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Le Siciliane di A [XI giornata]

E sono cinque... (Palermo-Bologna 3-1). Sotto il diluvio... (Milan-Catania 4-0)

07 novembre 2011

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti.
E siamo a cinque. Le vittorie in casa rappresentano quasi un record per il Palermo che al Barbera viaggia velocissimo. Anche sabato pomeriggio per la squadra di turno, il Bologna, non c'è stato niente da fare.
Zahavi, Ilicic e Silvestre hanno confezionato la vittoria, ma tutta la squadra ha giocato bene, nonostante per circa un ora abbiamo giocato senza punte per l'infortunio ad Hernadez.
Bravo Mangia ad inserire Lores, un giovane uruguaiano, che si è messo subito in mostra; non una punta ma un trequartista dai piedi buoni che si sa inserire.
In definitiva una buona partita. Ora ci fermiamo per la Nazionale.
Una parola per il Catania: la sconfitta a Milano con il Milan, non scalfisce l'ottimo lavoro svolto fin qua da Montella e giocatori. Non è contro il Milan che deve trovare i punti salvezza.
Ci vediamo fra due settimane.
[A.G.]

PALERMO - BOLOGNA 3-1
PALERMO (4-3-1-2): Tzorvas 6.5, E. Pisano 5.5, Silvestre 7, Cetto 6, Balzaretti 6, Migliaccio 6, Bacinovic 6 (31' st Aguirregaray 5.5), Acquah 6.5, Ilicic 7, Zahavi 6.5 (18' st Bertolo 6), Hernandez sv (21' pt Lores Varela 6.5). (99 Benussi, 2 Mantovani, 6 Munoz, 10 Miccoli). All.: Mangia 7.
BOLOGNA (4-3-1-2): Gillet 6, Raggi 6 (13' st Garics sv), Loria 5.5, Cherubin 5.5, Morleo 6, Perez 5, Mudingayi 5.5 (23' st Pulzetti sv), P. Kone 6.5, Ramirez 6.5, Di Vaio 5.5, Acquafresca 5 (13' st Gimenez sv). (25 Agliardi, 5 Antonsson, 16 Casarini, 17 Vantaggiato). All.: Pioli 5.
Arbitro: Orsato di Schio (Vicenza) 5.5.
Reti: nel pt 13' Zahavi; nel st 7' Silvestre, 29' Ilicic, 42' Ramirez.
Note: angoli 10-5 per il Bologna. Recupero: 2' e 4'. Ammoniti: Perez, Migliaccio, Morleo, Balzaretti, Aguirregaray per gioco falloso. Spettatori: 18.507, per un incasso di 206.457,00. Prima dell'inizio della partita è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dell'alluvione di Genova.
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La settimana più lunga e difficile per il Palermo ha avuto un lieto fine: la conquista della quinta vittoria casalinga su altrettante partite. La vittima di turno dei rosanero è stato il Bologna che, dopo l'arrivo di Stefano Pioli, aveva cominciato a macinare punti con una certa intraprendenza.
Non era facile mantenere intatta la concentrazione, per il Palermo, dopo giorni di fuoco, incerti, culminati con le dimissioni di Sean Sogliano, con il blitz a giochi fatti di Zamparini, conditi dalle voci su un possibile siluramento di Mangia (che ieri ha prolungato il contratto), l'allenatore legato a doppia mandata all'ex ds rosanero. Tutte le paure sono svanite nel giro di un'ora, grazie alla consueta prestazione esemplare del Palermo versione casalinga: una squadra solida, che concede poco agli avversari e ottiene il massimo apparentemente con il minimo sforzo.

Il saluto alle vittime dell'alluvione di Genova introduce un match nel quale non mancano i motivi d'interesse: su tutti spicca il ritorno di Pioli su una panchina del Barbera, ma da avversario, dopo il divorzio di fine agosto con Zamparini. Il suo Bologna fuori casa ha già vinto due volte e l'ex stopper della Juventus darebbe chissà cosa per fare bella figura al cospetto di un pubblico con il quale non ha fatto in tempo a entrare in sintonia.
Pioli era stato ingaggiato da Zamparini per schierare il Palermo con la difesa a tre, il suo Bologna propone invece quattro difensori in linea, con Loria e Rubin centrali. Il Palermo è in formazione annunciata, senza Miccoli e con Ilicic dietro le punte. Presto, però, rimarrà senza attaccanti di ruolo. I rosanero giocano controvento, visto che il Barbera è spazzato trasversalmente da un forte scirocco, ma al primo affondo (13') passano in vantaggio con una bella azione orchestrata dal duo Zahavi-Ilicic, conclusa con un tocco in rete da pochi passi dell'israeliano, al secondo centro in Serie A.
Il gol stordisce il Bologna che fatica a riorganizzarsi, ma il Palermo non ne approfitta. Peraltro, i rosanero (19') perdono Hernandez che, dopo uno scatto, si accascia e impreca: salterà sicuramente l'amichevole contro l'Italia per una sospetta distrazione muscolare al flessore della coscia sinistra. Al suo posto entra un altro uruguagio, Lores Varela, venti anni, all'esordio in Serie A. Poco dopo la mezz'ora, il Palermo potrebbe raddoppiare - e forse chiudere i conti - con Ilicic, la cui bordata dalla lunga distanza viene sfiorata da Gillet, scheggia la traversa e finisce sul fondo. Nel finale il Bologna tira fuori il collo: con Kone prima - lunga sgroppata con conclusione rasoterra parata - e Raggi poi (colpo di testa neutralizzato in due tempi), tiene in apprensione Tzorvas.
In apertura di ripresa (7'), il Palermo raddoppia con un'incornata di Silvestre, su angolo di Zahavi (primo gol in rosanero dell'ex capitano del Catania) e il Bologna finisce al tappeto. Il terzo gol rosanero al 29': Lores Varela difende bene il pallone nella metàcampo del Bologna e verticalizza per Ilicic, che s'invola verso Gillet, entra in area e lo batte in uscita con un tocco di destro, che non è il suo piede. La reazione del Bologna si materializza in una messe di calci d'angolo senza esito e in una conclusione di Kone ben parata da Tzorvas. Il gol nel finale di Ramirez rende meno amara una serata da dimenticare per i felsinei e per Pioli. Troppo poco per tanto Palermo.

MILAN - CATANIA 4-0
MILAN (4-3-1-2): Abbiati 6.5, Abate 6, Bonera 6 (1' st Yepes 6), Thiago Silva 6.5, Zambrotta 6.5, Aquilani 6.5, Ambrosini 6, Seedorf 6.5 (34' st Antonini sv), Robinho 7 (34' st Inzaghi 6), Emanuelson 6, Ibrahimovic 7.5 (1 Amelia, 2 Taiwo, 4 Van Bommel, 92 El Shaarawy). All.: Allegri 7.
CATANIA (3-5-2): Andujar 6, Bellusci 4.5, Legrottaglie 5, Spolli 5, Lanzafame 4.5 (18' st Lopez 5.5), Almiron 5.5, Lodi 5 (34' st Delvecchio sv), Ricchiuti 5.5 (7' st Barrientos 5.5), Marchese 5.5, Gomez 6, Bergessio 6. (30 Campagnolo, 33 Capuano, 2 Potenza, 20 Sciacca). All.: Montella 5.
Arbitro: Gervasoni di Mantova 6.
Reti: nel pt 7' Ibrahimovic su rigore, 24' Robinho; nel st 24' Lodi (autorete), 27' Zambrotta.
Note: angoli 3-1 per il Milan. Recupero: 3' e 2'. Ammoniti: Lanzafame, Ambrosini, Bonera, Barrientos e Ibrahimovic per gioco scorretto; Abate per comportamento non regolamentare. Spettatori: 44.100 per un incasso di 1.173.200 euro.
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Il Catania si ferma a San Siro. Il filotto di sei risultati utili consecutivi s'interrompe di botto contro il Milan. La sconfitta contro i campioni d'Italia in carica ci può stare, il punteggio finale un po' meno.
Il secco 4-0 rimediato contro i rossoneri è probabilmente troppo largo, ma nasce da un inadeguato approccio alla partita da parte degli etnei. Montella aveva avvertito i suoi della necessità di giocare con massima umiltà e concentrazione per evitare figuracce, ma non è bastato.
I rossazzurri confermano il solito vizio di andare in svantaggio in avvio di partita incassando dopo soli 7 minuti il rigore trasformato da Ibrahimovic e decretato per un fallo di Lanzafame su Robinho. Nelle ultime cinque giornate, il Catania era sempre riuscito a rimontare, ma non sempre può bene ogni volta, soprattutto se di fronte c'è una formazione ricca di talento individuale e se la mentalità non è quella giusta.

Spolli (capitano al posto dell'infortunato Izco) e compagni provano a giocarsela come sempre a viso aperto, reclamano per un tocco di mano di area di Zambrotta che Gervasoni giudica involontario, ma non riescono ad alzare il ritmo, peccano di aggressività e lasciano troppa libertà al Milan nell'impostazione.
Inevitabile il 2-0 dei padroni di casa, che sfondano ancora a destra, dove Bellusci e Lanzafame sono in netta difficoltà: è Robinho a saltare in dribbling Bellusci battendo Andujar con un destro a giro.
In avanti Gomez e Bergessio non rinunciano a lottare: l'ex Saint Etienne vede pure una sua conclusione da posizione defilata salvata sulla linea da Bonera. L'impegno del duo argentino, però, non basta a un Catania che soffre dietro e concede troppo (Andujar salva su Ambrosini e Robinho prima dell'intervallo).
E non bastano neppure le sostituzioni di Montella, che nella ripresa manda in campo Barrientos e Lopez passando a un 4-3-3 molto offensivo con Lopez centravanti, Bergessio e Gomez ai suoi lati e Barrientos a inserirsi da dietro.
Una traversa episodica di Gomez su cross dalla sinistra e la successiva conclusione fuori bersaglio di Barrientos non riaprono la gara, chiusa a metà della seconda frazione da un'intuizione del solito Ibrahimovic, bravo nell'imbeccare Robinho sulla destra: Andujar contiene il tiro del brasiliano, ma Lodi non riesce a liberare firmando un autogol con l'aiuto del palo.
Il poker firmato tre minuti più tardi da Zambrotta, lesto a riprendere una corta respinta di Andujar su punizione di Ibrahimovic, e i tentativi di Inzaghi, subentrato a Robinho, e Bergessio allo scadere, stoppati da due buoni interventi di Andujar e Abbiati, servono solo a suggellare una sconfitta che non è certo un dramma per il Catania, ma che dovrà servire d'insegnamento nel processo di maturazione del gruppo.

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A
(Uefa.it)

 

 

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07 novembre 2011
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