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COSÌ NON VA!

Oggi sciopero generale. Dieci i cortei in Sicilia. Molti i disagi nei trasporti

12 dicembre 2014

Via anche in Sicilia alla giornata di sciopero generale indetta per oggi da Cgil e Uil e che coinvolge tutti i settori. A Palermo la mobilitazione è cominciata alle 8.30 a piazza Croci, con corteo e un comizio finale previsto a piazza Verdi con gli interventi di Claudio Barone, segretario generale Uil Sicilia e Nino Baseotto, segretario Cgil nazionale.
Ad aprire il corteo i lavoratori dei call center di Almaviva, Accenture e 4U, seguiti dagli studenti. Tutti a testimoniare il dramma delle tante vertenze in corso che riguardano 5631 operatori, in gran parte con contratti part-time.
Al centro della protesta, la critica alle politiche economiche e del lavoro del Jobs Act del governo, strada che secondo il sindacato non ha prodotto risultati positivi ma ha indebolito i sistemi di protezione sociale e ridotto le tutele per chi è più colpito dalla crisi.
"Anche il ruolo del sindacato è stato mortificato, non c'è stata nessuna apertura sui temi del lavoro mentre sono le organizzazioni sindacali giorno dopo giorno a stare dentro le vertenze, a fianco dei lavoratori - dichiara il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo - Ed è grave per la Sicilia, e per Palermo in particolare, che nella legge di Stabilità non ci siano le risorse in termini occupazionali e di lavoro che la città si aspettava".
Campo ha sottolineato come "a Palermo non ci sia settore che si salvi". "Negli ultimi 8 anni - aggiunge - si sono persi 50mila posti di lavoro, di cui ottomila nel solo settore dell'edilizia. A Palermo ci sono 20mila precari, centinaia di vertenze aperte, il tasso di occupazione tra il 2008 e il 2013 è sceso dal 44,1% al 39,3% e il tasso di disoccupazione è salito dal 17,1% al 20%. Domani - conclude - scendiamo in piazza per difendere il lavoratore nel suo posto di lavoro, chi il lavoro non l'ha più e chi il lavoro lo cerca".

LE INIZIATIVE IN SICILIA. Dieci in tutto le manifestazioni che si terranno in Sicilia nell'arco della giornata. I manifestanti sono scesi in piazza nelle nove città capoluogo e a Caltagirone, contro le scelte del governo e a sostegno delle proposte sindacali su riforma della pubblica amministrazione, Jobs act, legge di stabilità e politica economica.
A Palermo il corteo arriverà fino a piazza Verdi, dove ci saranno i comizi del segretario confederale nazionale Cgil, Nino Baseotto e del segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone. A Siracusa la manifestazione si conclude a piazza Archimede, dove interverranno il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro e Salvo Ugliarolo, segretario generale nazionale della Uilcom. A Messina il corteo giungerà a piazza Lo Sardo, con i comizi di Agostino Megale, segretario generale della Fisac Cgil nazionale e Carmelo Catania, segretario provinciale Uil. Ad Agrigento, sempre alle 9, si parte da piazza Cavour. A Caltanissetta l'appuntamento è nella zona industriale per un'assemblea nella sala convegni dell'Irsap dove interverranno Ignazio Giudice, segretario della Camera del lavoro e Fabrizio Pascucci, segretario nazionale della Feneal Uil. A Catania il corteo arriverà fino a piazza Manganelli, attraversando via Etnea; a Enna si terrà un'iniziativa nella sala Cerere del Comune. A Ragusa il corteo arriverà a piazza Cappuccini. A Trapani il corteo si concluderà in via Fardella. A Caltagirone, infine, manifestazione nell'ex mercato ortofrutticolo.

COSA SI FERMA. Bus e metro saranno fermi a Palermo dalle 9.30 alle 17.30. Disagi al trasporto aereo dalle 10 alle 18, quando si fermerà il personale navigante delle compagnie e gli addetti alle attività operative degli aeroporti, compresi i controllori di volo: sono 50 i voli cancellati da Ryanair negli scali siciliani di Catania, Palermo, Trapani e Comiso. Altre 17 le cancellazioni dell'Alitalia solo dallo scalo palermitano, 2 dalla Easyjet e altri 2 della compagnia spagnola Volotea. L'altra spagnola, la Vueling, lascera' a terra due aeromobili, sempre da Palermo.
Sulle autostrade si fermeranno per 8 ore il personale dei caselli, gli addetti alla manutenzione e viabilità. Stop di otto ore anche alle attività nei porti,traghetti e navi subiranno un ritardo di otto ore alla partenza; per un intero turno di lavoro si fermerà il personale amministrativo. Così come sarà nel trasporto merci, per gli autotrasportatori, gli addetti alla logistica ed i corrieri; nel soccorso stradale e nell'autonoleggio. Nei settori del pubblico impiego sciopera l'intera giornata chi offre servizi 24 ore su 24, come la sanità, organizzata su tre turni; mentre scioperano per turno di lavoro chi fa front office o orari d'ufficio. A scuola sia per il personale docente/educativo, che per dirigenti scolastici e presidi incaricati lo sciopero riguarderà l'intera giornata lavorativa.

TUTTE LE VERTENZE APERTE A PALERMO
CALL CENTER (SLC)
ALMAVIVA:
3.416 dipendenti a tempo indeterminato, di cui 383 full, time, 1.051 part-time a 6 ore e 1.898 a 4 ore.  Il call center ha annunciato 1.400 esuberi entro il primo semestre 2015 in Sicilia e la cessazione possibile dell'attività di 1.335 Lap dell'Isola.
ACCENTURE: 262  dipendenti in preavviso di licenziamento
4YOU: 383 dipendenti in cassa integrazione in deroga
WIND: 300 dipendenti, da settembre in solidarietà
ERICSSON: 22 dipendenti, da luglio 2013 in contratto di solidarietà

COMPARTO AGRICOLO (FLAI)
7.300 FORESTALI che non hanno effettuato le giornate previste  dall'accordo del 2009, rispettato ormai solo fino al 2011.
All'ESA gli 82 dipendenti hanno fatto solo 140 giornate e non 180.
Nei CONSORZI DI BONIFICA  i 230 dipendenti sono fermi a 78 giornate contro le 213 del 2013.
La COALMA, azienda storica della conservazione del pesce, è tecnicamente fallita: i 46 dipendenti sono in cassa integrazione.
L'azienda PUCCIO ha messo 40 lavoratori in cig a rotazione.
La DUCA DI SALAPARUTA  ha avviato la mobilità per una decina dei suoi 70 dipendenti.
L'azienda DESISA di Monreale non paga i suoi 42 lavoratori, che vantano retribuzioni pregresse.
Al VIVAIO PAULSEN  i  50 lavoratori hanno lavorato poche giornate, alcuni addirittura nessuna.
La CIPROGEST (EX PARMALAT), che produce i succhi d'arancia, è  in concordato preventivo. L'Ankora, conserve ittiche, di Aspra, ha 20 dipendenti in cig in deroga fino al 31 dicembre.  La Calatrasi è in concordato preventivo. Dopo i contratti di solidarietà ha avviato la cig ordinaria per i suoi 29 dipendenti. L'Abbazia Sant'Anastasia, azienda agricola confiscata alla mafia, gestita dai curatori, è in forte ripresa: buone prospettive  per i suoi 35 dipendenti.

COMMERCIO (FILCAMS)
ARABEA: 32 lavoratori con indennità di disoccupazione Aspi
ELETTROMARKET LI VORSI: 132 lavoratori su 137 in mobilità ordinaria.
FIORENTINO: 47 lavoratori con assegno ASPI
LA FABBRICA DELLE IDEE: 33 lavoratori con seconda proroga di mobilità in deroga
MAX SERVICE: 49 lavoratori in seconda proroga di mobilità in deroga
MIGLIORE: 221 dipendenti in mobilità ordinaria
FLACCOVIO: 23 dipendenti in mobilità in deroga
ALIGROUP: 76 dipendenti in mobilità in deroga
CENTER GROSS 1: 34 lavoratori in mobilità in deroga
CENTER GROSS 2: 80 lavoratori in mobilità in deroga
CSSO: su 203 dipendenti, 87 in mobilità ordinaria e 116 in cassa integrazione straordinaria
COOP 25 APRILE:  20 lavoratori in mobilità ordinaria
STORIA PATRIA: 4  dipendenti con indennità di disoccupazione Aspi
SONEPAR ITALIA: 10 in cassa integrazione su 35
ALIMENTARIA: 10 dipendenti in cassa integrazione
LAS VEGAS BINGO:  83 in indennità di disoccupazione
CEDI SISA: 150 in contratto di solidarietà
PELLEGRINI: 18 in cassa integrazione
MANITAL: 21 in cig in deroga
SSA MULTISERVIZI: 47 in cig in deroga
EURORISTORAZIONE: 12 in cig straordinaria
TRIBUTI ITALIA: 16 in mobilità ordinaria
TORRE ARTALE: 23 in mobilità in deroga
HOTEL PALACE MONDELLO: 32 con contratti di solidarietà
RANDAZZO: 175 dipendenti, di cui 46 con contratti di solidarietà e 11 in cig straordinaria
RINASCENTE: 70 tutti in contratto di solidarietà
VALTUR: su 110 dipendenti, 15 in cig in deroga e 95 sprovvisti di ammortizzatori
ANGIOTAC: 9 dipendenti, tutti in solidarietà
MERCATONE UNO: 41 dipendenti di cui 5 in solidarietà
PD SICILIA: 13 dipendenti tutti in cig in deroga
PD PALERMO: 3 dipendenti, in cig in deroga
FRETTE: 16 dipendenti, in indennità di disoccupazione
LEGA COOP SICILIA:  14 dipendenti, di cui 6 in solidarietà

METALMECCANICA (FIOM)
FIAT: 760 dipendenti in cig in deroga fino al 31 dicembre. Dovrebbero passare alla Grifa (macchine ibride ed elettriche) dal primo gennaio 2015, sempre in cig per consentire la ristrutturazione aziendale
FIAT INDOTTO:  500 lavoratori tutti a rischio licenziamento a fine dicembre. Per loro nessuna garanzia con Grifa
BIENNE SUD: indotto Fiat. 68 lavoratori in cig in deroga dal 2011. In corso procedura mobilità
MANITAL: pulizia industriali. 150 in cig
FINCANTIERI:  480 dipendenti. Per loro la cig è cessata a luglio.
INDOTTO FINCANTIERI: Cooperativa Picchettini: 70 operai, Cooperativa Spavesana: 40 lavoratori, in parte al lavoro in parte in cig.
ENGINEERING: 200 LAVORATORI. Il gruppo nazionale, con 8 mila impiegati,  ha chiesto cig per 300.
G. E. S ITALIA: parte dei 50 dipendenti dell'azienda di Gangi che produce impianti eolici è in  cig da maggio
EURO IMPIANTI PLUS: 23 lavoratori licenziati il 3 novembre 2014
TELESPAZIO: 26 dipendenti. L'azienda di Finmeccanica ha chiesto la cig per tutti
KELLER: 200 dipendenti in preavviso di licenziamento
ITALTEL: 230 lavoratori di cui 43 in cig e 80 con contratti di solidarietà
ANSALDOBREDA: 165 lavoratori, di cui 20 in cig e 40 in trasferta a Reggio Calabria. Il gruppo vuole dismettere lo stabilimento di Carini.
SELITAL: 160 lavoratori, dichiarata eccedenza di 100 unità
ICAR ARREDI: 33 dipendenti, in parte in cig
AZIENDE DISMESSE: 150 dipendenti di ex Tecnosistemi, Palitalia, Effedi.
COMITATO DISOCCUPATI: 297 operai metalmeccanici

EDILIZIA (FILLEA)
ATI GROUP: 110  dipendenti,  Confisca  1° Tavolo aperto con l'agenzia dei beni confiscati alla mafia
EMAR: 0 dipendenti, Confisca  1° Tavolo aperto con l'Agenzia dei beni confiscati alla mafia
EDILTECNICA: 0 dipendenti, Edilizia, Confisca 1° Tavolo aperto con l'Agenzia dei beni confiscati alla mafia
IMMOBILIARE STRASBURGO: 39 dipendenti. Confisca. Tavolo aperto con l'Agenzia per i beni confiscati.
IMMOBILIARE RAFFAELLO: 2 dipendenti
GRUPPO SANSONE: 7 dipendenti. Assegnati i beni,  a rischio licenziamento. Formata coop tra i dipendenti.
EDILPOMICE: 4 dipendenti, azienda di laterizi, sequestro fallimentare
SIS PASSANTE FERROVIARIO: 240 dipendenti, 110 in Cig ordinaria a rotazione. Lavori edili raddoppio ferroviario
SAMBUCA COSTRUZIONI: 10 dipendenti licenziati, con dieci mensilità arretrate (data novembre 2015). Cantiere fermo.
SIS TRAM (CONSORZIO): 160 dipendenti,  40 contratti a tempo determinato in scadenza a dicembre 2014. Realizzazione tram a Palermo.
TECNIS (CT): 7 sul cantiere di Palermo, da due mesi (ora nov 2015) senza stipendio. Lavori edili collettore fognario.
TECNIS (CT): Possibili fino a 120 dipendenti. Realizzazione anello ferroviario  Città di Palermo. Cantiere fermo.
EDILI DISOCCUPATI: Mancata applicazione protocollo per uso manodopera locale con il Comune di Palermo.
SETTORE RESTAURO: Edilizia-legno. Il bando per collaboratori esclude il 20 per cento dei restauratori palermitani
CEFALU' 20 SCARL: 40 dipendenti. Altri 147 dipendenti in disoccupazione speciale  edile 451/94 con scadenza a dicembre 2014. In atto tavolo aperto in Prefettura. Realizzazione doppio binario Ogliastrillo Cefalù
SICURBAU COSTRUZIONI: 50 dipendenti, difficoltà di agibilità sindacale. Edilizia: lavori di realizzazione galleria ferroviaria Castronovo di Sicilia, linea Pa-Ag
MDM - In discussione la riassunzione di una parte degli 80 lavoratori in 451/94 ex Italtunnel. Edilizia: lavori per la realizzazione  galleria ferroviaria su linea Pa-Me
FUTURA 90: 4 lavoratori. Azienda in concordato preventivo. Lavori edili
AURORA IMPIANTI (Termini) -  4 licenziati ad aprile, in disoccupazione dal mese di settembre 2014. Cemento: azienda confiscata.
LATERSICILIANA PRODUZIONI (Collesano): 40 lavoratori in cassa integrazione ordinaria da gennaio 2014. Azienda di Laterizi. Impianto fisso.
L. F. LATERSICILIANA (Collesano): 52 dipendenti in cassa integrazione. Azienda di Laterizi. Impianto fisso.  
ALESSI PORTE (Valledolmo): 52 dipendenti in cassa integrazione. Azienda di legno, produzione di impianti fissi
ALBANESE LEGNO (Termini): 14 dipendenti in cassa integrazione ordinaria fino a settembre. Da ottobre contratto di solidarietà a 25 ore settimanali. Azienda del Legno: produzione impianti fissi.
BARATTA ANTONINO: 12 dipendenti in cassa integrazione ordinaria e poi in deroga fino a settembre. Da ottobre in produzione per nuova commessa. Edilizia.  Azienda confiscata.
ARTI LEGNO: 20 dipendenti in cassa integrazione ordinaria fino a novembre 2014. Azienda del legno chiusa per fallimento
ARTE E RESTAURO:  6 dipendenti  in mobilità in deroga, decreto ingiuntivo.  Azienda del legno in liquidazione.
IMPREDILE: 12 dipendenti. Decreto ingiuntivo.  I lavoratori sono in mobilità in deroga. Accordi sindacali per recupero spettanze Tfr e retribuzioni. Edilizia. Lavori edili
SEBI SRL (Cerda): 12 dipendenti. Rigettata la richiesta  di Cassa integrazione dall'Inps. Accordo sui licenziamenti: 3 lavoratori sono stati già riassunti.  Edilizia. Lavori edili per conto dell'Enel.
SIKELIA:  6 dipendenti in cassa integrazione ordinaria fino a gennaio 2014. Nuovamente in produzione. Edilizia. Lavori ammodernamento Policlinico di Palermo.
SANFRATELLO COSTRUZIONI: 60 dipendenti. 12 lavoratori in cassa integrazione ordinaria a rotazione. Edilizia. Azienda in concordato fallimentare.
CAVA CONSONA: 9 dipendenti licenziati in attesa delle retribuzioni arretrati: 4 mensilità più Tfr. Lapidei. Azienda confiscata.
SOILGEO: 17 dipendenti in mobilità. Sei dipendenti al lavoro da gennaio 2014. Edilizia. Lavori edili
ITALCEMENTI (Isola delle Femmine):  100 dipendenti. 14 lavoratori in mobilità volontaria. 60 dipendenti in cassa integrazione ordinaria a rotazione. Cementi. Impianto fisso
MODERNA EDILIZIA: 8 dipendenti. In atto tavolo aperto alla Agenzia nazionale Beni confiscati. Azienda del gruppo San Paolo Hotel
SICOMED:  25 dipendenti. Percepiscono acconti sugli stipendi da 2 anni. Calce e gesso. Impianto fisso.
MEDITOUR: 25 dipendenti. Di cui: 3 licenziati. Gli altri in cassa integrazione a rotazione. Lapidei. Azienda confiscata del gruppo Meditour, più Incas. Chiuso il ramo di posa asfalto
COEDILCEM: 9 dipendenti in cassa integrazione ordinaria. Cemento. Impianto fisso.

PRECARIATO STORICO (FUNZIONE PUBBLICA)
ENTI LOCALI: 3 mila i precari nei comuni di Palermo e Provincia
SANITA': oltre 1000 addetti con contratto a tempo
PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO: 1.300 dipendenti nel limbo, in attesa  passaggio nuovi liberi consorzi o futura città metropolitana
EX ATO RIFIUTI IN  LIQUIDAZIONE: 1600 dipendenti, più 50 addetti alle cooperative sociali, in attesa di passaggio alle SRR, società di regolamentazione rifiuti. Pagamenti in ritardo: adesso prendono parte degli stipendi di ottobre.
CLINICA STAGNO:  70 dipendenti, rischio esubero per 25 lavoratori

SETTORE BANCARI (Fisac)
SVILUPPO ITALIA SICILIA: 76 dipendenti in sciopero in questi ultimi due giorni. Non prendono gli stipendi da 2 mesi. Natale senza stipendio e senza tredicesima. La Regione, socio unico, non interviene.
FORMAZIONE PROFESSIONALE: 2674 lavoratori  a rischio di cui più di mille licenziati perché agli Enti è stato revocato l'accreditamento, altri rischiano di perdere il lavoro se a conclusione dell'avvio delle procedure di revoca dell'accreditamento, la revoca sarà confermata. All'Ecap 80 lavoratori e all'Enfap 100 dipendenti saranno licenziati a gennaio, al Cnos 65 sono in solidarietà e al Politea  21 hanno i  contratti di solidarietà. Allo Ial a Palermo i licenziati sono stati 235. 500 lavoratori impegnati nella filiera dei Servizi per le politiche attive del lavoro i quali da ottobre ad aprile sono stati assunti per sei mesi dal Ciapi per il progetto Spartacus e dal 23 Aprile ad oggi sono in attesa di ricollocazione nel progetto "Garanzia giovani". Si parla di contrattualizzazioni di tre mesi forse rinnovabili con demansionamenti significativi e perdite di retribuzioni pesanti.

VERTENZE FILCTEM
APS  -
 204 dipendenti. Azienda fallita nata nel 2007 che si è occupata per anni del servizio idrico integrato in 52 comuni della provincia. Oggi è l'Autorità d'ambito, gestore e controllore dell'ex Aps, ad aver assunto la gestione del servizio tramite ordinanza prefettizia che scade a fine gennaio 2015. Lavoratori senza stipendio da ottobre.
CARINI PLAST  -  26 dipendenti in mobilità in deroga. Azienda di Carini. Chiusura per cessazione attività nel 2013. Attività svolta: realizzane tubi in plastica.
EUROPLAST  - 30 dipendenti in mobilità. Azienda di Carini nata nel 1990. Chiusura per cessazione attività  nel 2012. Attività: polistirolo espanso.
PROGETTO AMBIENTE  -  24 dipendenti in mobilità in deroga. Azienda di Carini nata nel 2000. Chiusura nel 2009. Attività: riciclo e raccolta differenziata.
PIPE RESIN  -  40 dipendenti in mobilità parziale.  Azienda di Carini dal 1980. Chiusura per cessazione attività nel 2000. Attività: tubi in vetroresina.
NUOVA MEDIPLAST  -  50 dipendenti in mobilità in deroga. Azienda di Campofelice di Roccella aperta nel 1994. Ridimensionamento per crisi strutturale e poi chiusura nel 2012.
PRELIOS REAL ESTATE, DEL GRUPPO PIRELLI  -   34 dipendenti in mobilità in deroga (contratto settore gomma plastica). Azienda nazionale con sede a Palermo e a Catania, entrambe chiuse. Chiusura per riorganizzazione nel 2012. Attività recupero crediti nel settore immobiliare.
ENI, ENEL E TERNA: persi 2 mila posti di lavoro per riduzioni e ridimensionamenti. Le riduzioni delle strutture aziendali di Eni, Enel e Terna si susseguono costantemente in tutto il territorio: tra lavoratori diretti e dell'indotto si sono persi almeno 2mila posti di lavoro.
ENI GAS & POWER. 30 dipendenti. Sede in  via Resuttana, svolge ormai mera attività di Call Center. Sede soggetta a ridimensionamento, destinata a scomparire per trasferimento attività.
DEPOSITO COSTIERO ENI.  Da 100 dipendenti a 30 dipendenti. Sede nella zona industriale Brancaccio. Ridimensionamento in atto.
COLORIFICIO DI MARIA. 70 addetti. Da azienda leader in campo nazionale è stata fortemente ridimensionata. Calo di commesse, calo di vendita, crisi liquidità.
CERAMICA DE SIMONE. Altro marchio storico scomparso. I 25 dipendenti hanno esaurito la mobilità in deroga.
MINIERA ITALKALI PETRALIA.  56 dipendenti diretti, più 70 lavoratori dell'indotto. Una delle poche aziende che resiste alla crisi è l'Italkali  -  Società Italiana Sali Alcalini spa posseduta al 51% dalla Regione.

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12 dicembre 2014
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