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Le Siciliane di A e B

Lo sapevamo (Juventus-Palermo 2-0) Primo in classifica (Ternana-Trapani 1-3) Bel riscatto! (Catania- Vicenza 3-1)

27 ottobre 2014

Viste dal tifoso...
Buon lunedì a tutti!
Lo sapevamo e quindi niente drammi. Non era il campo della Juve dove andare a prendere punti salvezza. Un 2-0 maturato con una rete per tempo e nonostante la sconfitta un discreto Palermo contro la migliore squadra della serie A. Invece, mercoledì, nel turno infrasettimanale contro il Chievo ci sono in palio i punti salvezza.
In serie B il Trapani continua a stupire. Dopo la batosta di Livorno (6-0) ha sempre vinto raggiungendo la vetta classifica con un ottimo gioco di squadra e con delle individualità di spicco.
Il Catania torna a vincere e a sperare di invertire la rotta di questo, fino a ora, discontinuo campionato.
Buon calcio a tutti.
[A.G.]

JUVENTUS - PALERMO 2-0
JUVENTUS (3-5-2):
Buffon 6; Ogbonna 6, Bonucci 6.5, Chiellini 6; Pereyra 5.5 (8' st Lichtsteiner 6), Vidal 6.5, Pirlo 6 (20' st Pogba 6), Marchisio 6.5, Asamoah 6.5; Llorente 6.5, Tevez 6.5 (35' st Giovinco 6). (30 Storari, 34 Rubinho, 2 Romulo, 9 Morata, 11 Coman, 38 Mattiello). All. Allegri 6.5
PALERMO (3-5-1-1): Sorrentino 6; Munoz 5.5, Gonzalez 6, Andelkovic 5; E.Pisano 5.5, Bolzoni 5.5, Rigoni 5.5 (29' st Maresca sv), Barreto 5.5 (14' st Belotti 5.5), Feddal 5; Vazquez 6 (35' st Quaison sv); Dybala 5.5. (1 Ujkani, 2 Vitiello, 7 Lazaar, 10 Joao Silva, 11 Makienok, 18 Chochev, 19 Terzi, 33 Daprelà, 89 Morganella). All. Iachini 6.
Arbitro: Calvarese 6
Reti: 32' pt Vidal, 19' st Llorente.
Note: Angoli: 6 a 1 per la Juventus.  Recuperi: 0' e 4'. Ammoniti: nel st, Barreto e Marchisio per gioco scorretto, Vidal per comportamento non regolamentare. Spettatori: 39.246 per un incasso di 1.487.380 euro.
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La Juventus, batte il Palermo 2-0 grazie ai gol di Vidal e Llorente, e approfitta del pareggio della Roma con la Sampdoria, tornando a +3 in classifica sui giallorossi. I bianconeri di Massimiliano Allegri reagiscono dopo le due deludenti uscite contro Sassuolo e Olympiacos e si impongono con autorità allo Juventus Stadium contro i rosanero. La Juve sale quindi a 22 punti mentre la squadra di Iachini resta ferma a 6 in terzultima posizione. Allegri concede un turno di riposo al via a Lichtsteiner e sull'esterno destro schiera Pereyra, mentre a sinistra si piazza Asamoah. Panchina anche per Pogba con la conferma in mezzo al campo di Pirlo, insieme ai Vidal e Marchisio.
In attacco Tevez e Llorente. Iachini risponde con un modulo speculare, il 3-5-2 con Pisano a destra al posto di Morganella mentre davanti c'è la coppia Dybala-Vazquez. Confermati in difesa Munoz, Gonzalez e Andelkovic. Parte bene il Palermo con la Juve imprecisa nei passaggi, ma al 7' è il sinistro di Asamoah dal limite a spaventare gli ospiti. Poco dopo è Llorente di testa a provare a trovare la via del gol. I bianconeri salgono in cattedra e Marchisio ci prova prima con un sinistro al volo dal limite con la palla che finisce ampiamente out, e poi con un tiro di prima intenzione appena dentro l'area di poco sopra la traversa. Gioca bene anche lo spagnolo Llorente che al 17' svetta di testa, ma Sorrentino è ben piazzato e blocca.
I rosanero si fanno vivi al 29' con un tiro di Vazquez deviato in angolo da Ogbonna. Angolo di Barreto e pericoloso colpo di testa in anticipo ancora di Vazquez con la palla alta di poco sopra la traversa. Passato il pericolo la Juve passa in vantaggio: al 32' bellissima azione in contropiede di Tevez che arriva al limite dell'area e serve Vidal che defilato a sinistra in area infila Sorrentino con un preciso diagonale sul secondo palo. La squadra di casa controlla poi la reazione ospite che si limita ad un sinistro rasoterra da fuori di Dybala. La Juventus inizia con lo stesso piglio la ripresa.
Al 10' Asamoah ci prova di prima intenzione ma respinge a terra con il corpo Pisano in area. Un minuto dopo Vidal spreca girando alto un buon pallone. Il Palermo fatica a trovare la via della porta di Buffon e al 13' Marchisio di esterno calcia ancora alto. Ma è solo il preludio al raddoppio: al 19' calcio d'angolo con Llorente che svetta di testa su Feddal e insacca alla destra di Sorrentino la rete del 2-0 e la sua prima in campionato. Ma sul colpo di testa dello spagnolo si è avventato Tevez, da posizione di fuorigioco attivo, nel tentativo di mettere la palla in rete. Allegri che aveva già inserito Lichtsteiner al posto di Pereyra inserisce Pogba al posto di Pirlo.
Molto attivo Marchisio che al 32' scocca un bel tiro a botta sicura dal limite respinto dalla difesa, poi altro tiro del centrocampista ma fuori misura. La squadra di Iachini a fiammate cerca di impensierire Buffon e al 33' ci prova da lontanissimo Dybala con il portiere bianconero fuori dai pali che retrocede e arriva sul pallone. Nel finale è sempre Juve: al 39' diagonale al volo di Giovinco su un lancio di Bonucci che Sorrentino respinge, e al 44' è sempre Giovinco protagonista, ma questa volta è il palo a negargli la gioia del gol. Finisce 2-0 per la Juve che mercoledì andrà a Marassi contro il Genoa.

TERNANA - TRAPANI 1-3
TERNANA (4-3-1-2):
Brignoli; Fazio, Meccariello, Masi, Vitale; Viola, Gavazzi, Erami; Falletti, Ceravolo, Bojinov (Sala, Bastrini, Popescu, Palumbo, Valjent, Russini, Diop, Taurino). All. Tesser.
TRAPANI (4-4-2): Gomis; Lo Bue, Pagliarulo, Terlizzi, Rizzato; Aramu, Barillà, Nadarevis, Falco; Mancosu, Abate (Marcone, Ferrara, Caldara, Citro, Martinelli, Feola, Iunco, Lombardi). All. Boscaglia
Arbitro: Maresca di Napoli
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Il Trapani espugna il "Liberati" battendo in rimonta la Ternana per 2-1. Un risultato, quello dell’anticipo della decima giornata, che permette ai granata di Boscaglia di raggiungere in vetta alla classifica di Serie B il Frosinone a quota 18.
Al 20’ umbri in vantaggio. Palla in verticale verso Ceravolo che dalla destra entra in area e di sinistro fa passare la palla tra le gambe di Gomis.
Al 38’ Masi perde palla sulla trequarti e Mancosu si invola verso la porta di Brignoli che non può far altro che stenderlo. Rigore e cartellino rosso per il portiere ternano. Dal dischetto Mancosu spiazza Sala che era entrato al posto di Falleti.
Al 33’ della ripresa il Trapani passa in vantaggio. Su tiro dalla bandierina, capitan Pagliarulo svetta su tutti e batte Sala, mettendo a segno il gol-partita che vale la testa della classifica, almeno per una notte.

CATANIA - VICENZA 3-1
CATANIA (4-4-2):
Frison 6,5; Peruzzi 5,5, Sauro 5, Capuano 6, Monzon 5,5; Rosina 5, Escalante 5 (41 st Jankovic sv), Rinaudo 5,5, Martinho 7,5; Calaiò 7, Cani 6 (31' st Marcelinho sv). In panchina: Ficara, Parisi, Di Maio, Ramos, Chrapek, Garufi, Leto. Allenatore: Sannino 7.
VICENZA (3-5-2): Bremec 6,5; Gentili 6, Figliomeni 6, Garcia Tena 6, Laverone 7, Cinelli 6; Di Gennaro 6,5, Sciacca 6,5 (8' st Sbrizza sv), Sampirisi 6; Cocco 7 (34 st Spridonovic 6), Ragusa 6,5 (30' pt Lores Varela sv) In panchina: Vigorito, Brighenti, Camisa, Moretti, Gerbaudo, Giacomelli. Allenatore: Lopez 6.5
Arbitro: Ivan Pezzuto 6.
Reti: 4' st Cani, 37' st Calaiò (rig), 44' st Matinho, 48' st Garcia Tena.
Note: giornata nuvolosa, terreno in buone condizioni. Spettatori: 12505; Incasso: 12607. Espulso all'8' st Sbrizza. Ammoniti: Cani, Cinelli, Bremec. Angoli: 4-4. Recupero: 2'; 4'. Al 9' st Bremec para un rigore a Rosina.
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Anche una virgola può cambiarti la vita. L'imponderabile svolta di punteggiatura invocata da Sannino alla vigilia di Catania-Vicenza è una rovesciata di Calaiò all'inizio del secondo tempo, quando è ancora freschissimo il ricordo dei fischi del Massimino per una prima metà gara avvilente come poche, senza alcun tiro rossazzurro se non quello dello stesso attaccante al 46', una bella punizione neutralizzata in volo da Bremec.
Qualche minuto più tardi Calaiò quella palla alta in mezzo all'area potrebbe svirgolarla, invece di sforbiciare la virgola che corretta da un difensore si deposita sul piede di Cani a due metri dalla porta spalancata. Anche nel gol dell'albanese c'è un discreto segnale del destino, perché l'accanimento dei tifosi nei suoi confronti era ai livelli degli interisti con Gresko; dunque non sono trascurabili né il coraggio di Sannino nel giocarselo titolare né la personalità dell'attaccante nel sopportare un intero popolo ostile. [Continua a leggere l’articolo di E.G. su Lasiciliaweb Sport]

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27 ottobre 2014
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