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Le Siciliane di A [VIII giornata]

Ancora zero in trasferta... (Roma - Palermo 1-0). Ottimo punto al Franchi... (Fiorentina - Catania 2-2)

24 ottobre 2011

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti.
Purtroppo oggi parlare di problemi calcistici mi viene un po' difficile, visto quello che è successo ieri mattina ad un nostro pilota di MotoGp, Marco Simoncelli, morto al secondo giro della gara dopo una caduta e un pilota che lo ha investito. Aveva solo 24 anni. Lo amavano tutti. Ciao SIC.
Ma torniamo al calcio... Sono dolori per i rosanero che in due trasferte hanno totalizzato la bellezza di 0 punti. Tra Milan e Roma solo due sconfitte.
Diverse, certo, perché con il Milan c'era stata un assenza totale mentre ieri, invece, i rosanero se la sono giocata fino alla fine.
Ora rimbocchiamoci le maniche perché il campionato ci dà l'opportunità del riscatto giovedì con il posticipo del turno infrasettimanale con il Lecce al Barbera.
Ed allora torniamo a vincere.
Buon calcio a tutti e di nuovo CIAO SIC.
[A.G.]

ROMA - PALERMO 1-0
ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg 7, Cassetti 6, Burdisso 6, Juan 5.5 (33' st Heinze sv), Josè Angel 6, Pizarro 6.5, De Rossi 6.5, Gago 6.5, Lamela 7 (38' st Bojan sv), Borriello 5 (25' pt Perrotta sv), Osvaldo 6. (18 Curci, 5 Heinze, 11 Taddei, Simplicio, 20 Perrotta, 31 Borini). All.: Luis Enrique 6.5.
PALERMO (4-3-1-2): Tzorvas 6, E. Pisano 5.5, Silvestre 5, Migliaccio 5.5 , Balzaretti 6, Acquah 6 (36' st Miccoli 6), Barreto 5, Della Rocca 5.5 (9'st Cetto 6) , Zahavi 5.5 (30' Ilicic sv), Hernandez 6, Pinilla 5.5. (99 Benussi, 2 Mantovani, 13 Aguirregaray, 21 Bacinovic). All.: Mangia 5.5.
Arbitro: Bergonzi di Genoa 6.
Reti: nel pt 8' Lamela.
Note: angoli 6-6. Recupero: 0 e 3'. Ammoniti: Hernandez, Della Rocca e Migliaccio, Gago e Pizarro per gioco scorretto. Spettatori: 35.000
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L'esordio in Serie A con la Roma ed il bellissimo gol vittoria dopo soli 8' dal fischio d'inizio. Una giornata da chiudere ben stretta nel cassetto dei sogni per Erik Lamela che comincia la sua avventura nel campionato italiano nel migliore dei modi. Per la gioia dei tifosi giallorossi che vedono ripartire la squadra di Luis Enrique dopo l'amarezza del derby perso all'ultimo minuto.
E il dispiacere dei palermitani che nonostante la discreta prestazione e le buone occasioni sfumate grazie ad un super Stekelenburg non riescono proprio a ingranare lontano dalla Favorita. Finisce così 1-0 la partita dell'Olimpico che lancia la formazione giallorossa nelle zone alte della classifica.

Roma-Palermo è preceduta da un velo di tristezza calato sull'Olimpico per la morte del pilota italiano della Motogp Marco Simoncelli salutato sul suo sito web dal capitano giallorosso Francesco Totti e da tutto il pubblico con un commosso applauso. Finito il minuto di silenzio si comincia con la Roma subito protagonista portata per mano da un Pizarro molto intraprendente.
Passano solo sette minuti e l'argentino Lamela bagna il suo primo match in A con una prodezza. Il fantasista classe '92 si libera bene sulla destra dell'area di rigore e lascia partire una palombella che si va a infilare sul palo lontano della porta difesa da Tzorvas. Dopo il gol dell'1-0 Lamela sembra prenderci gusto e fa di nuovo tremare la retroguardia rosanero con un bel tiro da fuori area.
Dopo il sussulto iniziale la partita vive una fase di stanca con qualche affondo dei giallorossi con Borriello e poi ancora con Lamela. Si va avanti così fino agli ultimi minuti della prima frazione quando il Palermo comincia a farsi più pericoloso. I rosanero arrivano ad un passo dal pari con l'israeliano Zahavi ben lanciato da Balzaretti. Stekelenburg è bravissimo e d'istinto salva la porta giallorossa. Negli ultimi minuti del primo tempo il portiere della nazionale olandese si ripete salvando su un gran tiro di Hernandez.

Si riparte con il Palermo che prova a pareggiare il match con una buona azione di Acquah che prende di sorpresa la retroguardia giallorossa, ma il suo cross è troppo alto per Pinilla. È però la Roma a trovarsi più vicina al raddoppio prima con Osvaldo che, entrato in area, prova un sinistro a girare ma la mira è sbagliata. Poi è Borriello a sprecare tutto a due passi dalla porta. La Roma soffre ma resiste agli assalti del Palermo. Esce un opaco Juan per Heinze e la retroguardia giallorossa respira un po'.
Al 38' Bojan rileva Lamela e si fa subito notare. La squadra giallorossa va ancora vicina al raddoppio con Pizarro con tiro da fuori e poi con una incursione di Osvaldo. Il Palermo non si dà per vinto e finisce in crescendo con il nuovo entrato Miccoli che con due conclusioni impegna l'ottimo Stekelenburg. Finisce con la vittoria della Roma che si mette alle spalle l'amarezza del derby e può pensare al futuro con un Lamela in più nel cestino delle sue nuove ambizioni.

FIORENTINA - CATANIA 2-2
FIORENTINA (4-3-3): Boruc 6, De Silvestri 5, Gamberini 6, Natali 6.5, Pasqual 6, Behrami 6, Montolivo 5.5, Munari 5 (16' st Vargas 5.5), Cerci 5.5 (28' st Romulo sv), Silva 5 (39' st Gilardino sv), Jovetic 7.5. (89 Neto, 31 Nastasic, 13 Kharja, 21 Lazzari). All.: Mihajlovic 5.
CATANIA (3-5-2): Andujar 6, Bellusci 6, Legrottaglie 7, Spolli 7, Izco 6, Almiron 6 (35' st Barrientos 6.5), Lodi 6, Delvecchio 7, Marchese 6.5 (28' st Lanzafame 6), Catellani 5 (19' st Bergessio 6.5), Maxi Lopez 6.5. (30 Campagnolo, 5 Paglialunga, 20 Sciacca, 19 Ricchiuti). All.: Montella 7.
Arbitro: Giannoccaro di Lecce 4.
Reti: nel pt 20' Jovetic, 43' Delvecchio; nel st 17' Jovetic, 37' Maxi Lopez.
Note: angoli 10-7 per il Catania. Espulso: 42' st Mihajlovic per proteste. Ammoniti: Montolivo, Spolli per gioco falloso. Recupero: 0' e 4'. Spettatori: 18.783, incasso 297.237,49 (paganti 5759, incasso 68.348; abbonati 13.024, quota 228.889,49).
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Il tabù viola è caduto. Sempre sconfitto al Franchi da quando è risalito in Serie A, il Catania stavolta torna da Firenze con un pareggio conquistato con pieno merito. Il 2-2 ottenuto nell'anticipo pomeridiano dell'ottava giornata è il quarto risultato utile consecutivo dei rossazzurri, che confermano i propri progressi lontano dal Massimino esibendo una capacità di reazione già messa a frutto nelle due uscite precedenti con Novara e Inter.
Se la Fiorentina è in piena crisi e con un allenatore, Mihajlovic, espulso e contestato apertamente dalla piazza ("Salta la salta la panchina, oh Sinisa salta la panchina", il coro intonato dalla curva Fiesole a fine gara), gli etnei si mostrano sempre più in sintonia con Montella. Il tecnico campano aveva chiesto ai suoi di dare seguito in trasferta alla bella vittoria interna con l'Inter e la squadra l'ha accontentato.
In una gara aperta, combattuta, piena di emozioni e condizionata dal disastroso arbitraggio di Giannoccaro, il Catania gioca a viso aperto, senza timore e soprattutto senza rinunciare ad attaccare. Il 3-5-2 di Montella è tutt'altro che difensivista. I rossazzurri allargano costantemente il fronte della manovra sfruttando molto le corsie esterne e chiamando gli esterni (Izco e soprattutto Marchese) a proporsi in avanti con una regolarità che mette in affanno i padroni di casa.

Il Catania ha idee chiare, ma anche personalità. In altri tempi, dopo il vantaggio locale siglato da Jovetic con una stoccata dal limite propiziata da un fallo a centrocampo su Catellani non rilevato dall'arbitro, la squadra sarebbe affondata. Stavolta non è così. Montella corre il rischio di lasciare agli avversari alcuni dei temuti uno contro uno in contropiede, vede Catellani divorare un gol di testa da pochi passi, ma viene premiato dal pari di Delvecchio, lesto a ribattere in rete un pallone arrivatogli sugli sviluppi di un angolo.
Il carattere e un progetto di gioco ben assimilato vengono ribaditi nella ripresa, quando la Fiorentina va a un passo dal capitolare ancora (occasioni per Maxi Lopez e Catellani), ma dopo una girata poco a lato di Natali trova il 2-1 grazie al suo uomo migliore, Jovetic, bravo a farsi luce sulla trequarti scagliando un destro a giro che lascia Andujar immobile.
Tra una protesta e l'altra (i padroni di casa reclamano un rigore a fine primo tempo per un sospetto tocco di Lodi tra spalla e braccio, gli ospiti fanno altrettanto per una trattenuta in area di Munari ai danni di Delvecchio), la partita s'infiamma, ma Montella resta distaccato quanto basta per azzeccare i cambi: Bergessio rileva Catellani, Lanzafame rimpiazza lo stremato Marchese e Barrientos sosituisce Almiron.
Il piglio è quello giusto, le occasioni non mancano: Delvecchio va a un passo dalla doppietta (miracolo di Boruc su conclusione da pochi passi), Bergessio sfiora la rete con una girata sporcata in angolo da Gamberini. Il 2-2 è maturo e arriva sull'ennesimo cross che trova mal piazzata la difesa toscana: Barrientos di testa batte Boruc, Pasqual salva ampiamente oltre la linea ma Giannoccaro non lo vede, poi è Maxi Lopez a sistemare le cose ribadendo in gol.

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A (Uefa.it)

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24 ottobre 2011
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