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Il lavoro cresce nei campi!

Braccia rese all'agricoltura: dal trattorista all'agrigelataio, i vecchi e nuovi mestieri della campagna

19 giugno 2013

Circa il 70% delle imprese giovani opera in attività multifunzionali: dall'agriturismo alle fattorie didattiche fino agli agriasilo, dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell'uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, agrigelati e addirittura agricosmetici.
E' quanto è emerso all'incontro 'Agricoltura e occupazione: antichi e nuovi mestieri', organizzato da Coldiretti insieme alla Fondazione UniVerde, in collaborazione con Ipr Marketing.
Sono intervenuti al convegno: Alfonso Pecoraro Scanio (presidente Fondazione UniVerde), Sergio Marini (presidente nazionale Coldiretti), Antonio Noto (direttore Ipr Marketing), Domenico De Masi (sociologo) e Patrizia Marini (presidente Rete nazionale degli Istituti agrari).

La domanda di lavoratori nei campi si registra per figure professionali tradizionali, che vanno dal trattorista al taglialegna fino al potatore, ma anche per quelle innovative all'interno dell'impresa agricola come l'addetto alla vendita diretta di prodotti tipici, alla macellazione, alla vinificazione o alla produzione di yogurt e formaggi. Si tratta - ha sottolineato la Coldiretti - di una conferma del fatto che in agricoltura il lavoro c'è sia per chi vuole trovare un'opportunità di occupazione, magari stagionale, sia per chi vuole intraprendere.

"L'occupazione giovanile cresce solo in agricoltura, che fa segnare un aumento nelle assunzioni di giovani under 35 anni nel primo trimestre del 2013, nonostante gli effetti negativi sulle coltivazioni provocati dal maltempo e i segnali depressivi sui consumi che hanno interessato anche l'agroalimentare", ha affermato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nel sottolineare che "la crescita di opportunità nel settore agricolo è resa evidente dal boom del 29% delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13% negli istituti tecnici di agraria, agroalimentare e agroindustria, secondo un'analisi della Coldiretti sui dati relativi alle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l'anno scolastico 2012/2013 divulgati dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca".

Per l'ex ministro dell’Agricoltura e dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Fondazione UniVerde, "è stato un vero piacere constatare la netta crescita di consensi alla domanda 'consiglierebbe a suo figlio di fare l'agricoltore?', poiché, in un anno, i 'sì' sono passati dal 27% a ben il 40%: un chiaro segno di inversione di tendenza dell'opinione pubblica evidentemente legata ai dati sull'occupazione che registrano, ormai da vari trimestri, una crescita di nuovi posti di lavoro e nuove imprese solo nel settore agricolo". "Si rafforza - ha continuato il presidente della Fondazione UniVerde - la già stragrande maggioranza di chi ritiene positivo per l'ambiente il ruolo degli agricoltori (dal 79% del 2012 all'85% degli intervistati nel 2013) soprattutto per il grande lavoro, da essi svolto, per la tutela della tradizione (per il 32% degli intervistati), nel contrastare la mal manutenzione e promuovere il recupero dei territori (28%), per il contrasto alla cementificazione (11%) e per la capacità di creare nuova occupazione (10%)". "Ora più che mai - ha concluso Pecoraro Scanio - il governo non può e non deve distrarre risorse che potrebbero essere destinate al sostegno di un settore che è, insieme al turismo, volano per l'economia dell'Italia e che può creare centinaia di migliaia di posti di lavoro grazie ai nuovi mestieri agricoli".

Per Antonio Noto (direttore di Ipr Marketing), "alcuni dati, oltre quelli già citati, danno un segnale molto positivo per l'agricoltura". "Il balzo in avanti per gli acquisti nei 'Farmer's Market' (dal 34% al 49%), il plebiscitario gradimento per le fattorie didattiche (gradite dal 94% degli intervistati) e la crescente contrarietà all'utilizzo di Ogm in agricoltura (dal 62% del 2012 al 76% del 2013) sono una prova tangibile - ha detto - che il comparto si sta muovendo nella giusta direzione". [Adnkronos/Labitalia]

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19 giugno 2013
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