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Le Siciliane di A. Altra batosta per il Palermo, timido pareggio per il Messina

22 dicembre 2005

FIORENTINA - PALERMO 1-0
Fiorentina (4-4-2): Frey 6,5; Ujfalusi 5,5, Gamberoni 5,5, Dainelli 5, Pasqual 6,5; Fiore 6 (43' st Maggio), Brocchi 5,5, Donadel 6,5, Jorgensen 7 (4' st Pazienza 5); Pazzini 5 (4' st Montolivo 7), Toni 5. In panchina: Cejas, Di Loreto, Pancaro, Bojinov. Allenatore: Prandelli 6.
Palermo (4-4-2): Guardalben 5,5; Zaccardo 6, Terlizzi 5, Barzagli 6,5, Bonanni 6,5 (1'st Masiello 5); Santana 5, Corini 5,5 (16' st Codrea 5), Barone 5, Grosso 7; Gonzalez 6,5, Caracciolo 6. In panchina: Andujar, Bonanni, Rinaudo, Makinwa, Palminteri. Allenatore: Del Neri 6.
Arbitro: Rosetti di Torino 6,5.
Rete: 40' pt Jorgensen.
Note: serata fredda, terreno in buone condizioni, spettatori 30.000 circa. Angoli 11-9 per il Palermo. Ammoniti Caracciolo, Montolivo, Pasqual. Recupero: 3'; 2'.

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Tutti si aspettavano Luca Toni, l'illustre ex alla sua prima volta contro il Palermo, 50 gol in due anni e acclamazioni a non finire. Invece l'attaccante viola, fischiatissimo e insultato dai tifosi siciliani presenti a Franchi, ha fallito almeno tre buone occasioni e ha rinviato ancora l'appuntamento con il gol (non segna da 4 turni dopo un periodo d'oro). È stato Martin Jorgensen, il nazionale danese pagato zero euro in estate, a regalare alla Fiorentina tre punti decisivi per restare lassù, al quarto posto e continuare a sognare l'Europa.
Per il Palermo, battuto 1-0 dopo una partita che l'ha visto a tratti giocare di più dei viola ma con meno profitto, si tratta del secondo ko di fila: un risultato che lo lascia a galleggiare a metà classifica e mette in una posizione critica Del Neri anche se Zamparini finora gli ha dato fiducia. Cesare Prandelli ripropone la stessa formazione reduce dal pareggio nel derby di Empoli: Brocchi, Donadel e Jorgensen hanno quindi superato rispettivi acciacchi, Pazzini viene confermato a fianco del bomber viola (con Bojinov ancora inizialmente in panchina), Dainelli e Gamberini formano ancora la coppia centrale difensiva.
Per Gigi Del Neri invece non è stato facile mettere insieme una squadra causa numerose defezioni per infortunio (Brienza, Biava, Mutarelli, Pepe). Anche Makinwa non è al top e parte in panchina, così tocca a Gonzalez (che poi nel corso delle gara s'alternerà con Santana) a dar man forte a Caracciolo. E in difesa in extremis viene preferito Terlizzi all'annunciato Rinaudo. Già durante il riscaldamento Toni finisce nel mirino dei fischi e degli insulti da parte dei circa trecento sostenitori siciliani.

Il Palermo parte bene, aggressivo, veloce, propositivo, la Fiorentina fatica a trovarsi e a dialogare, è imprecisa, spesso in ritardo e non a caso Prandelli si arrabbia molto mentre in tribuna Diego e Andrea Della Valle trepidano preoccupati: il primo affondo è dei siciliani, una rovesciata di Bonanni, replica Pazzini (meno brillante del solito) con un tiro fuori di poco.
Toni, sempre insultato e fischiato dai suoi ex tifosi e ben controllato dai suoi ex compagni, si fa vedere con una rasoiata all'8' che non impensierisce Guardalben. Ma le prime vere occasioni per ambo le squadre si registrano poco prima della mezz'ora: al 24' Grosso su punizione impegna Frey, un minuto dopo è Pasqual con un tiro angolatissimo a lambire il palo.
Il Palermo tiene maggiormente palla ma punge poco e serve altrettanto poco Caracciolo, troppo isolato. Così è la Fiorentina al 40' a pescare il jolly: al 40' Fiore innesca Jorgensen che con un tiro imprendibile a palombella tocca la traversa poi trafigge Guardalben.

La ripresa vede il Palermo subito in avanti e sfiorare il pari già al 1' quando Gamberini sfiora l'autogol su tiro di Caracciolo. Tre minuti dopo siciliani sfortunati: Grosso dalla distanza impegna Frey e sulla respinta Gonzalez centra in pieno il palo. Malgrado il vantaggio i viola appaiono in difficoltà e Prandelli si copre: fuori Jorgensen e Pazzini, dentro Pazienza e Montolivo. Cambi che paiono dare i frutti sperati al contrario di quelli di Del Neri che toglie Corini e non si rivela una mossa azzeccata.
Il Palermo si butta in avanti ma con sempre meno lucidità, i viola approfittano degli spazi e replicano in contropiede, Montolivo (che strapperà applausi con alcune giocate di classe) fallisce una ghiotta occasione, Toni ben due in pochi minuti (clamorosa quella al 22 su errore di Terlizzi quando l'attaccante spara incredibilmente alto e scuote la testa demoralizzato) e al 24' Pasqual su punizione centra la traversa.
Al 33' si risveglia il Palermo e con Gonzalez obbliga Frey ad un paratone, al 40' Caracciolo fallisce la più facile delle palle-gol. Finisce con la curva Fiesole che srotola lo striscione 'Buona Natale Fiorentina'. Perchè per i viola sarà davvero così.


MESSINA - REGGINA 1-1
Messina (4-4-2): Storari 5, Zoro 6, Zanchi 6 (47' st Muslimovic sv), Rezaei 6, Cristante 5.5, Sculli 6, Donati 6, Coppola 5.5 (17' st Mamede 6), D'Agostino 5.5, Zampagna 6, Di Napoli 6.5 (23' st Aronica 6). (79 Pansera, 90 Rafael, 17 Giampà, 41 Sullo). Allenatore: Mutti 5.
Reggina (4-4-1-1): Pavarini 6, Lanzaro 6, De Rosa 6, Franceschini 6, Lucarelli 6 (31' st Modesto 5.5), Mesto 6, Paredes 6, Tedesco 5, Biondini 5.5 (15 st Vigiani 6.5), Cozza 6.5 (48' st Laurro sv), Amoruso 5.5. (12 Saviano, 21 Rigoni, 22 Carobbio, 34 Missiroli). Allenatori: Mazzarri 5.
Arbitro: Paparesta di Bari 5.
Reti: nel pt 25' Di Napoli; nel st 45' Cozza.
Note: angoli: 6-2 per la Reggina. Recupero: 3' e 7'. Spettatori 25.000. Espulso: al 36' del st Tedesco per fallo grave su Aronica. Ammoniti: Cristante, Di Napoli e Coppola per gioco scorretto; Biondini, Storari e Aronica per comportamento antiregolamentare.

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Un tempo per parte, un pareggio giusto nel derby dello Stretto che non ha tradito le attese. Un risultato che frena la rincorsa del Messina verso le zone tranquille e che per gli amaranto significa tanto visto il tour de force che dovrà affrontare in questo finale di campionato. Tutto nel rispetto delle previsioni sul piano delle formazioni.
Mutti sistema D' Agostino alle spalle di Zampagna e Di Napoli e schiera Cristante al posto di Aronica che all'ultimo minuto accusa un indolenzimento muscolare. Mazzarri adotta il classico schieramento da trasferta, con il solo Amoruso in avanti sostenuto da Cozza. Si comincia senza fronzoli da una parte e dall'altra e Di Napoli prima e Amoruso dopo tastano le retroguardie avversarie.
Di Napoli ottiene una punizione dal limite ma la spreca malamente dopo 15 minuti, poi Mazzarri si agita troppo in panchina e un deciso Paparesta lo manda negli spogliatoi al 20'. Passa il Messina con una splendida azione che parte dai piedi di Sculli, proprio un reggino: palla allargata per Zampagna e cross millimetrico al centro dove Di Napoli si fa trovare puntuale alla deviazione di testa.

Rischia il raddoppio il Messina quando Zampagna scambia corto con D'Agostino e si presenta solo davanti a Pavarini che gli ribatte il tiro. La Reggina abbozza una reazione ma non produce e i giallorossi sfiorano il raddoppio con una punizione di D'Agostino. Al 43' però gli amaranto impensieriscono Storari ma la girata di testa di Paredes finisce alta.
La Reggina inizia la ripresa con un altro ritmo e al 9' Amoruso sfiora di testa un comodo pallone che finisce a lato, un minuto dopo Tedesco chiama alla respinta Storari con un tiro dal limite. Mutti intuisce il pericolo e si sbraccia dalla panchina, poi manda in campo un difensore, Aronica, al posto del bomber Di Napoli. I fischi si sprecano. Ma al 18' Vigiani stacca bene su angolo e centra di testa la traversa.
Poi è Storari a salvare il risultato con un gran volo sotto la traversa su tiro di Modesto. Il Messina, anche in superiorità numerica per l'espulsione di Tedesco non riesce a uscire dalla propria metà campo. La Reggina pareggia al 41' quando Cozza in mischia trova lo spazio giusto di testa su una errata uscita di Storari.
Paura per Zanchi in occasione del pari ospite. Il difensore è rimasto a terra dopo uno scontro aereo con il suo compagno Storari e con il giocatore della Reggina De Rosa. Zanchi ha perso conoscenza per qualche secondo prima che i medici lo rianimassero e un'ambulanza lo portasse velocemente nel più vicino ospedale. Il giocatore ha prontamente ripreso conoscenza ma rimarrà in osservazione nelle prossime ore.

Fonte: La Sicilia


La classifica di serie A

Juventus  46 
Inter  38 
Milan  37 
Fiorentina  36 
Livorno  31 
Chievo  27 
Sampdoria  25 
Roma  24 
Lazio  24 
Udinese  23 
PALERMO  22 
Siena  19 
Empoli  18 
Reggina  18 
Ascoli  17 
Parma  14 
MESSINA  13 
Cagliari  12 
Lecce  12 
Treviso 11 

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22 dicembre 2005
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