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La società Grifa e il finanziatore sconosciuto

Ancora nulla di fatto all'ennesimo tavolo su Termini Imerese. E adesso spunta un nuovo finanziatore di cui però non si sa nulla

12 dicembre 2014

La settimana prossima dovrebbe essere firmato l'accordo di programma quadro da 350 milioni di euro, tra fondi statali e regionali, per il rilancio del polo industriale di Termini Imerese, dove la Fiat ha chiuso la fabbrica nel novembre 2011.
La notizia è trapelata dall'incontro di ieri al ministero dello Sviluppo economico, a Roma, con i rappresentanti del dicastero, dei lavoratori, di Grifa - la società disposta a costruire auto ibride nell'ex fabbrica di Fca -, di Invitalia e della Regione siciliana.
Secondo quanto si è appreso, dovrebbe essere definito lunedì l'accordo con un finanziatore per procedere alla ricapitalizzazione di Grifa. Si tratta di una società italiana attiva nel settore della componentistica che opera anche all'estero. La società, che sosterrà l'aumento di capitale del gruppo, oltre ad entrare nel capitale sociale, a Termini Imerese dovrebbe svolgere insieme a Grifa attività di componentistica.

"Il ministero dello Sviluppo economico ci ha informati di aver individuato un nuovo investitore per Termini Imerese, che entrerebbe in Grifa per effettuare le operazioni di capitalizzazioni richieste", hanno detto Gianluca Ficco della Uilm nazionale e Vincenzo Comella, segretario Uilm di Palermo. "A detta del ministero il nuovo investitore dovrebbe essere un produttore di componentistica italiano, che sarà presentato ufficialmente martedì. Invitalia dovrà a quel punto ammettere Grifa al Contratto di sviluppo, attestando la solidità finanziaria e industriale del piano".

"Inoltre - hanno aggiunto i due sindacalisti - la Regione Sicilia e il ministero stesso hanno definito l'Accordo di programma, che dovrà essere materialmente firmato la settimana prossima, al fine di sostenere il piano di reindustrializzazione e di prevedere strumenti utili ai lavoratori dell'indotto. Naturalmente aspettiamo di conoscere il nuovo investitore prima di poterci esprimere, ma il tempo stringe e il governo deve fornirci garanzie anche attraverso Invitalia".

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12 dicembre 2014
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