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Le Siciliane di A. Un punto solo per il bel Palermo di sabato. Tre punti d'oro sotto l'innevato Etna

10 marzo 2008

PALERMO - UDINESE 1-1
La partita vista dal tifoso

Salve a tutti, sabato sera ho visto una bella partita, forse in onore delle donne allo stadio, forse perché il Palermo ha trovato la quadratura del cerchio, o forse perché... non lo so.
I rosanero hanno giocato bene, contro una bella squadra... ho visto un Amauri in forma smagliante, un Simplicio padrone del centrocampo... Insomma un bel Palermo. Ci sono state tutte le premesse per una vittoria, solo che il portiere ospite ha deciso che sabato il Palermo non doveva vincere.
Amauri, Migliaccio, Rinaudo hanno provato senza fortuna. Si sono trovati davanti un portiere di quasi 2 metri di altezza che ha bloccato tutte le iniziative dei rosa.
Comunque un bel sabato sera con prospettive di crescita interessanti.
Dobbiamo solo continuare.
Buon calcio a tutti.
[A.G.]

Palermo
(3-5-2): Fontana 6, Biava 6,5, Rinaudo 6,5, Barzagli 6,5, Cassani 5, Guana 6, Migliaccio 6,5, Simplicio 6,5, Zaccardo 6, Cavani 5 (dal 28' st Jankovic 6,5), Amauri 6 (1 Agliardi, 4 Tedesco, 9 Cani, 10 Miccoli, 20 Caserta, 23 Bresciano). All.: Guidolin 6.
Udinese (3-4-3): Handanovic 7, Coda 6, Felipe 6,5, Siqueira 6, Ferronetti 6,5, D'Agostino 6, Inler 6, Isla 6,5, Pepe 5,5, Quagliarella 5 (dal 9' st Floro Flores 5), Di Natale 5,5 (dal 45' st Pinzi s.v.). (25 Chimenti, 14 Candreva, 17 Colombo, 20 Mesto, 23 Eremenko). All.: Marino 6.
Arbitro: Russo di Nola 5,5.
Reti: nel pt al 32' Simplicio, nel st al 19' Felipe.
Note: angoli: 10 a 2 per il Palermo. Recupero: 0' e 3'. Ammoniti: Isla, Cassani, Biava per gioco scorretto. Spettatori: 24.833.
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Lascia l'amaro in bocca al pubblico del Barbera e agli uomini di Guidolin il pareggio per 1-1 (come all'andata) rimediato contro l'Udinese. Si ferma così a tre la serie di vittorie interne consecutive dei rosanero, mentre Marino raccoglie un punto importante per restare saldamente in zona Uefa.
Più determinati i palermitani che partono forte, raggiungendo il vantaggio al 32' del primo tempo, e chiudono con l'arrembaggio finale inseguendo la vittoria, dopo aver subito il pareggio friulano di Felipe al 19' della ripresa. Guidolin recupera in extremis Amauri e lo schiera accanto a Cavani, lasciando Miccoli nuovamente in panchina. Nell'ormai consueto 3-5-2 c'è posto per Cassani che sostituisce lo squalificato Balzaretti.
Molte le assenze in casa bianconera. Zapotocny e Dossena sono out per squalifica, mentre Zapata e Asamoah sono ancora infortunati. Non riesce a scendere in campo neanche Lukovic, che si è allenato una sola volta,questa settimana, per un problemino muscolare. In attacco il solito tridente con l'ex Pepe, Quagliarella e Di Natale.

I rosanero attaccano a testa bassa fin dai primi minuti e al 5' si rendono pericolosi con un tiro di Cavani, deviato poco sopra la traversa, e, sugli sviluppi del corner seguente, con una conclusione a incrociare di Amauri che fa la barba al palo alla sinistra di Handanovic. Ma è un fuoco di paglia, arginato dall'ottima organizzazione difensiva bianconera, e la partita si addormenta a centrocampo.
Gara intensa ma troppo tattica, che aiuta più l'Udinese che il Palermo. Gli uomini di Marino aspettano sornioni gli errori in mezzo dei rosanero, che arrivano puntualmente, e Quagliarella riesce a liberarsi al 22', ma il tiro è debole e impreciso. Il Palermo passa al 32' con Simplicio, che recupera un pallone conquistato in avanti da Amauri e poi ribattuto dalla difesa bianconera, al limite dell'area si fa trovare pronto il centrocampista che esplode un tiro centrale ma potente sul quale Handanovic è impreparato.
Sull'onda dell'entusiasmo, i rosanero vanno vicini al raddoppio al 38' quando Cassani sulla destra si libera di Ferronetti e serve, dal fondo, Simplicio. La conclusione del brasiliano viene deviata in calcio d'angolo con un intervento sulla linea di Isla, che rischia l'autogol.

Nel secondo tempo il Palermo ricomincia da dove aveva lasciato e colleziona alcune buone occasioni con Rinaudo, rasoiata centrale da fuori dopo una mischia nell'area bianconera, e Cavani che cicca il pallone tentando la conclusione al volo dall'interno dell'area. Marino corre ai ripari e sostituisce al 9' un opaco Quagliarella, ben marcato da Rinaudo, con lo scalpitante Floro Flores.
Ma ci vuole un guizzo di Isla per animare la partita e concedere all'Udinese la prima vera occasione gol al 18'. Il cileno recupera la sfera sulla sinistra e mette al centro per Di Natale, che conclude subito ma Migliaccio respinge. Sul corner Felipe incorna e ci vogliono i riflessi di Fontana per alzare la palla sopra la traversa.
E' il preludio del pareggio friulano che arriva al 19' sempre con Felipe che stavolta prende la mira e di testa, su punizione di D'Agostino, batte il portiere rosanero. Non si fa attendere la reazione rosanero che prova a ristabilire il vantaggio al 26' con un pericolosissimo colpo di testa di Migliaccio che impegna severamente Handanovic, costretto a rifugiarsi in corner.
Al 30' l'estremo difensore friulano deve compiere un altro miracolo sull'incursione a sorpresa di Barzagli che recupera palla sulla tre quarti e scarica un bolide su cui Handanovic è reattivo. Ci riprova il Palermo al 35': assist di Amauri, che fa sponda per Jankovic, subentrato all'evanescente Cavani, ma Handanovic para anche il suo gran tiro di destro. Con qualche difficoltà, l'Udinese riesce però a resistere portando a casa un importante pareggio.


CATANIA - CAGLIARI 2-1
Catania (4-3-1-2): Bizzarri 6.5, Silvestre 6, Silvestri 7, Stovini 6.5, Vargas 7, Baiocco 6, Biagianti 6 (20' st Izco 6), Tedesco 6.5, Colucci 6.5 (40' st Alvarez sv), Spinesi 6 (25' st Martinez 6), Mascara 7. (16 Polito, 3 Sabato, 4 Sottil, 11 Pià). All.: Baldini 6.5.
Cagliari (4-3-2-1): Storari 7.5, Pisano 5.5, Canini 5, Bianco 6, Agostini 6, Fini 5.5 (15' st Foggia 6.5), Conti 6.5, Parola 6 (25' st Larrivey 5), Cossu 7, Jeda 6.5 (29' st Biondini 6), Acquafresca 5. (4 Capecchi, 3 Del Grosso, 28 Magliocchetti, 32 Matri). All.: Ballardini 6.
Arbitro: Banti di Livorno 6.
Reti: nel pt 21' Conti, 43' Silvestri, nel st 2' autorete Canini.
Note: angoli 9-1 per il Catania. Recupero 1' e 4'. Ammoniti Biagianti, Tedesco, Agostini e Biondini per gioco falloso, Cossu per proteste, Baiocco per comportamento non regolamentare. Spettatori: 16.000.
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Il Catania respira. Giunti alla sfida con il Cagliari in piena fase calante e con il misero bottino di tre punti all'attivo nelle ultime dieci giornate, i rossazzurri conquistano la prima vittoria in campionato nel 2008 nella gara più delicata, quasi uno spareggio anticipato per la salvezza.
Domenica difficile per gli etnei, in affanno per tutto il primo tempo. La squadra di Baldini viene fuori alla distanza facendo leva sui consueti punti di riferimento e confermando di sapersi esprimere al meglio al momento di gestire il vantaggio, difendendosi con efficacia e attaccando di rimessa.
I tre punti consentono ai padroni di casa di compiere un importante passo avanti in classifica e deprimono il Cagliari, mostratosi degno di una graduatoria migliore, ma calato nella ripresa dopo un ottimo avvio e colpevole di non aver approfittato dello sbandamento dei locali dopo il vantaggio siglato da Conti.

Il primo affondo è del Catania. Una combinazione Vargas-Colucci sulla sinistra attiva Mascara, rapido nel farsi luce e nel tentare la conclusione incrociata ben respinta da Storari, Baiocco è il più lesto ad arrivare sul pallone, ma il suo destro ravvicinato è neutralizzato ancora da Storari. Il rossoblu replicano subito con un tiro di Cossu facile preda di Bizzarri. Più pericoloso Mascara, che al 9' alza oltre la traversa di testa da pochi passi e sei minuti dopo allarga troppo il destro da fuori area.
A passare è il Cagliari, al 21': punizione di Cossu, carambola in area e palla sui piedi di Conti, libero di battere a rete. Brutto colpo per gli etnei, che 60 secondi più tardi rischiano di subire il raddoppio: la botta dell'ottimo Cossu da venti metri finisce sulla traversa a Bizzarri battuto. Il pubblico comincia a rumoreggiare e gli ospiti provano ad approfittare del momento difficile dei rivali. Jeda, uno dei tre ex in campo nelle file dei sardi, va via in contropiede e impegna due volte Bizzarri.

L'undici di Baldini prova a spingere, ma palesa i consueti limiti nella finalizzazione usando quasi esclusivamente la fascia sinistra e andando al tiro solo con Mascara. I cagliaritani hanno a disposizione spazi ampi per ripartire e vanno ancora vicini al gol al 37' con Acquafresca che, seminato Silvestre, spreca l'assist di Jeda calciando alto.
Il Catania è in affanno, ma a cavallo dei due tempi riesce a ribaltare la situazione. Il pareggio etneo arriva al 43': Silvestri raccoglie un corner di Colucci prolungato di tacco da Baiocco e batte Storari in rovesciata. In apertura di ripresa, ecco il raddoppio, ancora su calcio piazzato: stavolta è Canini a beffare Storari deviando nella propria porta una punizione di Mascara.
Tocca al Cagliari cercare la risalita e Ballardini passa al 4-2-3-1 sostituendo Fini con Foggia e lasciando in mediana Conti e Parola. Ma è il Catania, che a questo punto può sviluppare il gioco più congeniale chiudendosi per poi ripartire, a farsi notare. Spinesi potrebbe andare a segno due volte, ma, imbeccato prima da Colucci (17') e poi da Tedesco (23'), trova sempre Storari a chiudergli la strada.

I sardi cambiano ancora passando al modulo a due punte con Larrivey in campo, ma sono sempre gli etnei ad attaccare. Izco chiama Storari alla deviazione in angolo dalla distanza, quindi è Vargas a tentare due volte il sinistro al volo su corner di Mascara: la prima conclusione è sul fondo, sulla seconda serve l'ennesima prodezza Storari per negare il gol al peruviano.
Il Cagliari ha una fiammata tra il 36' e il 37'. I sardi sfiorano il pari con Conti, che conclude a lato ignorando colpevolmente il liberissimo Foggia, e Cossu, autore di un tiro d'un soffio a lato. Nel forcing finale, il Catania regge senza rischiare più nulla.

Fonte: La Sicilia

- La clessifica di serie A

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10 marzo 2008
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