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Le Siciliane di A. I tifosi rosanero anche stavolta scontenti. Per il Messina almeno un punto a Treviso

05 dicembre 2005

PALERMO - CAGLIARI 2-2
Palermo (4-4-2): Guardalben 6; Zaccardo 6, Rinaudo 6, Barzagli 6, Grosso 6; Gonzalez 5.5 (27’ st Santana sv), Barone 6.5, Corini 6.5, Bonanni 6 (30’ st Ferri sv); Makinwa 6 (23’ st Brienza 6.5), Caracciolo 6. In panchina: Santoni, Codrea, Biava, Accardi. Allenatore: Del Neri 5.5.
Cagliari (4-4-2): Campagnolo 5.5; Bega 6.5, Canini 6, Bizera 6, Agostini 6; Esposito 5.5 (15’ st Cossu 6), Abeijon 6 (34’ st Budel sv) Conti 6.5, Conticchio 5 (1’ st Gobbi); Langella 6.5, Suazo 6. In panchina: Tomasig, Lopez, Vignati, Capone. Allenatore: Sonetti 6.5.
Arbitro: Squillace di Catanzaro 6.
Reti: 20’ pt Caracciolo, 22’ pt Makinwa, 19’ st Conti, 43’ st Bega.
Note: giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 26.209. per un incasso totale di 493.186,84 euro. Ammoniti: Caracciolo, Abeijon, Barone, Corini, Zaccardo, Canini, Rinaudo. Angoli: 5-3. Recupero: 0’ pt, 5’ st.

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Ancora una rimonta, ancora una delusione, ancora un boccone amaro per il Palermo e per Gigi Del Neri che ora rischia davvero la panchina. Eppure sembrava tutto facile per i rosanero che avevano chiuso il primo tempo in vantaggio per 2-0 ed erano andati a rete i due attaccanti Makinwa e Caracciolo. Ma è un Palermo che non sa mantenere un risultato e anche questa volta subisce una clamorosa rimonta. Non vanno tolti i meriti al Cagliari che ha saputo reagire all'1-2 del Palermo, sfoderando una grande ripresa, disputata con un piglio decisamente diverso.
Meriti che vanno tutti condivisi con Nedo Sonetti che oltre ad essere un tecnico esperto e preparato si conferma un gran motivatore. Nel Palermo è diventato più che altro un problema psicologico e bisogna presto invertire la rotta. Del Neri conferma la formazione di Ascoli e lascia l'argentino Santana in panchina. I due esterni sono quindi Gonzalez e Bonanni. Nessuna modifica neppure in attacco dove parte titolare la coppia Makinwa-Caracciolo, con Brienza in panchina. Sonetti che deve rinunciare a Pisano e Carini ritrova Conti che riprende il suo posto a centrocampo al posto di Budel, mentre Gobbi, anche lui recuperato, va in panchina. In avanti Langella e Suazo.

Partenza aggressiva del Cagliari che si fa subito notare con un paio di buone incursioni di Suazo e al 4' è bravo Guardalben a ribattergli una conclusione dal limite. Il Palermo è ben messo in campo, tiene maggiormente il possesso palla e guadagna metri, grazie a un buon lavoro a centrocampo di Barone e Corini. Al 12' buona occasione per il nigeriano Makinwa che con un colpo di testa sfiora il palo. La partita è gradevole e il ritmo si mantiene alto. Al 20' il Palermo passa in vantaggio: ottimo e preciso lancio in profondità di Barone per Caracciolo che stoppa di petto e con un preciso pallonetto scavalca Campagnolo.
Il Cagliari non ha neppure il tempo di riordinare le idee perché subisce il raddoppio con un'azione in fotocopia: questa volta il lancio è di Corini dalla sinistra per Makinwa che, favorito da una scivolata di Campagnolo, lo scavalca con un pallonetto in diagonale. Al 26' potrebbe essere il tris con una punizione di Corini che finisce di un soffio dal palo destro di Campagnolo. Il Cagliari è stordito e stenta a riprendere il controllo della situazione. Il Palermo gestisce la partita e varia il ritmo a suo piacimento e il primo tempo si chiude sul 2-0. Ad inizio ripresa Sonetti inserisce Gobbi al posto di Conticchio per cercare più concretezza a centrocampo.

Il Palermo, più volte rimontato nell'arco di questo inizio stagione, è molto attento e fanno buona guardia anche centrocampisti e attaccanti. dentro anche Cossu al posto di un non brillante Esposito. Il Cagliari è sicuramente più aggressivo e al 19' accorcia le distanze: cross di Langella per Conti che stoppa di petto in area e di sinistro supera Guardalben con un diagonale. Del neri inserisce Brienza per Makinwa e intanto al 24' Caracciolo con un diagonale sfiora il terzo gol.
Del Neri vuole più incisività nelle fasce ed entra Santana al posto di Gonzalez. Il Cagliari insiste, ma il Palermo ha spazi in contropiede dove Brienza nell'uno contro uno è inarrestabile. Al 43' il 2-2: punizione di Conti e colpo di testa vincente di Bega che anticipa tutti e di piatto insacca. Il Palermo chiude in avanti e nel recupero Caracciolo colpisce in pieno la traversa, ma la fortuna quest'anno ha dimenticato lui e la maglia rosanero. E si chiude con i sonori fischi di delusione del pubblico del Barbera.


TREVISO - MESSINA 0-0
Treviso (4-4-2) Zancopè 6.5; Dellafiore 5.5, Cottafava 6, Viali 5.5 (6’ st Gustavo 6, 44’ st Pinga sv)), Dossena 6; A.Filippini 6, Gallo 5.5, Parravicini 6, E.Filippini 5.5; Reginaldo 6 (14’ st Beghetto 6), Fava 5.5. In panchina: Handanovic, Giuliatto, Galeoto, De Martino. Allenatore: Cavasin 5.5.
Messina (4-2-3-1): Storari 6.5; Cristante 6, Zanchi 6.5, Rezaei 5, Aronica 5; Donati 6, Coppola 6 (31’ st Mamede sv); Giampà 5.5 (22’ st Di Napoli 6), D’Agostino 5.5 (41’ st Zoro sv), Sculli 6; Zampagna 6. In panchina: Caglioni, Fusco, Sullo, Iliev. Allenatore: Mutti 6.
Arbitro: Cassarà di Palermo 6.
Note: pomeriggio freddo, terreno in buone condizioni. Spettatori: 5.000 circa. Espulso al 40’ st Aronica per comportamento non regolamentare. Ammoniti: E.Filippini, Zanchi, Dossena, Cristante, D’Agostino, Mamede. Angoli: 4-2 per il Treviso. Recuperi: 2’ pt e 5’ st.

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Applausi per Zoro, uno striscione di bentornato per Sullo, una tranquilla domenica di sport all'Omobono Tenni di Treviso. Per una volta non era il risultato la cosa più importante, quel che contava era che tutto filasse liscio e così è stato. Meno male, dopo la ''settimana terribile'' del calcio italiano, Treviso si comporta con grande civiltà rispondendo così a chi, ricordando la storia di Omolade, ne dubitava e temeva che Zoro potesse vivere un'altra domenica da incubo dopo quella di domenica scorsa, quando fu insultato, a ''casa sua'', dai tifosi interisti.
Nulla di tutto questo, anzi striscioni e (Zoro uno di noi) applausi per il difensore ivoriano, ma c'è di più perché Treviso si ricorda anche della bella storia di Sasà Sullo e gli riserva un meritatissimo ''bentornato'' che riempe il cuore del centrocampista del Messina, al ritorno in campo dopo aver sconfitto un linfoma. Treviso-Messina, però, al di là di tutto è anche una partita molto importante in chiave salvezza.
Un vero e proprio scontro diretto che alla fine non premia nessuno, visto che lo 0-0 finale non serve al Treviso, che in casa non ha mai vinto e che, compreso quello di oggi, ha raccolto appena due punti, ma non serve neanche al Messina, anche se un pari in trasferta contro una diretta rivale non è mai da buttare.

Cavasin sceglie il 4-4-2 con Reginaldo e Fava di punta, mentre in difesa sceglie Dellafiore mandando in panchina Galeoto, uno dei più positivi nella partita persa a Torino contro la Juve.
Mutti manda in panchina sia Zoro (al suo posto Cristante) che Sullo e sceglie un 4-2-3-1 con Zampagna unica punta, Sculli, D'Agostino e Giampà trequartisti. Nulla da segnalare nei primi 25 minuti, la vera partita inizia subito dopo la prima occasione da gol, a confezionarla è il Messina con un destro di Zampagna, dopo una bella azione Sculli-D'Agostino, che esalta Zancopè, bravo a salvarsi in angolo. Al 30' contatto Rezaei-Filippini nell'area di rigore del Messina, l'arbitro lascia correre e l'impressione è che abbia ragione.
Il Treviso, però, prende coraggio e al 31' Reginaldo, servito da Fava, impegna Storari. Ancora Reginaldo, questa volta di destro al 33', alta la sua conclusione, partita adesso viva e combattuta ma si va negli spogliatoi sullo 0-0. Un po' meglio il Messina sul piano del gioco, ma anche il Treviso non ha demeritato. Nella ripresa sono i padroni di casa a fare qualcosa in più, nulla di clamoroso, ma dopo un altro dubbio contatto dentro l'area di rigore messinese tra A.Filippini e Aronica, al 24' il Treviso va vicinissimo al gol: bolide di Dossena su punizione, Storari si oppone, arriva Beghetto, ma è bravo Zanchi a salvare sulla linea di porta.
Il Messina osa sempre di meno, D'Agostino non è in giornata e, al 40', Aronica si fa cacciare per una manata a Cottafava. Mutti corre subito ai ripari: dentro Zoro, fuori D'Agostino. Assedio finale del Treviso, Gallo chiede un rigore per fallo di mano di Zanchi, Cassarà lascia correre, finisce 0-0, un punto che non serve a nessuno.

Fonte: La Sicilia


La classifica di serie A

Juventus  39 
Milan  31 
Inter  29 
Fiorentina  29 
Livorno  25 
Chievo  24 
Sampdoria  23 
Lazio  22 
Roma  20 
Udinese  20 
PALERMO  19 
Empoli 17 
Reggina  16 
Siena  15 
Ascoli  13 
MESSINA  9 
Cagliari 
Parma 
Treviso 
Lecce 

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05 dicembre 2005
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