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Da oggi in Italia andare in due sul motorino non è più illegale, almeno per i maggiorenni e se il motorino...

23 gennaio 2006

Da oggi in Italia cade un tabù che ha interessato diverse generazioni: si potrà viaggiare in due sul ''cinquantino''.
Ciò non varrà, però, per chiunque, infatti sono due le condizioni che dovranno essere rispettate per poter viaggiare in due sopra il motorino: essere maggiorenni e avere il veicolo con omologazione europea, quella per i ''cinquantini'' prodotti dal 1999 in avanti.
In altre parole: i vecchi cinquantini, quelli cioè pre-omologazione europea e buoni per un solo passeggero non potranno trasportare una coppia di persone, anche se il guidatore è maggiorenne.

In due sul motorino. Ora si può
di Vincenzo Borgomeo (la Repubblica Motori)

Per il popolo delle due ruote è una svolta: andare in due sul 'cinquantino' (tabù per diverse generazioni) non sarà più illegale, ma solo per i maggiorenni. I 14enni quindi dovranno continuare a rispettare l'antipatica (e anacronistica visto che il divieto esiste solo in Italia) norma.
La rivoluzione, però, è grande lo stesso. E non solo per i maggiorenni: con l'approvazione del decreto attuativo da parte del Consiglio dei Ministri, è stata finalmente sbloccata la procedura per la nuova targatura dei ciclomotori, ferma da anni.
In pratica arriva una vera e propria targa personale abbinata ad un solo veicolo (ha anche un formato diverso, è un po' più grande dell'attuale), e nuovi documenti che dovrebbero - si spera - rendere più difficile la vita ai ladri e a chi truffa le assicurazioni. Vedremo.

Quello che è certo però che il disagio per gli utenti sarà enorme: le nuove targhe non andranno montate solo sui nuovi 50cc, ma su tutto il parco circolante. E i proprietari dei vecchi due ruote dovranno procedere all'aggiornamento di targhe e documentazione.
Come? per ora è un mistero visto che il calendario scaglionato delle modalità di modifica verrà rilasciato solo nei prossimi mesi.
Il vantaggio vero, comunque, sta nel fatto che con questa nuova normativa sarà più facile vendere un ciclomotore perché basterà comunicare alla motorizzazione a quale nuova targa dell'acquirente viene abbinato un determinato veicolo, indicando il relativo numero di telaio. In tal modo si conoscerà in tempo reale il proprietario del veicolo circolante.

''Questo provvedimento - ha dichiarato Guidalberto Guidi, Presidente dell'Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) - costituisce un elemento favorevole di rilancio per la categoria ciclomotori. Esprimiamo soddisfazione, e gratitudine per i Ministri dei Trasporti, della Funzione Pubblica e dell'Ambiente che insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio hanno mostrato sensibilità nei confronti di questo problema e del nostro settore. Auspichiamo ora che i costi per la nuova targa e gli oneri burocratici siano estremamente contenuti''.

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23 gennaio 2006
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