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Le Siciliane di A. Bologna e Palermo fermi all'1 a 1. Pareggia pure il Messina con un Siena arrabbiato

I rosanero si fermano all'1a1. Il Messina, dopo tante amarezze, segna e pareggia fuori casa

14 febbraio 2005

BOLOGNA - PALERMO 1-1
Bologna (3-5-1-1): Pagliuca 5, Legrottaglie 5.5, Petruzzi 6, Gamberini 6, Daino 5.5 (26' st Nervo 6), Amoroso 6 (22' pt Tare 6.5), Colucci 6, Giunti 5, Sussi 5, Locatelli 6 (29' st Della Rocca 5.5), Bellucci 7. (39 Ferron, 17 Jaurez, 32 Capuano, 13 Loviso). All.: Mazzone 6.
Palermo (3-4-2-1): Guardalben 6, Zaccardo 6, Barzagli 6, Biava 5.5, Santana 6.5, Corini 6 (1' st Morrone 5), Barone 6, Grosso 6, Brienza 5.5 (24' st Raimondi 5.5), Zauli 7 (42' st Terlizzi sv), Toni 7. (1 Santoni, 25 Conteh, 19 Gonzalez, 26 Balistreri). All.: Guidolin 6.
Arbitro: Messina di Bergamo 5.5.
Reti: nel pt, 34' Toni; nel st, 31' Tare.
Note: angoli: 6-3 per il Palermo. Recupero: 1' e 6'. Espulsi: 27' pt Sussi per doppia ammonizione; 22' st Morrone per doppia ammonizione. Ammoniti: Corini, Zaccardo, Giunti, Raimondi, Bellucci per gioco scorretto, Gamberini per fallo di mano. Spettatori: 18.000 circa.
_______________

Francesco Guidolin, perché il nemico del Dall'Ara non era mica il Palermo, non riesce a vincere la tappa che forse più gli stava a cuore. A Bologna, città che per tre stagioni e mezzo mai l'amò e che l'offende per tutta la partita, sta al comando, come direbbe lui da fanatico amatore della bici, per 48' minuti di fuga, fra il vantaggio di Toni (34' pt) e il pareggio di Tare (31' st).
In mezzo c'è una corsa ruvida, con sei ammoniti e due espulsi, che nel primo tempo aveva spianato la fuga al Palermo. Il percorso rossoblù, infatti, in meno di mezz'ora diventa un'arrampicata. La strada della gara s'impenna già dopo 22 minuti quando Amoroso, che era stato subito fra i più svegli cacciando pure il giallo di Corini, deve andare a sedere per un'acciacco. Entra Tare, subito disastroso (ma si rifarà), e il Bologna perde di brutto il radar a centrocampo.

A Mazzone restano in mano i cocci di una squadra cinque minuti più tardi: Sussi, al secondo intervento vietato su Santana, si prende il bis dell'ammonizione che Messina (giustamente) gli ha rifilato al 10'. L'arbitro, che nella ripresa per un paio di interventi da dietro caccerà pure Morrone (al 22' st), grazia invece Corini, colpevole di una manata sul pallone in mezzo al campo. Involontaria? Può darsi, ma allora non doveva starci il fischio per la punizione. Contro un nemico in dieci, il Palermo ci mette sette minuti per scattare davanti, pure sfruttando una serie di boiate rossoblù.

Al 34' Corini calcia un bel corner sul quale Pagliuca esce, ma non ci arriva: dietro sbuca Toni che, scappato a Legrottaglie (ritorno in campo dal 29 novembre, Era juventina), non ha difficoltà a deviare dentro di testa, saltando più in alto dei puffi rimasti alla guardia del secondo palo (Giunti e Colucci). I siciliani, o ''marocchini'' per un coro da denuncia della curva bolognese, potrebbero chiudere il pomeriggio al 40', quando un lancio di Zauli mette solo una prateria fra Brienza e Pagliuca: chance giocata malissimo, perché il portiere, già a terra sul dribbling dell'attaccante, riesce ad agganciare il pallone con le gambe.
Fuga mancata pure all'11' della ripresa, quando gli ospiti sprecano malamente un contropiede quattro contro due. Sui tornanti della curva, intanto, continuano i cori contro Guidolin, fra striscioni decisamente poco eleganti: ''Guidolin sei come il guttalax, ci fai c...'' e ''Guidolin, la vera m... sei tu''. Impossibile cancellare dalla memoria dei tifosi il celebre sfogo del tecnico catturato dai microfoni a bordo campo, durante un Bologna-Juve: ''Città di m...'', gridò. Fu l'ultima pedalata che dall'antipatia portò all'odio. ''Bentornato nella città di m...'' titolava sulla foto del tecnico pure un giornalino distribuito gratis allo stadio. E ancora: ''Noi abbiamo Carlo Mazzone, Guidolin sei un gran buffone''.

E forse, aveva ragione un'altra scritta spuntata nei distinti: ''Vado in bici con Mazzone'', anche se le rampicate parevano il mestiere dell'altro. Invece, sono di Carletto gli ultimi metri. Tornati dieci contro dieci (al 22' st) mulina meglio il Bologna: al 31', in contropiede, Bellucci scappa via sulla sinistra e mette una palla sul secondo palo che Tare inchioda in porta. Otto minuti dopo, l'albanese, ancora di testa e ancora su invito di Bellucci, stampa la palla sulla traversa. Guidolin rallenta e richiama Zauli, fra i migliori, per Terlizzi, un difensore: meglio rinunciare alla vittoria di tappa, e prendere punti per la classifica.


SIENA - MESSINA 2-2
Siena (4-4-2): Manninger 6, Cirillo 5, Tudor 6, Portanova 5, Pasquale 6 (35' pt Colonnese 5.5), Alberto 6 (29' st Chiumiento 7), D'Aversa 6, Vergassola 6, Falsini 5.5, Maccarone 5 (1' st Flo 5.5), Chiesa 6.5. (13 Zancopè, 8 Argilli, 18 Foglio, 19 Di Donato). All. De Canio 6.
Messina (4-4-2): Storari 6, Zoro 6, Rezaei 6.5, Aronica 7, Parisi 6, Giampà 6.5, Coppola 6, Zanchi 6, Sullo 6 (16' st Iliev 6.5), Zampagna 5.5, Di Napoli 6 (45' Rafael). (21 Eleftheropoulos, 4 Cristante, 5 Donati, 20 Yanagisawa, 30 Cucciari). All. Mutti 6.5.
Arbitro: Bertini di Arezzo 5.
Reti: 5' pt Di Napoli, 2' st Chiesa, 22' st Parisi (rigore), 38' st Chiumiento.
Note: Angoli: 5-4 per il Siena. Recupero: 2' e 3'. Espulso: 25' pt Portanova per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Parisi, Coppola, Tudor, D'Aversa per gioco falloso, Zanchi per proteste, Flo e Aronica per reciproche scorrettezze. Spettatori: 7.000.
______________

Schiuma di rabbia il Siena, per un'altra partita che considera condizionata dalle decisioni arbitrali dopo quella di dieci giorni fa contro il Cagliari. Allora Castellani annullò ai bianconeri un gol a tempo scaduto apparso regolare ai più, stavolta Bertini, con la collaborazione del guardalinee Lulli, dopo soli cinque minuti stravolge l'andamento della gara, convalidando il gol di De Napoli in netta posizione di fuorigioco.
E meno male che alla fine ci pensa Chiumiento, il gioiellino proveniente dalla Juventus, a trovare la rete del 2-2 con una miscela di astuzia e bravura proprio quando i padroni di casa, ridotti in dieci dal 25' del primo tempo (giusta espulsione di Portanova per fallo da ultimo uomo), sembravano ormai aver abbandonato ogni speranza. Impossibile però giudicare questo incontro senza partire da quella rete del vantaggio messinese che per il Siena è anche un concentrato di sfortuna: Tudor rinvia una palla vagante in area di rigore ma colpisce al volto D'Aversa che crolla al suolo, Rezaei conclude ugualmente dall'altezza del dischetto del rigore e sulla sua strada trova la testa di Di Napoli, chiaramente al di là di tutti i difensori bianconeri.

Le proteste del Siena sono inutili, perché Bertini si consulta con il guardalinee Lulli, che era in posizione ottimale per valutare, e convalida l'1-0 per il Messina. Un vantaggio che, ad onor del vero, corona la pressione iniziale della squadra di Mutti, più abile ad entrare in partita di un Siena schierato con un paio di sorprese da parte di De Canio: Alberto e Maccarone, reduci da una settimana travagliata, sono preferiti a Chiumiento e Flo. E se il brasiliano si comporta bene almeno finché le gambe girano, l'ex parmense delude ancora una volta e non si rende mai pericoloso. Ma è tutto il Siena a subire il contraccolpo dello svantaggio. Al 25' la difesa si fa trovare sbilanciata e Portanova stende Di Napoli lanciato a rete: espulsione ineccepibile e poco dopo De Canio inserisce Colonnese per Pasquale, passando alla difesa a tre.
La reazione dei bianconeri è comunque lodevole. Al 34' Storari salva prima in tuffo su D'Aversa poi chiude in uscita su Vergassola. Ma è a inizio ripresa che il Siena sale di giri, schiacciando il Messina nei primi minuti. E al 2' arriva l'1-1: punizione dal limite di Chiesa, Storari si tuffa in colpevole ritardo e per il bomber bianconero arriva il sesto gol stagionale. Il momento sembra propizio per ribaltare la partita e Tudor diventa protagonista in attacco: al 5' reclama un rigore per una trattenuta su calcio d'angolo, al 9' anticipa tutti di testa ma colpisce la faccia esterna del palo. Mutti però ha in panchina una carta per cambiare la partita e la gioca.

Entra Iliev al posto di Sullo e sulla sinistra il Messina sfonda. Dopo un paio di incursioni, al 22' il croato salta netto Cirillo che lo stende ingenuamente in area: calcio di rigore che Parisi trasforma con freddezza. La partita sembra chiusa, anche perchè al Siena mancano le forze fisiche e mentali per riproporsi in avanti. Il Messina abbassa la guardia e a sette minuti dalla fine getta una vittoria che sembrava ormai certa: D'Aversa con la forza della disperazione crossa in diagonale, Chiumiento beffa Parisi anticipandolo e supera Storari con un tocco preciso per il 2-2 finale. Sono il giovane italo-svizzero e Chiesa, rispettivamente al primo e al centoventiduesimo gol in serie A, a tenere il Siena ancorato alle speranze di salvezza.

Fonte: La Sicilia


La classifica di serie A

Juventus  53 
Milan   51 
Inter  42 
Udinese  40 
Sampdoria  38 
PALERMO  36 
Roma  35 
Cagliari   32 
Bologna   32 
Lecce  32 
Reggina  32 
Livorno  30 
MESSINA  28 
Chievo  28 
Lazio  27 
Fiorentina  26 
Brescia  23 
Parma  23 
Siena  22 
Atalanta  14 

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14 febbraio 2005
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