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Le Siciliane di A [X giornata]

Fuori casa è ancora notte fonda... (Udinese-Palermo 1-0). Veramente un gran carattere! (Catania-Napoli 2-1)

31 ottobre 2011

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti.
Ssiamo ancora a parlare di "notte fonda" anche se si è giocato di pomeriggio. Il Palermo soffre di mal di trasferta. Solo un punto, zero gol segnati in quattro trasferte.
Il Catania continua a mettere insieme risultati positivi e vittorie prestigiose, dopo l'Inter, il Napoli con la stessa dinamica, vantaggio degli ospiti e rimonta catanese. Complimenti.
Ma torniamo ai Rosanero che continuano a perdere fuori casa, dove hanno alternato belle giocate a vuoti paurosi. Ieri l'Udinese, se fosse stata più precisa avrebbe realizzato molti più gol. Mangia dice che non ha nulla da rimproverare, Zamparini non parla.
Ed ora il Bologna, sabato pomeriggio...
Buona settimana a tutti.
[A.G.]

UDINESE - PALERMO 1-0
UDINESE (3-5-1-1): Handanovic 7, Benatia 6.5, Danilo 7, Domizzi 6.5, Basta 6, Isla 6.5, Pinzi 6, Asamoah 6.5, Armero 6, Floro Flores 6 (22'st Badu sv), Di Natale 7.5 (43' st Abdi sv). (21 Padelli, 24 Ekstrand, 13 Neuton, 31 Fabbrini, 25 Torje). All: Guidolin, 6.5
PALERMO (4-4-2): Tzorvas 5, Pisano 5 (9' st Ilicic 6), Silvestre 5, Cetto 5, Balzaretti 5, Migliaccio 5.5 (17' st Della Rocca sv), Bacinovic 5.5 (28'st Alvarez sv), Barreto 5, Aguirregaray 5.5, Zahavi 5.5, Miccoli 6. (99 Benussi, 2 Mantovani, 6 Munoz, 20 Acquah, 7 Della Rocca). All: Mangia 5
Arbitro: Giannoccaro (Lecce) 6
Reti: nel pt 38' Di Natale.
Note: recupero 0' e 4' Angoli: 5 a 4 per l'Udinese. Amoniti: Pisano, Pinzi e Benatia per gioco scorretto. Spettatori: 13 mila.
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L'Udinese ricomincia a marciare. Seppure con qualche spreco di troppo supera di misura un Palermo ancora in crisi fuori dalle mura amiche, cancella la sconfitta con il Napoli e resta agganciata al treno di testa. Con un Di Natale sempre determinante e sempre più capocannoniere.
Il Palermo arriva a Udine con due obiettivi. Invertire la rotta che lo vede soffrire in trasferta, con un solo punto conquistato in quattro gare. E, soprattutto, cancellare la doppia sconfitta rifilata dai bianconeri lo scorso anno, con quel pesantissimo 0-7 ingoiato in Sicilia. Per lo scopo Mangia schiera i suoi con il consueto 4-4-2, l'assetto tattico brevettato dopo le prime due giornate, e si affida al talento di Miccoli e alle percussioni offensive di Zahavi.
Ma la partita la fa l'Udinese, tornata quella vista in avvio di stagione dopo la parentesi di Napoli. La difesa è tornata nel suo assetto titolare, Benatia-Danilo-Domizzi. A centrocampo rientra Isla. Sulle fasce Basta e Asamoah a dare la spinta giusta. Di Natale è in campo, nonostante i dubbi espressi alla vigilia da Guidolin sul suo utilizzo, forse più per fare pretattica che per un reale fastidio muscolare alla gamba del fuoriclasse bianconero.
Il capitano è in perfetta forma. E duetta alla perfezione con Floro Flores, preferito a Torje, in calo di prestazioni e condizioni nelle ultime giornate. A fugare i dubbi sulla loro possibile coesistenza in campo sono stati i due attaccanti, mostrandosi capaci di duettare con sincronismi perfetti. Non è un caso che il primo brivido dell'incontro lo procurino proprio i due napoletani, al 10'.

Floro Flores, all'inizio particolarmente vivace, scappa sulla destra e serve Di Natale al limite dell'area; girata e palla sopra la traversa a Tzorvas battuto. La gara si sblocca al 38' quando il solito Di Natale viene pescato da un assist di Basta dalla destra. Solo in area il bomber bianconero gira al volo e supera l'estremo rosanero.
Il Palermo cerca subito la reazione. Miccoli entra in area, lascia la difesa bianconera ferma in attesa di una bandierina del guardalinee che non si alza, ma lo stop non è preciso e Danilo sventa il pericolo. Sul cambio di fronte Armero ruba palla e taglia il campo per Di Natale che aggancia palla e fa partire un pallonetto che scavalca Tzorvas, ma la conclusione, stavolta, non è precisa.
Nella ripresa il Palermo torna in campo più arrembante. I rosanero provano in più occasioni a rimediare allo svantaggio con Miccoli, autore di un colpo di testa insidioso, e Ilicic, entrato a dare maggior peso all'attacco palermitano. Ma è l'Udinese a sfiorare ancora una volta il raddoppio con una cavalcata di Isla sulla destra al 25', cross in area per Di Natale che calcia al volo, ma la palla esce di poco a lato.
Al 31' ancora occasionissima per l'Udinese. Di Natale con un colpo di tacco crea la superiorità numerica e smarca Armero che si trova un'autostrada davanti a Tzorvas, leggermente spostato sulla sinistra. La conclusione del colombiano non è delle più felici e si stampa sul palo. Negli ultimi minuti di gara, allo scadere e in pieno recupero, l'Udinese fallisce clamorosamente altre due occasioni per ampliare il vantaggio, sempre con Abdi. Troppi sprechi, ma alla fine la vittoria se la mette in tasca. E la corsa continua.

CATANIA - NAPOLI 2-1
CATANIA (3-5-2): Andujar 5.5, Bellusci 6, Legrottaglie 6.5, Spolli 7, Izco 6 (33' st Delvecchio sv), Ricchiuti 7 (14' st Barrientos 6.5), Lodi 6.5, Almiron 7, Marchese 7, Gomez 6.5 (30' st Catellani sv), Bergessio 7. (30 Campagnolo, 2 Potenza, 7 Lanzafame, 11 Maxi Lopez). All. Montella 7.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6, Fernandez 5, Cannavaro 5.5, Fideleff 5 (14' st Maggio 5.5), Zuniga 5.5, Santana 4.5, Inler 5.5, Dossena 5 (23' st Hamsik 5), Mascara 5.5 (4' st Dzemaili 5.5), Lavezzi 6, Cavani 6. (83 Rosati, 2 Grava, 6 Aronica, 99 Lucarelli). All. Mazzarri 5.
Arbitro: Celi di Campobasso 5.5
Reti: nel pt 1' Cavani, 25' Marchese, nel st 3' Bergessio.
Note: angoli 7-5 per il Napoli. Recuperi: 1' e 4'. Espulso: Santana (43' pt) per doppia ammonizione. Ammoniti: Cannavaro e Bellusci per gioco scorretto. Spettatori paganti 4.383, abbonati 9.206, incasso 100.847 euro.
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Anima e cuore. Magari non il cinismo necessario per risparmiarsi un finale da infarto, ma quanto basta per continuare a correre sempre più forte. Gli ingredienti sono partenopei, la festa è rossazzurra. Non c’è Napoli che tenga, il Catania va a mille. La formazione di Montella inanella il sesto risultato utile consecutivo (eguagliato il record delle gestioni Baldini e Zenga) e si issa nelle zone nobili della classifica.
Il Massimino vive un altro sabato pomeriggio ad alta intensità, quasi una fotocopia di quello di due settimane fa con l'Inter. Stesso undici iniziale, stesso risultato finale, stessa vittoria ottenuta risalendo dallo svantaggio in apertura. I padroni di casa, alla quinta rimonta di fila, confermano di aver compiuto un grande salto di qualità sul piano della personalità cancellando, con la complicità di un tempo e poco più giocato in superiorità numerica, il gol-lampo incassato in avvio.

Schiuma rabbia, invece, il Napoli, che protesta contro la terna arbitrale (contestato il secondo giallo che ha portato all'espulsione di Santana) e segna il passo in graduatoria rimediando una brutta delusione proprio alla vigilia dell’importante appuntamento in Champions League con il Bayern. Spigliati in avvio, i partenopei si smarriscono nella fase centrale dell’incontro: la scelta di Santana a centrocampo, a prescindere dal rosso, non si rivela felice e la fase di assestamento con l'uomo in meno è piuttosto faticosa.
Eppure bastano 29 secondi al Napoli per passare in vantaggio con Cavani, che corregge in porta un cross basso di Dossena. Colpito a freddo, il Catania rischia nel primo quarto d’ora su un colpo di testa di Fideleff e una conclusione da posizione defilata di Cavani che Andujar contiene con qualche difficoltà.
Ma i rossazzurri sanno come si raddrizza una partita. La squadra etnea aumenta le frequenze, sfrutta il campo nella sua ampiezza valorizzando il 3-5-2 di Montella, cerca la porta ospite con Lodi, Gomez e Almiron (destro fuori d’un soffio su appoggio di Bergessio) e trova il pari con Marchese, che raccoglie un tiro di Gomez sporcato da Zuniga battendo De Sanctis con un sinistro incrociato.
Il Napoli ha un’opportunità per tornare avanti con Lavezzi, ma a centrocampo stenta contro il fraseggio dei brevilinei scelti da Montella e resta in dieci per l’espulsione per doppia ammonizione di Santana, a disagio in mediana. Mazzarri prova a non toccare nulla arretrando Mascara, ma vede i suoi capitolare subito nella ripresa: cross di Ricchiuti per Bergessio, stacco di testa vincente sul secondo palo e 2-1.
Il tecnico partenopeo, a questo punto, si corregge inserendo Dzemaili per Mascara e lasciando Lavezzi in appoggio a Cavani. Cambia poco. Il Napoli sbanda subendo le ripartenze avversarie, il Catania sembra sul punto di triplicare da un momento all’altro. I rossazzurri sfiorano il tris con Gomez, Izco e Almiron, ma hanno il torto di non chiudere la gara consentendo ai partenopei di buttarsi avanti in un concitato finale alla ricerca del pari.
Lavezzi fa correre un brivido ad Andujar con una conclusione che si perde sul fondo non di molto, poi negli ultimi istanti è Spolli a far esultare il Massimino salvando sul tiro a botta sicura di Dzemaili, ben servito da Lavezzi, l’ultimo dei suoi ad arrendersi.

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A (Uefa.it)

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31 ottobre 2011
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