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Le Siciliane di A. Il Palermo vince in casa con il Parma. Il Messina pareggia con la Lazio e spreca una buona occasione

19 gennaio 2006

PALERMO - PARMA 4-2
Palermo (4-4-2): Lupatelli 5,5 (36' st Andujar sv); Zaccardo 6, Barzagli 6,5, Terlizzi 5, Accardi 6; Santana 6, Corini 6,5 (26' st Bonanni sv), Barone 6, Gonzalez 6; Caracciolo 5 (1' st Godeas 6,5), Di Michele 7,5. A disp. Biava, Conteh, Rinaudo, Mutarelli. All. Del Neri 6,5.
Parma (4-3-2-1): Guardalben 4,5; Bonera 6, Cardone 5,5, Cannavaro 6,5, Contini 5 (39' st Rossi sv); Grella 6, Bolano 6 (21' st Ruopolo sv), Simplicio 7; Marchionni 6,5, Morfeo 6; Corradi 5,5. A disp. Bucci, Mattiuzzo, Dessena, Cigarini, Bresciano. All. Beretta 6.
Arbitro: Banti di Livorno 5.
Reti: 23' pt Simplicio, 27' pt Corini, 38' pt Cannavaro, 5' st Barzagli, 7' st e 15' st Di Michele.
Note: ammoniti Contini, Terlizzi, Corini, Bolano, Gonzalez, Di Michele. Recupero: 1' pt, 4' st. Angoli: 6-2 per il Palermo. Spettatori: 26.990, per un incasso di 503.682,34 euro.

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Il Palermo soffre per un tempo evidenziando le solite pecche difensive, poi si sblocca e vince una partita importantissima per il morale e per la panchina di Gigi Del Neri, a cui difficilmente sarebbe stato perdonato un altro passo falso casalingo (un solo punto nelle ultime 4 esibizioni al Barbera). A prendere in mano il Palermo è proprio l'ultimo arrivato, David Di Michele, autore di una doppietta. Per lui migliore esordio davanti al suo nuovo pubblico non poteva esserci. Parma dai due volti: bello, preciso, ordinato nel primo tempo, brutto ad inizio ripresa e incapace di reagire, contro un Palermo decisamente cresciuto.
Del Neri dà subito spazio a Di Michele, che fa coppia con Andrea Caracciolo, rientrante dalla squalifica. Recuperato Eugenio Corini, anche lui assente a Messina. Il capitano proprio ieri ha giurato fedeltà ai colori rosanero smentendo le voci che lo davano in partenza. A rilevare lo squalificato Grosso sulla sinistra è il palermitano doc Beppe Accardi. Beretta ritrova Bolano, che ha scontato la squalifica. Portieri invertiti rispetto all'andata con Guardalben e Lupatelli che ritrovano dopo solo due turni le loro ex squadre. In avanti Corradi, coadiuvato da Marchionni e Morfeo.

Parte bene la squadra di Del Neri che già al 4' sfiora il gol: Di Michele dalla destra, in velocità, mette il pallone al centro dell'area per Santana che colpisce il palo. Il Parma non sta a guardare, anzi, cresce con il passare dei minuti. La squadra di Beretta mantiene un discreto possesso palla, Morfeo e Marchionni, con passaggi precisi, provano a bucare la retroguardia di casa che, come spesso accade, si concede troppe licenze. Bravo Lupatelli al 10' a respingere una pericoloso traversone dello stesso Marchionni. Al 17' è Barzagli a salvare quasi sulla linea dopo una grave incertezza difensiva e un'uscita imprecisa di Lupatelli.
Al 23' il Parma passa meritatamente in vantaggio grazie a un bel suggerimento smarcante di Morfeo per Simplicio che batte Lupatelli. Il Palermo è in difficoltà, ci vuole un'invenzione per scuotere la squadra. Ad uscirsela dal cilindro, soltanto 4' dopo, è Corini che pareggia i conti con una delle sue punizioni che non dà scampo a Guardalben. Potrebbe essere la svolta, ma il Palermo non è brillante e non riesce a creare pericoli; il Parma, invece, è in partita, sempre pronto ad approfittare delle lacune difensive degli avversari.
Così al 38' arriva l'1-2 con uno splendido interno destro di Paolo Cannavaro che s'infila all'angolino. Corini e compagni protestano vivacemente per un precedente fallo di mano di Contini che l'arbitro non rileva. È l'ultima emozione del primo tempo. Ad inizio ripresa Del Neri sostituisce uno spento Caracciolo con l'altro neo arrivato, Denis Godeas. Il Palermo parte col piede giusto è al 5' pareggia con una conclusione da fuori area di Andrea Barzagli che sorprende Guardalben. Il Parma è stordito è 1' dopo subisce il terzo gol in contropiede con Di Michele che, lanciato da Corini, si viene a trovare in velocità solo davanti a Guardalben e lo trafigge.

Significativo l'abbraccio che riserva la squadra al proprio tecnico Gigi Del Neri. È un altro Palermo, che non si ferma e vuol chiudere la partita. Al 15' altra perla firmata Di Michele: l'ex attaccante dell'Udinese pescato ancora in area supera Guardalben con un pallonetto. Godeas vorrebbe completare la festa, ma al 26' un suo colpo di testa su angolo di Bonanni tocca la rete sopra la traversa. Al 35' Guardalben dice di no a una gran conclusione di Bonanni. Al 36' Lupatelli, che si era fatto male dopo uno scontro con Marchionni e Accardi, è costretto a lasciare il campo ad Andujar. Il Parma produce solo una punizione di Morfeo, bloccata dal portiere argentino.


MESSINA - LAZIO 1-1
Messina (4-4-2): Storari 7, Zanchi 6.5, Rezaei 6, Aronica 6, Parisi 6, Rafael 6.5 (19 st Giampà 5.5), Coppola 5.5, D'Agostino 7, Sculli 5.5, Muslimovic 6.5, Di Napoli 6 (26' st Floccari 6). (12 Pansera, 4 Cristante, 5 Donati, 25 Nocerino, 41 Sullo). Allenatore: Mutti 6.
Lazio (4-4-2): Peruzzi 7, Oddo 6.5, Siviglia 5.5, Cribari 6, Zauri 6, Pandev 5 (31' st Rocchi 6), Dabo 5.5 (26' st Mudingayi 5.5), Liverani 7, Manfredini 7, Di Canio 5.5 (11 st Keller 6), Tare 5.5. (32 Ballotta, 2 Stendardo, 16 Giallombardo, 21 Inzaghi). Allenatore: Rossi 6.
Arbitro: Pieri di Lucca 6.
Reti: nel pt 22' pt Rafael, nel st 33' Manfredini.
Note: angoli: 4-2 per la Lazio. Recupero: 1' e 3'. Spettatori 20.000 spettatori. Ammoniti: Rafael, Manfredini, Parisi, Oddo per gioco falloso, Zauri per proteste, Tare per comportamento non regolamentare.

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La squadra di Mutti getta alle ortiche tre punti non riuscendo ad inizio ripresa a capitalizzare tre grandi occasioni per chiudere la partita e viene giustamente punita da una Lazio che non ha mai smesso di cercare il pareggio. Per il Messina una grande occasione sprecata per conquistare tre punti che sarebbero stati fondamentali nella lotta per la salvezza. Il pareggio alla fine non fa una grinza per quanto visto in campo.

Mutti spiazza tutti mandando in campo una formazione offensiva con Di Napoli recuperato accanto a Muslimovic e il brasiliano Rafael preferito a Giampà. Il ruolo di regista viene affidato a D'Agostino. Rossi, squalificato e quindi in tribuna, preferisce Tare a Rocchi confermando per il resto la formazione di Parma. La partita si gioca sulle fasce con i confronti diretti Oddo-Sculli e Zanchi-Manfredini. Il primo pericolo lo porta Di Canio, abile dopo 7 minuti a liberarsi al limite e impegnare con un sinistro Storari.
Poi al 15' Di Napoli fallisce la più ghiotta delle occasioni liberato da Muslimovic si lascia ribattere il tiro da Peruzzi in uscita. E si ripete un minuto dopo sparando alle stelle dal dischetto dopo una corta ribattuta del portiere biancoceleste. Il Messina merita il gol e lo ottiene al 22 grazie a Rafael che di testa approfitta di una dormita generale della difesa della Lazio. E al 25' D'Agostino su punizione mette grande paura a Peruzzi.
La squadra di Rossi prova una reazione ma i fraseggi degli avanti si perdono tra le maglie della stretta difesa giallorossa. Liverani prende per mano la squadra e invita anche i difensori in avanti tanto che al 30' Storari si erge a protagonista con una gran volo su tiro a botta sicura di Siviglia appena dentro l'area. Il portiere giallorosso si ripete al 35' quando in disperata uscita ribatte un diagonale a botta sicura di Tare. Al 41' Di Canio si mangia il pareggio servito da un ottimo Oddo che, dopo aver fatto fuori Sculli, aveva appoggiato il pallone al compagno: tiro di destro e traversa piena.

Nessun cambio nell'intervallo e subito Messina deciso a chiudere la gara ma la rovesciata di Di Napoli dopo sette minuti sfiora soltanto il palo. Ancora il bomber in gran spolvero: fa fuori Siviglia e Cribari in velocità e si presenta solo davanti a Peruzzi che conferma la sua grande classe ribattendo in uscita. Poi Sculli la combina davvero grosso quando è liberato tutto solo al 17 davanti a Peruzzi e riesce malamente a mettere fuori.
Rossi prova a cambiare qualcosa con Keller e Mudingayi ma è sempre il Messina a creare pericoli in contropiede anche con la involontaria partecipazione di Peruzzi che per poco non regala il gol al neo entrato Floccari con un rinvio sbilenco. Entra anche Rocchi, ultima carta da giocare per Rossi. La Lazio con poco merito trova il pareggio al 33' quando Keller trova il varco giusto sulla destra e mette al centro: Manfredini in spaccata trafigge Storari. E lo stesso giocatore mette ancora dentro al 37' ma è in chiara posizione di fuori gioco. Il Messina non ci sta e Floccari in acrobazia chiama al grande intervento Peruzzi al 43'.

Fonte: La Sicilia


La classifica di serie A

Juventus  53 
Inter  45 
Milan  43 
Fiorentina  40 
Livorno  36 
Roma  33 
Sampdoria  31 
Chievo  31 
Lazio  29 
PALERMO  26 
Udinese  25 
Siena  21 
Ascoli  20 
Reggina  19 
Empoli  19 
MESSINA  18 
Cagliari  18 
Parma  15 
Lecce  13 
Treviso  12 

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19 gennaio 2006
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