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Le Siciliane di A [VIII giornata]

Bello a metà... (Palermo-Torino 0-0). Con onore... (Inter-Catania 2-0)

22 ottobre 2012

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti.
Visto i titoli? Il Palermo “bello a metà”, perché direte voi. Perché se aveste visto la partita, capireste il senso del titolo: un primo tempo da favola, dominio della partita, sei tiri in porta con sei parate strepitose del portiere del Torino, una sola palla gol concessa ai granata.
Poi il secondo tempo: il buio, molli, senza idee, svagati, ed il Torino che ha iniziato a comandare il gioco ed avere le sue belle occasioni.
Ecco il perché del bello a metà... E la classifica torna ad essere "brutta".
Il Catania “con onore”. Una sconfitta a San Siro con l'inter, dove hanno negato un rigore grande quanto il campo stesso. Con il pareggio avremmo visto un'altra partita. Ma sono discorsi del poi.
Ora, sabato pomeriggio a Siena i rosanero e l'aperitivo a pranzo per il Catania: la Juventus.
Buon calcio a tutti.
[A.G.]

PALERMO - TORINO 0-0
PALERMO (4-3-2-1): Ujkani 6.5, Munoz 6.5, Donati 6.5, Von Bergen 6 (15' st Pisano 6), Morganella 6, Barreto 6.5, Kurtic 6, Garcia 6, Ilicic 5.5, Giorgi 6.5 (20' st Brienza 5.5), Dybala 5.5 (10' st Miccoli 6,5). (99 Benussi, 4 Cetto, 7 Viola, 14 Bertolo, 16 Zahavi, 18 Labrin, 19 Budan, 20 Arevalo Rios, 22 Brichetto, 31 Pisano). All.: Gasperini 6.
TORINO (4-2-4): Gillet 7, D'Ambrosio 6.5, Di Cesare 6, Rodriguez 5.5, Masiello 6, Basha 5.5, Gazzi 6, Cerci 5.5 (14' st Stevanovic 6) , Meggiorini 5.5 (28' st Sgrigna sv), Bianchi 6, Vives 5.5 (23 Gomis, 18 Bakic, 24 Sansone, 25 Glik, 31 Agostini, 33 Brighi, 86 Birsa). All.: Ventura 6.
Arbitro: Romeo di Verona 6.
Note: angoli 7-2 per il Palermo. Recupero: 1' e 4'. Ammoniti: Vives, Gazzi, Di Cesare per gioco falloso, Ilicic e Cerci per comportamento antiregolamentare. Spettatori: 15.715 per un incasso di 185.837 euro.
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Palermo e Torino si dividono la posta e muovono, anche se di poco, la classifica. Il pareggio a reti inviolate al Barbera nasconde una partita combattuta e piena di occasioni. I rosanero pressano soprattutto nel primo tempo, ma gli ospiti sono bravi a ripartire e costruiscono la palla gol più nitida.
Il Palermo, senza Miccoli, in panchina per guai muscolari, lancia Dybala dal primo minuto ma a essere pericolosi, con una serie di tiri da fuori, sono Donati, Ilicic, Giorgi e Kurtic. Il centrocampista sloveno, inserito al posto di Rios, è quello che ci va più vicino al quarto d'ora. Gillet si salva in angolo.
Il Torino fatica a uscire dalla propria metà campo e soffre le accelerazioni rosanero. In una delle scorribande dei padroni di casa, al 30', Dybala riesce a servire Giorgi al centro dell'aerea. Difficoltoso lo stop e tiro del centrocampista che viene fermato da D'Ambrosio.

Continua il tiro a segno del Palermo che bombarda da fuori Gillet. Anche Barreto ci prova, si oppone l'estremo difensore piemontese che poco dopo blocca un colpo di testa ravvicinato di Munoz. Altra Punizione di Ilicic al 37' e Gillet ancora una volta salva il fortino torinese. L'assedio si ferma sul finire del rimo tempo e il Torino ne approfitta per affacciarsi davanti. Azione al fulmicotone dei granata, oggi vestiti d'azzurro, con Gazzi che serve Bianchi in area. Il bomber, davanti la porta da solo, spara su Ujkani e il Barbera tira un sospiro di sollievo.
Il Torino ricomincia all'attacco il secondo tempo e al 10' impensierisce la difesa rosanero con Bianchi che al volo serve Cerci in area, provvidenziale l'intervento di Garcia in scivolata. Il Palermo sembra avere perso lo smalto del primo tempo e i granata cominciano a crederci.
Gasperini corre ai ripari e inserisce Miccoli al posto dell'evanescente Dybala, ma gli ospiti continuano a pressare anche se a folate. Stevanovic, poco prima della mezz'ora, si presenta davanti Ujkani che riesce a respingere con il corpo. Il Palermo potrebbe spuntarla al 38' con Miccoli che serve Ilicic davanti a Gillet, ma lo sloveno inspiegabilmente tira fuori. I tifosi si infuriano e partono i primi fischi. Poco dopo lo sloveno avrebbe l'occasione di rifarsi, ma dopo aver saltato l'ultimo difensore spara a lato. Non è giornata per un Palermo in ripresa che porta a casa un punto.

INTER - CATANIA 2-0
INTER (3-4-2-1):
Handanovic 6; Ranocchia 7, Samuel 6, Juan Jesus 6.5; Zanetti 6.5, Mudingayi 6 (26' st Guarin 5.5), Cambiasso 6.5, Obi 6 (16' st Gargano 6); Palacio 6.5, Cassano 7 (24' st Alvarez 5), Milito 6. (27 Belec, 32 Cincilla, 6 Silvestre, 7 Coutinho, 31 Pereira, 33 Mbaye, 52 Jonathan, 41 Duncan, 88 Livaja). All.: Stramaccioni 6.
CATANIA (4-3-3): Andujar 5.5; Alvarez 5, Legrottaglie 5.5, Spolli 6.5, Marchese 6.5; Izco 5.5 (20' st Castro 5.5), Lodi 6, Almiron 6 (36' st Ricchiuti 5.5); Barrientos 6, Bergessio 5.5, Gomez 5.5. (1 Frison, 34 Messina, 2 Potenza, 5 Rolin, 33 Capuano, 27 Biangianti, 30 Salifu, 15 Morimoto, 35 Doukara). All.: Maran 5.5.
Arbitro: Russo 5.
Reti: nel pt 28' Cassano; nel st 40' Palacio.
Note: recupero 1' e 3'. Angoli: 5-4 per l'Inter. Ammoniti: Alvarez per gioco scorretto, Castro per comportamento non regolamentare. Spettatori: 48.708 per un incasso 1.202.010 euro.
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Lo ammettono tutti, anche quelli dell'Inter: il fallo di Guarin su Gomez era da rigore. L'arbitro Russo non la vede così e il Catania torna dal Meazza senza punti, colpito nel primo tempo da Cassano e nel secondo da Palacio.
Le recriminazioni per i rossazzurri non sono poche, perché soprattutto nei 45' iniziali, quando il tridente nerazzurro lascia spazi, la squadra di Maran se la gioca alla pari. E con Almiron potrebbe indirizzare la partita già dopo 5 minuti.
Il tiro del centrocampista argentino, servito nel cuore dell'area da un assist folgorante di Barrientos, finisce però alto ed è un segnale che gli episodi non sorrideranno al Catania. Gli etnei pagano la poca concretezza contro il 3-4-3 di Stramaccioni, che offre ai nerazzurri maggiori opzioni offensive ma deve concedere qualcosa in più agli avversari in fase di non possesso.
Ancora una volta è Cassano a fare la differenza: il fantasista, protagonista sin qui di una delle sue migliori stagioni, sblocca il risultato alla prima vera occasione nerazzurra, scavalcando il lento Alvarez e segnando di testa il suo quinto gol stagionale su cross di Cambiasso. I rossazzurri prima accusano il colpo e poi provano a reagire con un gran sinistro di Marchese neutralizzato da Handanovic e con un colpo di testa a lato d'un soffio di Izco su cross dello stesso Marchese.

La seconda frazione di gioco vede l'Inter partire all'attacco con Milito e Zanetti, al 13' Cassano mette al centro per Palacio che non arriva in tempo. Il Catania fa possesso palla, ma col trascorrere dei minuti fatica a trovare spazi perchè nel frattempo l'Inter abbassa il proprio baricentro a protezione del risultato e poi passa alla difesa a quattro arretrando Zanetti.
L'Alvarez nerazzurro, entrato al posto di Cassano, potrebbe chiudere la sfida ma toppa grazie anche a una bella chiusura di Spolli. Al 30' l'episodio che potrebbe cambiare la gara: contatto in area tra Guarin e Gomez. Il Catania reclama il rigore, l'arbitro fa continuare.
Cresce l'Inter e crea, anche perché il Catania è costretto a correre progressivamente più rischi sbilanciandosi alla ricerca del pari. Dopo un palo colpito di testa da Ranocchia, arriva il 2-0: Palacio riscatta una mediocre prestazione ottimizzando un preciso lancio di Milito. Stop di petto e sinistro al volo, niente da fare per Andujar, sopreso sul primo palo.

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A (Uefa.it)

 

 

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22 ottobre 2012
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