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Chi lo ha riavuto, chi riesce a mantenerlo e a chi è stato tolto

Lavoro in Sicilia. A Palermo raggiunto l'accordo Accenture. A Catania, mentre si è ottenuta una proroga della Cgi per 7 lavoratori Micron, stanno per essere licenziati i lavoratori Myrmex

19 dicembre 2014

Alla fine si è trovato un accordo con Accenture e i 262 posti di lavoro sono finalmente salvi. "Traguardo raggiunto. Salvaguardato il lavoro di 262 persone". Questo il telegrafico annuncio del sottosegretario al Ministero del Lavoro, Teresa Bellanova, sulla vertenza del call center Accenture-BT di Palermo chiusa con successo ieri sera. "Quando si comincia ad affrontare una vertenza complicata, dov’è necessario trovare un accordo tra parti con posizioni anche molto distanti tra loro, una qualsivoglia soluzione può sembrare irraggiungibile, ma il risultato degli incontri dedicati alla vertenza Accenture dimostrano, una volta di più, che le capacità di impegnarsi in un serio confronto, con la volontà di trovare soluzioni invece che far saltare il tavolo, sono in grado costruire il percorso che porta al traguardo. Ringrazio le parti sociali, la Direzione generale del Ministero del Lavoro e le istituzioni territoriali perché è attraverso la messa in pratica di questa forte volontà che possiamo dire, questa sera, di essere molto soddisfatti", ha concluso Teresa Bellanova.

Buone notizie arrivano anche da Catania dove, grazie ad un'intesa siglata al Ministero dello Sviluppo economico con i sindacati, per sette lavoratori Micron è stata prorogata la Cig.
Dunque, una nuova proroga fino al 25 gennaio per i cassintegrati della Micron, il produttore di memorie con sedi a Vimercate e Agrate (Monza Brianza), Napoli e Catania, che Stm, cedette 6 anni fa a Numonics e poi rilevata dalla Multinazionale di Boise (Usa).
L'intesa siglata al Mise da Fim, Fiom e Uilm, riguarda 20 cassintegrati in Brianza, 7 in Sicilia e 5 in Campania, con l'obiettivo di "avere zero esuberi", ha spiegato Nicola Alberta della Fim-Cisl, che chiede un intervento del Governo. "Come sindacato - ha detto ancora Alberta - vogliamo il rilancio della politica industriale e sollecitiamo l'intervento deciso del governo e del presidente del consiglio Matteo Renzi nei confronti della multinazionale della microelettronica per garantire nel nostro Paese le attività di ricerca e di sviluppo industriale e la salvaguardia dell'occupazione".

Purtroppo però, non sono proprio tutte buone le notizie occupazionali provenienti dal capoluogo etneo. Infatti, i 69 lavoratori del laboratorio di tossicologia Myrmex di Catania riceveranno le lettere di licenziamento nei prossimi giorni. La notizia è stata comunicata ai rappresentanti sindacali. "Non ci resta che prendere atto - hanno detto i sindacati - del fallimento di tutte le istituzioni che in questi anni sono state coinvolte in una vertenza che non rappresenta solo la chiusura di un laboratorio e il conseguente licenziamento di 69 dipendenti specializzati, ma una sconfitta del territorio, di una concezione dello sviluppo possibile legata all'eccellenza. Con la chiusura del laboratorio Myrmex si chiude una vicenda tutta siciliana fatta di illusioni, lunghe attese e false promesse. Puntiamo il dito prima di tutto contro la Regione Sicilia, responsabile di aver fatto un clamoroso passo indietro che ha segnato l'inizio della fine di quest'esperienza storica". Per i sindacati sono "solo due le possibili vie d'uscita, che indichiamo da mesi: creare le condizioni affinché il laboratorio venga comprato e rilanciato e rimettere il destino dei lavoratori nelle mani della Pfizer. Chiediamo che l'azienda assuma nuovamente i suoi ex dipendenti, fuoriusciti a seguito di una cessione di un ramo aziendale che non ha portato affatto il rilancio promesso negli anni scorsi".

[Informazioni tratte da Italpress - €conomiaSicilia.com, Lasiciliaweb.it, GdS.it]

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19 dicembre 2014
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