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Le Siciliane di A [VII giornata]

Carattere rosanero... (Genoa-Palermo 1-1) Riscatto etneo... (Catania-Parma 2-0)

08 ottobre 2012

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti.
Allora, "carattere rosanero". Sì, è la parola esatta perché sabato sera il Palermo al Marassi contro il Genoa, ha fatto una partita di carattere, di personalità, anche di bel gioco; forse si inizia a vedere la mano del Gasp: predominio palla, aggressività, profondità di gioco.
Naturalmente di fronte c'era il Genoa che giocava in casa e doveva fare la partita, e nonostante alcune palle gol concesse ai rossazzurri, il Palermo ha condotto sempre il gioco.
Ora la pausa per la nazionale, così riordiniamo ancora le idee e continuiamo il duro cammino che ci aspetta quest'anno.
Il Catania con una bella prestazione batte il Parma con Gomez e Bergessio.

Buon calcio a tutti. [A.G.]

GENOA - PALERMO 1-1
GENOA (3-4-3): Frey 6, Sampirisi 5.5, Bovo 6, Granqvist 6, Antonelli 6, Kucka 6, Tozser 5 (41' st Jorquera 7), Seymour 6.5, Jankovic 6, Borriello 7, Immobile 5.5 (30 Tzorvas, 32 Donnarumma, 9 Melazzi, 10 Merkel, 18 Piscitella, 21 Canini, 89 Anselmo, 91 Bertolacci). All.: De Canio 6
PALERMO (3-4-2-1): Ujkani 6, Munoz 6, Donati 6,5, Von Bergen 6, Morganella 5.5, Barreto 6.5, Rios 6.5, Garcia 6.5, Ilicic 6.5 (10' st Kurtic 5.5), Giorgi 7 (30' st Bertolo sv), Miccoli 6 (8' st Hernandez 6). (99 Benussi, 22 Brichetto, 4 Cetto, 7 Viola, 9 Dybala, 18 Labrin, 19 Budan, 31 Pisano). All.: Gasperini 6.5
Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 6.
Reti: nel pt 14' Giorgi; nel st 8' Borriello.
Note: recupero 2' e 2'. Angoli: 8 a 6 per il Genoa. Ammoniti: Bovo, Morganella, Von Bergen per gioco scorretto; Jankovic per proteste; Jorquera per comportamento non regolamentare. Spettatori: 18.000.
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Il primo gol di Borriello al Ferraris nella sua seconda stagione al Genoa tiene a galla i rossoblu, bravi a pareggiare in rimonta contro il Palermo che Gasperini ha reso un po' più bello e, soprattutto, coraggioso. I rosanero hanno ben giocato il primo tempo, finito in vantaggio grazie a un gol di Giorgi, ma hanno subito la pressione del Genoa nella ripresa cedendo campo e rischiando nel finale anche la sconfitta.
Il pari conclusivo è giusto. Dà continuità al cammino dei rosanero, orfani delle magie di Miccoli, oggi sottotono, che ora devono trovare dimestichezza con gli schemi di Gasperini, e frena le ambizioni dei rossoblu, al secondo pareggio consecutivo in casa (dopo la sconfitta con la Juventus). Il Genoa ha gettato l'occasione di superare in classifica i cugini della Samp, sconfitti a Verona, anche a causa dell'imprecisione, ancora una volta, del solito Immobile.  

Cori e applausi hanno accolto Giampiero Gasperini, per la prima volta al Ferraris da avversario. Gli occhi dello stadio era tutti su di lui quando ha ricambiato il saluto, visibilmente emozionato, e ha preso al volo una sciarpa del Genoa lanciata dalla tribuna. Ha allenato il più bel Genoa del dopoguerra, dicono gli estimatori.
Per la sfida contro il cuore ha messo in campo il Palermo che ha vinto col Chievo, Con Miccoli al centro dell'attacco E Giorgi e Ilicic pronti a inserirsi. De Canio ha riproposto Jankovic, ma a metà campo, a formare un centrocampo senza affiatamento. Il primo tempo è stato tutto del Palermo che ha preso il controllo del gioco con Morganella, Barreto e Rios mentre Garcia metteva alle strette Sampirisi sulla fascia.
La velocità dei rosanero di fronte alla lentezza dei liguri ha creato un baratro incolmabile per i rossoblù. Sancito dal vantaggio, al 13': Giorgi ha rubato palla sul fondo e ha dato a Ilicic, che ha messo al centro dove Giorgi di testa ha anticipato un avversario e segnato sul palo lontano. Il Genoa, che è riuscito a essere pericoloso con un tiro dalla distanza di Jankovic a fil di palo e con uno scambio al volo Borriello-Immobile concluso male da quest'ultimo, non è riuscito a reagire.

Ha avuto la migliore occasione però e l'ha sprecata in modo clamoroso con il solito Immobile, tanto bravo a smarcarsi quanto sciagurato nello sbagliare il tiro solo davanti al portiere. De Canio si è accorto delle difficoltà che l'ennesimo cambio di modulo ha creato ai suoi ed è corso ai ripari, a primo tempo in corso, mettendo un trequartista, Jourquera, per un mediano, Tozser, elegante ma lento.
La mossa dà i frutti già al 7', quando proprio Jorquera mette in area il cross che Borriello di testa trasforma nel gol del pareggio. La prima rete al Ferraris arriva proprio contro l'allenatore con cui aveva giocato la splendida stagione che lo aveva portato fino in nazionale. Intanto il cileno regala colpi di classe e ha la visione di gioco che accende la luce al Genoa.
Il Palermo di Gasperini però c'è sempre, continua a giocare bene e sfiora il secondo gol due volte. Anche la squadra di De Canio può raddoppiare con Vargas, che spara alto da pochi metri su lancio lungo di Jankovic. La gara, bella e combattuta fino alla fine, ha mostra due squadre con discrete potenzialità coraggiose e spigliate, ma ancora acerbe e imprecise.

CATANIA - PARMA 2-0
CATANIA (4-3-3): Andujar 6, Alvarez 6.5, Legrottaglie 6, Bellusci 6, Marchese 6, Izco 6.5, Lodi 5.5, Almiron 7 (44' st Ricchiuti sv), Barrientos 6.5 (28' st Biagianti sv), Bergessio 7, Gomez 6.5 (43' st Castro sv). (1 Frison, 34 Messina, 5 Rolin, 30 Salifu, 15 Morimoto, 35 Doukara). All. Maran 6
PARMA (3-5-2): Mirante 6, Benalouane 4.5, Paletta 6, Lucarelli 6, Biabiany 5.5, Parolo 5.5 (32' st Zaccardo sv), Valdes 6, Galloppa 5.5, Gobbi 5.5, Belfodil 5 (18' st Pabon 5), Amauri 5. (1 Pavarini, 91 Bjaza, 39 Fideleff, 20 Acquah, 19 Musacci, 4 Morrone, 77 Ninis, 87 Rosi, 32 Marchionni, 21 Sansone). All. Donadoni 5
Arbitro: Calvarese di Teramo 6.
Reti: nel pt 2' Gomez, nel st 35' Bergessio.
Note: angoli 10-2. Recupero 0' e 5'. Espulso Benalouane (24' st) per doppia ammonizione. Ammoniti Galloppa, Biabiany, Lucarelli, Parolo e Biagianti per gioco scorretto, Mirante per proteste. Spettatori paganti 2759, abbonati 8711, incasso 35.098 euro.
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Basta dirlo. Rolando Maran aveva chiesto al Catania una reazione immediata dopo le quattro reti incassate a Bologna e i rossazzurri lo accontentano più in fretta che possono. Agli etnei sono sufficienti 68 secondi per sbloccare la partita con il Parma. Duetto Almiron-Barrientos sulla trequarti, imbucata del Pitu per l'inserimento di Gomez e tocco vincente sull'uscita di Mirante.
Rete-lampo che inevitabilmente segna l'incontro mettendo la gara in discesa per i padroni di casa e chiamando il Parma a farsi avanti. Un bel problema per i ducali, che al Massimino, oltre a confermare una tradizione ampiamente sfavorevole, ribadiscono chiari limiti offensivi: nessuna parata degna di tale nome per Andujar nell'arco dei 90 minuti e la sensazione di una sterilità dura a morire. Buon per il Catania, che vive un po' di rendita e a lungo andare riesce blindare il risultato nella ripresa sfruttando l'ingenua espulsione di Benalouane e gli spazi concessi da un avversario costretto a sbilanciarsi.

Il primo tempo, rete di Gomez a parte, scorre via senza sussulti. Gli emiliani, con Valdes play e Biabiany schierato largo a destra, collezionano solo angoli (8-0 il parziale) non sfruttati. Neppure il Catania affonda i colpi. La scarsa ispirazione in avvio di Lodi, che consegna più di un pallone agli avversari, non aiuta gli uomini di Maran, che in compenso ritrovano Almiron sugli standard migliori e dopo la mezz'ora passano al 3-4-3 avanzando Marchese di qualche metro e allargando Izco a destra per chiudere meglio le fasce. L'unica fiammata arriva nel giro di 60 secondi, tra il 13' e il 14': alla girata fuori bersaglio di Gobbi su cross di Biabiany segue un colpo di testa di Barrientos, spesso pronto ad accentrarsi per muoversi da rifinitore, bloccato da Mirante.
La ripresa si apre con un colpo di testa a lato di Biabiany a lato su cross di Amauri, ma per il Parma è solo un'illusione. Gli etnei, benchè non brillanti, gestiscono il vantaggio senza patemi e vanno vicini al raddoppio con Bergessio, il cui diagonale su servizio di Barrientos supera Mirante ma viene fermato sulla linea dal recupero di Paletta. Poco più tardi è Almiron a sfiorare il capolavoro rubando palla a centrocampo e scagliando verso la porta di Mirante una parabola da 50 metri che l'estremo difensore ospite riesce a mandare in angolo in extremis.

I giochi si compiono definitivamente quando Benalouane, già ammonito, rimedia il secondo giallo per un intervento su Gomez. Il Parma si scompone e il Catania ne approfitta trovando il raddoppio con un'imbeccata di Lodi, cresciuto nel secondo tempo, per Izco, lesto a involarsi sulla destra e a servire in mezzo Bergessio, libero di appoggiare in rete il pallone del 2-0. Nel finale Lodi e Bergessio (rete annullata per un fuorigioco che non c'è su passaggio di Castro) vanno vicini anche al tris, ma al Catania, issatosi sino al quinto posto in classifica, può andare bene così. [Articolo di Alberto Cigalini]

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A (Uefa.it)

 

 

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08 ottobre 2012
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