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Le Siciliane di A. Il Palermo incassa tre sventole dai neroazzurri. Il viola Toni ha steso il Messina

23 gennaio 2006

INTER - PALERMO 3-0
Inter: Julio Cesar, J. Zanetti, Cordoba, Samuel, Favalli, Figo (45' st Solari), Cambiasso, Veron, Kily Gonzalez (36' st Burdisso), Adriano, Cruz (39' st Pizarro). In panchina: Toldo, C. Zanetti, Materazzi, Wome. Allenatore: Mancini.
Palermo: Lupatelli, Zaccardo, Terlizzi, Barzagli, Grosso, Santana, Barone, Mutarelli, Bonanni (20' st Accardi), Di Michele, Caracciolo (16' st Godeas). In panchina: Andujar, Biava, Conteh, Rinaudo, Ferri. Allenatore: Del Neri.
Arbitro: Pieri di Lucca.
Reti: 33' pt Cambiasso, 32' st Cordoba, 35' st Figo.
Note: ammoniti: Zaccardo, Samuel, Cordoba, Favalli, Barone. Angoli: 10-8 per il Palermo. Recupero: 0' pt, 2' st.

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Nell'Inter non hanno segnato le punte Adriano e Cruz, ma il potenziale offensivo nerazzurro si è espresso nell'azione offensiva di difensori e centrocampisti, autori dei tre gol a un Palermo che dopo aver impensierito l'avversario, dopo aver colpito un palo con Barone, è crollato. Per lunghi periodi la squadra di Del Neri ha tenuto in scacco quella di Mancini, ma sostanzialmente, nonostante l'innesto di Di Michele (e poi Godeas), non è riuscita a passare. Se si pensa che l'uomo-vittoria dell'Inter è stato Cordoba, autore dell'assist (di testa) a Cambiasso sul primo gol e del colpo di testa sul secondo (il terzo è stato di Figo), si può dire che la difesa rosanero ha sofferto sulle palle alte.
Eppure, la bella partenza del Palermo aveva messo in apprensione i nerazzurri, schiacciati per un quarto d'ora nella propria metà campo. Ma non ci sono state conclusioni adeguate e così l'Inter ha finito per guadagnare gradualmente metri e arrivare al gol. Certo, a centrocampo i rosanero, pur in assenza di Corini e con un buon Mutarelli in mezzo, Santana a destra e Grosso a sinistra avevano dato l'impressione di poter dar fastidi alla squadra di Mancini, specie con Di Michele. In due parole, una sterile offensiva dei siciliani che inizialmente hanno però bloccato Adriano e Figo e ben contrastato un Veron non in gran serata.

L'Inter poi ha creato una situazione di pericolo al 31' su un'uscita maldestra di Lupatelli su Cruz al limite: un pallonetto di Figo a porta vuota è stato rinviato da Barzagli. E' stato il preannuncio del gol che ha sbloccato la gara. Al 33' infatti su angolo di Figo da destra, uno schema diabolico: un colpo di testa di Cordoba e, a proseguire, sempre di testa, Cambiasso ha messo a segno sotto la traversa.
Dopo la reazione rosanero, sfociata in un tiro di Di Michele al 39' deviato da Samuel e parato a terra da Julio Cesar (autore prina di un dribblig riuscito ma rischioso sullo stesso Di Michele), altra occasione per l'Inter al 44': Lupatelli è uscito a terra in maniera difettosa su un traversone da destra e Adriano si è visto impallato dai difensori e non ha potuto concludere.

In avanti, nella ripresa, il Palermo ha creato subito una situazione di pericolo al 3', con J. Zanetti che ha anticipato Caracciolo in zona tiro. Poi al 5'una punizione di Grosso ha costretto J.Cesar ad allungarsi sulla destra per salvare. Un tiro di Barone da venti metri all'8' ha fatto tremare il palo alla destra del portiere interista, battuto. I nerazzurri sono andati un po' nel pallone: malintesi (Figo-J.Cesar), paura di prendere il gol, scivoloni (Adriano, Kily), mentre il Palermo ha preso nuovamente in mano il bandolo del gioco.
Caracciolo ha sfiorato ancora il bersaglio su una punizione al 14', Del Neri ha chiamato a questo punto in causa Godeas al posto di Caracciolo che non ha gradito. Superato il momento difficile, l'Inter è ripartita: un sinistro di Kily ha messo in difficoltà Lupatelli che non ci è parso impeccabile, in alcune occasioni. Cruz al 19' ha messo Adriano davanti alla porta, ma il sinistro del brasiliano è finito alto. Con l'ingresso di Accardi al posto di Bonanni, Grosso è andato a centrocampo.
Ma il momento del Palermo era passato e Kily al 21' ha costretto Lupatelli a una difficile respinta a terra. Mutarelli al 26' non è stato fortunato su angolo: il suo colpo di testa ha trovato Veron pronto a salvare vicino al palo. Al 30' Figo ha sbagliato una grande occasione e poi Adriano ha tirato su Lupatelli.

Insomma un secondo tempo con tante emozioni e al 31' su angolo Cordoba (un assist e un gol) di testa ha anticipato la difesa rosanero, un po' carente sulle palle alte, segnando il gol del raddoppio. A questo punto si sono aperte le cateratte e Figo, con un cross-tiro da sinistra, ha arrotondato il punteggio. L'Inter è andata così provvisoriamente a meno cinque dalla Juve.

Fonte: La Repubblica


FIORENTINA-MESSINA 2-0

Fiorentina (4-4-2): Cejas 6, Ujfalusi 6, Dainelli 7, Gamberini 6 (1' st Kroldrup 6.5), Pancaro 6.5, Fiore 6, Brocchi 6.5 (38' st Montolivo sv) , Pazienza 6, Jorgensen 6, Toni 8, Pazzini 6 (28' st Jimenez 6). (13 Roccati, 14 Brivio, 16 Mateo, 4 Donadel). All. Cesare Prandelli 7.
Messina (4-4-2): Storari 7.5, Zanchi 5, Cristante 5, Rezaei 4, Aronica 5, Rafael 5.5, Coppola 5.5 (14' st Donati 5.5), D'Agostino 5.5, Sculli 5 (14' st Floccari 5), Muslimovic 5 (36' st Sullo sv), Di Napoli 5. (12 Pansera, 3 Olorunleke, 17 Giampà, 25 Nocerino). All. Bortolo Mutti 5.5.
Arbitro: Paparesta di Bari 6.
Reti: nel pt 46' Toni; nel st 27' Toni.
Note: angoli: 9 a 2 per la Fiorentina. Recupero: 1' e 4'. Ammoniti: Cristante, Ujfalusi, Rezaei per gioco falloso. Spettatori: paganti 3782, incasso 61.908 euro; abbonati 24.066, quota 426.246,36.

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Nel segno di Luca Toni. La Fiorentina riscatta subito il ko per 3-1 subito mercoledì contro la Sampdoria e supera il Messina con una doppietta del suo bomber che dopo un periodo di digiuno ha ritrovato l'ispirazione e a mira giuste: con le reti realizzate stasera (cinque dall'inizio del 2006) Toni si porta a 21 e consolida ancor più la sua leadership nella classifica dei marcatori della serie A. Mentre la stessa squadra viola consolida il quarto posto che significa Champions League, l'obiettivo sognato da tutta la città.
Il risultato però avrebbe potuto essere più rotondo considerate le due traverse e il palo colpiti da viola, due volte con Toni e nel finale con Jimenez. Per il Messina si tratta della prima sconfitta del nuovo anno dopo una striscia di quattro risultati positivi: dal punto di vista dell'impegno nulla da eccepire, ma ai siciliani sono mancati coraggio e incisività e solo a tratti hanno messo un pò in affanno gli avversari. I quali comunque, al di là del loro bomber, hanno complessivamente disputato una buona partita considerando anche le difficoltà e le tensioni che l'avevano accompagnata.
Non a caso alla vigilia Prandelli aveva chiesto aiuto ai tifosi consapevole del momento delicato della sua squadra, fra voci di mercato e tensioni di vario tipo. Sostegno che il pubblico viola non ha mancato di dare anche se il Franchi era meno gremito del solito. 'Prandelli, Bojinov, società: tutti uniti per questa città per volare in Europa' è lo striscione apparso a metà gara in curva Fiesole. Per questa sfida il tecnico viola ha dovuto fare i conti con diverse defezioni (Pasqual squalificato, Di Loreto infortunato oltre a Frey e Do Prado, Bojinov fuori rosa, Donadel febbricitante in panchina) e numerosi acciaccati.

Di nuovo modulo 4-4-2 con Pazzini di nuovo titolare in coppia con Toni. Stesso modulo anche per il Messina: Mutti ha recuperato uomini importanti quali Di Napoli e D'Agostino ma ha dovuto rinunciare a Parisi inizialmente inserito fra i titolari (al suo posto Cristante con Aronica spostato a sinistra). La Fiorentina è partita subito forte costruendo nei primi venti minuti sei occasioni-gol: per tre volte è stato bravissimo Storari capace di neutralizzare con prontezza e bravura gli affondi di Pazzini, Jorgensen e Toni (proprio sul bomber viola al 22 ha respinto sulla traversa il suo bolide dalla distanza).
Lo stesso Toni peraltro già al 7' aveva colpito la traversa. Viola quindi pimpanti e pericolosissimi, siciliani più impegnati a cercare di arginare gli avversari: nei primi 45 solo due volte, sempre con Muslimovic, hanno creato qualche brivido con Dainelli al 33' provvidenziale. Ma prima dell'intervallo è stata ancora e soprattutto Fiorentina: Fiore ha fallito un paio di ghiotte opportunità e al 40' Storari ha confermato la sua serata super respingendo un gran tiro di Jorgensen.

Tanto gioco offensivo è stato premiato proprio nel minuto di recupero del primo tempo (46'): da un gran lancio di Pancaro Pazzini ha innescato Toni che con un destro a incrociare è riuscito a trafiggere il portiere messinese. A inizio ripresa Prandelli ha fatto debuttare Kroldrup (fuori il dolorante Gamberini), Mutti ha risposto inserendo Donati e Floccari per Coppola e Sculli.
Dopo un contropiede sprecato al 17' con Pazzini, la Fiorentina ha un pò tirato il fiato e ne ha approfittato il Messina che ha preso coraggio senza però mai riuscire a impegnare davvero Cejas. Vedendo sua squadra in affanno Toni ha pensato bene di prendersi da solo l'iniziativa. E così al 27', da solo, dopo essersi portato a spasso almeno tre difensori ha siglato il raddoppio con una potente rasoiata che ha fatto esplodere di gioia il Franchi.

Fonte: La Sicilia


La classifica di serie A

Juventus  56 
Inter  48 
Milan  46 
Fiorentina  43 
Livorno  37 
Roma  36 
Sampdoria  31 
Chievo  31 
Lazio  30 
PALERMO  26 
Udinese  25 
Ascoli  23 
Reggina  22 
Siena  21 
Cagliari  19 
Empoli  19 
MESSINA  18 
Parma  18 
Treviso  13 
Lecce  13 

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23 gennaio 2006
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