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Le Siciliane di A. Un Palermo opaco pareggia a Cagliari. Il Messina rimane a galla segnando tre volte contro il Treviso

10 aprile 2006

CAGLIARI - PALERMO 1-1
Cagliari (4-3-3): Chimenti 6.5 (26' st Campagnolo 5.5); Ferri 6.5, Bega 6, Canini 6, Pisano 6; Conticchio 6, Conti 6.5, Budel 6; Gobbi 6, Suazo 6, Esposito 6 (46' st Bizera sv). In panchina: Vignati, Cocco, Capone, Cossu, Agostini. Allenatore: Sonetti 6.5.
Palermo (4-3-2-1): Agliardi 7; Zaccardo 5.5, Rinaudo 5.5, Barzagli 6.5, Conteh 6; Tedesco 5.5, Barone 4.5, Grosso 5.5; Gonzalez 5.5 (1' st Di Michele 6.5), Brienza 5.5 (28' st Makinwa sv); Godeas 5.5 (10' st Caracciolo 5.5).In panchina: Lupatelli, Terlizzi, Conean, Velardi. Allenatore: Papadopulo 5.5.
Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno.
Reti: 45' pt Suazo, 49' st Di Michele.
Note: giornata sereno, terreno in buone condizioni. Spettatori: 15 mila circa. Ammoniti: Rinaudo, Grosso, Ferri. Angoli: 7-2 per il Palermo. Recupero: 0' pt, 5' st.

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Il derby delle isole tra Cagliari e Palermo si chiude sull'1-1. I rossoblù di Nedo Sonetti continuano a non vincere al Sant'Elia, ma questa volta il rammarico è davvero grande. Protagonista assoluto della gara, sia in negativo che in positivo, David Suazo. L'attaccante honduregno brucia gli avversari a fine primo tempo siglando il suo 17mo centro stagionale, ma nella ripresa divora l'impossibile.
Chi sbaglia paga nel calcio e in extremis Di Michele firma il pari. Una citazione merita anche l'attaccante del Palermo che, entrato nel secondo tempo, dà vivacità alla manovra rosanero e colpisce anche un palo. Complessivamente opaca la prova della squadra di Papadopulo, probabilmente con la testa già al ritorno della semifinale di Coppa Italia di mercoledì a Roma.

Il Cagliari, che avrebbe meritato la vittoria, sarà costretto a una dura lotta finale per ottenere la salvezza. Sonetti si affida a Conticchio a centrocampo per sostituire lo squalificato Abeijon. Niente da fare per Lopez alle prese con una elongazione al bicipite femorale. Papadopulo deve inventarsi il centrocampo per le assenze di Corini, Mutarelli e Codrea. Sulla mediana giocano Barone, Tedesco e Grosso.
In difesa spazio a Rinaudo nel ruolo di centrale con Barzagli visto che Biava ha accusato poco prima dell'incontro un risentimento muscolare. Godeas, preferito a Caracciolo, unica punta con il supporto di Gonzalez e Brienza. Nei primi minuti maggiore supremazia del Cagliari che prova a farsi vedere in avanti, poi il Palermo cerca di prendere le misure. Tuttavia i portieri restano inoperosi fino al 20' quando Agliardi è bravissimo ad opporsi con un intervento d'istinto a un sinistro potente di Gobbi, servito da Suazo.

Il Palermo risponde al 23' con Godeas che, lanciato da Barone, approfitta di una indecisione di Bega e per un soffio non riesce a deviare in rete da distanza ravvicinata. La partita comunque non decolla, resta molto tattica e il ritmo è quello di un'amichevole. Ferri al 31' prova a realizzare il gol dell'ex, non riuscendo nella deviazione vincente di testa, mentre dall'altra parte un tiro di Brienza in area viene ribattuto da Canini.
Il Palermo cresce con il passare dei minuti, tuttavia è il Cagliari a sfiorare il gol al 37': un errore di Barone a centrocampo favorisce Esposito che corre verso la porta e con un diagonale rasoterra manda fuori di un soffio. Al 45' il Cagliari sblocca il risultato con Suazo, al 17mo centro, che s'infila centralmente tra 3 giocatori del Palermo e di destro supera Ajardi. Era l'ultima azione del primo tempo.
Unica novità al rientro in campo è del Palermo con Di Michele al posto di Gonzalez e l'attaccante dà maggiore vivacità alla manovra rosanero. Papadopulo vuole la rimonta e al 6' inserisce anche Caracciolo per Godeas. Al 13' grande occasione per Di Michele che scatta in contropiede in posizione regolare prova a saltare anche il portiere e colpisce in pieno il palo. La replica al 15' è affidata a un esterno destro di Conti, ottima la risposta in angolo di Agliardi.

Al 26' il portiere del Cagliari Chimenti deve lasciare il posto a Campagnolo per un infortunio alla coscia. Altra buona occasione per il Cagliari al 33' con Esposito che manda di poco a lato e con Suazo al 35' che spedisce a lato a botta sicura al centro dell'area. Nel Palermo entra anche Makinwa per Brienza, ma i rosanero non producono nulla. Incredibile saga degli errori di Suazo che manca clamorosamente il raddoppio in almeni due clamorose occasioni. Il Palermo pressa e raggiunge il pareggio a pochi secondi dalla fine grazie a Di Michele: l'ex Udinese sfrutta un rimpallo in area e beffa di testa l'incerto Campagnolo.


MESSINA - TREVISO 3-1
Messina (4-4-2): Storari 6; Zoro 6, Zanchi 6, Rezaei 6, Parisi 5; Antonelli 6 (29'st Bondi 6), Sullo 5 (15'st Nocerino 6), Donati 6.5 (39'st Aronica sv), Sculli 6.5; Di Napoli 7, Floccari 7. In panchina: Caglioni, Innocenti, Nanni, Muslimovic. Allenatore: Ventura 6.
Treviso (4-4-2): Zancopè 6; Maggio 5.5, Cottafava 5.5, Valdez 5, Giuliatto 5; A.Filippini 5 (31'st Gustavo 5.5), Parravicini 6, Baseggio 5.5, Guigou 6; Vascak 6, Fava 6 (19'st Acquafresca 6). In panchina: Lorenzini, Russotto, Reginaldo, E.Filippini, Beghetto. Allenatore: Bortoluzzi 5.
Arbitro: Trefoloni di Siena.
Reti: 14' pt Floccari, 14' pt Fava, 26' st Sculli, 28' st Di Napoli. 
Note: giornata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 20 mila circa. Ammoniti: Valdez, Maggio, Giuliatto, Zanchi, Sullo, Sculli, Rezaei. Angoli: 8-1 per il Messina. Recupero: 3', 4'.

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La speranza è l'ultima a morire. Nella giornata che condanna il Treviso alla matematica retrocessione, il Messina risorge ed è ora pronto a giocarsi il tutto per tutto in queste ultime cinque giornate per conquistare la permanenza nella massima serie.
Dopo il debutto da incubo contro l'Inter, Giampiero Ventura trova la prima vittoria alla guida dei siciliani, battendo il Treviso 3-1 al termine di una partita giocata dai suoi con grande determinazione. Giallorossi fortunati, visto che due delle tre reti sono arrivate su autogol, ma il successo è stato più che meritato e la salvezza dista solo due punti, quelli cioè che separano il Messina dal Cagliari quart'ultimo.
Per la formazione di Bortuluzzi, invece, la condanna definitiva e un ultimo scorcio di campionato da giocare per congedarsi con onore dalla serie A. Ventura, che conferma il 4-4-2 dell'era Mutti, affida le chiavi del centrocampo a Sullo mentre in attacco punta sulla coppia formata da Di Napoli e Floccari. Nel Treviso Giuliatto è preferito a Dossena sulla fascia sinistra, in avanti tocca a Vascak supportare Fava.

Il ritmo iniziale è piuttosto basso, la partita si gioca soprattutto a centrocampo, ma al 14', nell'arco di nemmeno un minuto, arriva il botta e risposta che accende il match. Prima c'è il vantaggio dei siciliani, con Floccari che incorna sul palo più vicino dopo la travolgente iniziativa personale di Sculli sulla sinistra; passano cinquanta secondi e i veneti pareggiano con Fava, bravo a trovare l'angolo giusto sul pallone messo al centro da Vascak.
Si va sull'1-1 ma il Messina non si perde d'animo e riparte all'attacco. La cura Ventura, almeno dal punto di vista caratteriale, sembra funzionare perchè i giallorossi sono ben altra cosa rispetto a quelli visti nelle ultime settimane e combattono su ogni pallone. Al 27' Zancopè salva il risultato con un doppio intervento, prima su Floccari e poi su Di Napoli, ma in campo c'è solo il Messina, che qualche minuto dopo sfiora nuovamente il vantaggio. A sprecare è l'ex attaccante del Rimini, che mette di poco a lato dopo un'uscita avventata dell'estremo difensore veneto. Nel finale di tempo siciliani ancora pericolosi, ma si va al riposo sul risultato di parità.

Nella ripresa le cose non cambiano, il Messina continua a fare la partita e al 7' va ancora vicino al raddoppio con una punizione di Di Napoli che si va ad infrangere sul palo. Il tempo passa ma i padroni di casa non mollano e continuano a premere sull'acceleratore. La porta del Treviso sembra maledetta ma tra il 26' e il 28' il Messina chiude la partita andando in gol prima con un tiro di Sculli deviato da Maggio e poi con uno di Di Napoli spizzicato da Cottafava. Un uno-due micidiale e fortunoso che dà una boccata d'ossigeno ai siciliani, che nell'ultimo quarto d'ora si limitano a controllare il match tenendo vive le speranze salvezza.

Fonte: La Sicilia


La classifica di serie A

Juventus  80 
Milan  73 
Inter  71 
Roma  63 
Fiorentina  62 
Lazio  49 
Chievo  48 
PALERMO  45 
Livorno  44 
Parma  41 
Sampdoria  38 
Ascoli  38 
Siena  36 
Empoli  36 
Udinese  35 
Reggina  35 
Cagliari  33 
MESSINA  31 
Lecce  24 
Treviso  16 

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10 aprile 2006
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