricominciare daccapo con altri venti precari".
Il segretario della UilTucs Sergio Romano, al termine di un incontro con il viceprefetto di Catania Ester Libertini, ha spiegato di avere "chiesto e ottenuto l’impegno della Prefettura per la convocazione di una riunione con tutte le parti interessate, compresi i rappresentanti del governo siciliano. Assurdo azzerare una realtà, forse l’unica tra le partecipate della Regione, che è altamente produttiva e si finanzia da sé".
"Vogliamo smentire - ha aggiunto Romano - che la decisione di allontanare i lavoratori a tempo determinato per sostituirli con altri precari sia imposta da una legge regionale. Pur trattandosi di un’azienda a capitale pubblico, infatti, il Parco è stato finora gestito applicando contratti di tipo privatistico del settore commerciale".

La Uiltucs ha indetto ieri un presidio dei lavoratori davanti la prefettura di Catania per protestare contro i licenziamenti.
"Il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia - ha detto il segretario del sindacato Giovanni Casa - è una società privata per azioni partecipata dalla Regione Siciliana e da vari centri di ricerca e imprese con sede a Catania esistente da oltre 10 anni. Si è distinto per importanti scoperte nel settore della ricerca agraria e agrumicola ed ha sempre avuto bilanci in attivo, forse unica realtà fra le partecipate siciliane che non ha fatto ricorso ai soldi della Regione. Malgrado ciò saranno licenziati 20 lavoratori". "I dipendenti, pur di conservare il posto di lavoro - hanno sottolineato dal sindacato - nel 2012 hanno firmato un accordo con l'azienda con cui rinunciavano a contestare innanzi all'Autorità Giudiziaria le violazioni contrattuali subite fino a quel momento e a ogni tipo di risarcimento pur di poter continuare a lavorare. Oggi il Parco scientifico ricambia gli stessi lavoratori non rinnovando il loro contratto di lavoro giustificando la presa di posizione con la legge Regionale che vieta assunzioni ma, nel frattempo, l'Ente ha avvitato le selezione per l'assunzione di nuovi "precari"".

[Informazioni tratte da Italpress - €conomiaSicilia.com, Corriere del Mezzogiorno]

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27 gennaio 2015
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