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Imbattibile Schumi

Michael lo confessa dopo il trionfo in Brasile: ''Non ci credevo molto, sabato sera''

02 aprile 2002
Non ci credeva molto, sabato sera. Michael Schumacher lo confessa dopo il trionfo in Brasile. "Non mi aspettavo la vittoria, e ve ne sarete accorti. D'altra parte non si può dire che fossi pessimista, perchè avevo la macchina nuova e le nuove gomme, che sono stati i due fattori decisivi. Certo, visto come erano andate le Williams, non ero sicuro che bastassero. Comunque, questa vittoria non è stata frutto di fortuna. Abbiamo lavorato duramente per sviluppare la macchina e le gomme".

E' arrivata come un gran bel regalo di Pasqua, la vittoria.

Ma se non è stato il frutto di un colpo di fortuna, non è stato nemmeno un 'miracolo notturno', di quelli che ogni tanto si fanno in formula uno. "Non ce ne sono stati - ha rivelato Jean Todt - Non abbiamo fatto nottate lunghe, ad esempio sabato sera abbiamo finito alle 22".

Neppure l'opzione di portare in corsa due macchine diverse ha messo in crisi una organizzazione collaudata come quella della Ferrari. "La vita non si è complicata più di tanto - ha detto Todt - Abbiamo giusto portato una decina di ragazzi in più, ma il lavoro si è svolto tranquillamente".

"La rottura di Rubens? Prima o poi doveva capitare"
La carriera della F2001 si è chiusa con il cedimento dell'impianto idraulico che ha fermato la corsa di Barrichello. Eppure la 'nonna' doveva essere l'opzione dell'affidabilità.

"Ci sono dei cicli - ha notato il direttore generale della Ferrari - Per 40 partenze non abbiamo avuto rotture. Per un fattore statistico prima o poi doveva accadere. Ma francamente vedevo più a rischio l'affidabilità della F2002". Invece la macchina nuova si è rivelata affidabile, veloce e robusta.

Tanto che Michael Schumacher dice: "Dopo aver vinto qui con la F2002 sono molto più ottimista sulle nostre prestazioni in circuiti dove lo scorso anno eravamo in difficoltà, anche se c'è ancora spazio per migliorare".

Dopo le qualifiche di sabato sembrava che le Michelin avessero un grande vantaggio di prestazioni. Ripensando alla Malesia s'immaginava un finale in crescendo delle gomme francesi. Invece le Bridgestone sono state sorprendenti.

"Non pensavo che tenessero così bene alla distanza. Probabilmente il rendimento è stato influenzato anche dall'accoppiamento con la nuova macchina", dice Schumi.

E Todt ha spiegato l'incertezza sul rendimento dei pneumatici: "Avevamo provato queste gomme a Barcellona, ma su questo circuito non avevamo fatto 30-40 giri consecutivi. Pensavamo che i nostri concorrenti avrebbero avuto una consistenza migliore della nostra".

Fonte: CNN

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02 aprile 2002
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