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A Palermo, nell'aeroporto militare Boccadifalco, potrebbe nascere il primo City airport italiano

Avviata dall'Enac la verifica tecnico-economica sulla riconversione dell'aeroporto militare

24 giugno 2004

L'aeroporto militare Boccadifalco di Palermo potrebbe diventare come il City Airport, lo scalo che sorge nell'area dei Docklands, a pochi passi dal centro di Londra.
E' quanto previsto dal progetto di fattibilità realizzato dall'Enac che ha avviato la verifica tecnico-economica sull'effettiva possibilità di riconversione dell'attuale base aerea militare per usi civici.

Il progetto prevede il reimpiego di alcune aree per l'inserimento della nuova infrastruttura nel tessuto economico e sociale della città, caratteristica propria dei city airport, con una zona destinata ad alberghi, un centro congressi, un museo dell'aeronautica e un centro formazione per il personale da impiegare.
Nell'area sarebbero operativi i nuclei elicotteri della Polizia di Stato, della Finanza e dei Carabinieri, oltre a strutture della Protezione civile regionale (sala operativa e hangar) e dell'aero-club.
La pista di volo, il piazzale aeromobili e la torre di controllo sarebbero completati da una piccola aerostazione.

In base allo studio una delle tre piste di volo dovrebbe essere per buona parte modificata altimetricamente per rispondere ai requisiti di sicurezza imposti dal regolamento per la costruzione delle infrastrutture aeroportuali aperto al traffico civile emanato dall'Enac.
Al termine dei lavori si otterrebbe una lunghezza per il decollo di 1.100 metri estendibile fino a 1.190 metri.

Per l'Enac ''si tratta di una grande occasione per la città di Palermo oltre che un esempio unico per il Paese, dove sarà possibile coniugare le funzioni di un city airport con quelle di un vero e proprio polo di servizi con funzioni speciali, culturali e formative''.
Non appena sarà formalizzato il passaggio dell'area al demanio civile e assegnata la gestione all'Enac, prevista entro l'anno, si potrà passare alle successive fasi di progettazione, a cominciare dalle infrastrutture di volo per le quali esiste già la copertura finanziaria.

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24 giugno 2004
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