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Le Siciliane di A [XI giornata]

Che brutta figura! (Roma-Palermo 4-1). Che bellissima figura! (Catania-Lazio 4-0)

05 novembre 2012

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti.
Il titolo, come sempre, apre scenari ed interrogativi su come è andata la giornata di campionato, ed è facile capire cosa vuol dire... Vuol dire che il Palermo ha perso 4-1 con la Roma ed ha fatto una bruttissima figura, due tiri in porta, mai un azione di ripartenza, un balletto continuo in difesa, e se gli attaccanti della Roma fossero stati più precisi, sarebbe stata una serata da Halloween in ritardo.
Gasperini ha ancora da lavorare, ma tanto, perché non ti puoi presentare all'Olimpico, contro una Roma, che le ultime due partite in casa le aveva perse dopo essere stata in vantaggio di due gol. Invece, questa volta, i giallorossi hanno trovato la strada spianata da un assenza totale dei rosanero.
Da subito ho visto come sarebbe andata la partita: pressing della Roma, incapacità del Palermo di ripartire e gol alla prima occasione.
E' meglio che Gasperini inculchi ai suoi giocatori, che sono in zona retrocessione, che ogni partita si deve giocare con il coltello fra i denti e non tentando il fraseggio o la giocata di fino, altrimenti finisce come la Sampdoria di qualche anno fa: squadra fondata per giocarsi un posto in Europa e poi retrocessa per non essere abituata a lottare per la sopravvivenza "calcistica".
Invece, tantissimi complimenti al Catania che ha strapazzato una squadra, la Lazio che in trasferta aveva vinto tanto, che era al terzo posto in classifica, che veniva accreditata come un outsider per i piani alti della classifica.
E domenica all'ora di pranzo scontro con la Sampdoria reduce da 6 sconfitte consecutive. Ecco uno scontro diretto per la salvezza.

Buon calcio a tutti. [A.G.]

ROMA - PALERMO 4-1
ROMA (4-3-3): Goicoechea 6.5, Piris 7, Marquinhos 7, Burdisso 6.5, Balzaretti 6, Bradley 7, Tachtsidis 6.5, Florenzi 6 (25' st Marquinho 6), Lamela 7 (36' st Pjanic s.v.), Osvaldo 7, Totti 7.5 (27' st Destro 5.5). (55 Svedkauskas, 5 Leandro Castan, 11 Taddei, 16 De Rossi, 17 Lopez, 20 Perrotta, 27 Dodò, 46 Romagnoli). All.: Zeman 7.
PALERMO (3-5-2): Ujkani 4.5, Munoz 4.5, Von Bergen 5, Garcia 4.5, Morganella 5, Arevalo Rios 5.5, Kurtic 5.5 (9' st Ilicic 6), Barreto 5, Pisano 4.5 (33' pt Bertolo s.v.), Brienza 5 (25' st Dybala 5), Miccoli 5.5 (99 Benussi, 2 Mantovani, 7 Viola, 15 Milanovic, 16 Zahavi, 17 Giorgi, 18 Labrin, 19 Budan, 22 Brichetto). All.: Gasperini 4.5.
Arbitro: De Marco di Chiavari 5
Reti: nel pt 11' Totti, 31' Osvaldo; nel st 24' Lamela, 34' Destro, 40' Ilicic.
Note: angoli 15-6 per la Roma. Recupero: 2' e 3'. Espulso: Destro al 34' st per doppia ammonizione. Ammoniti: Pisano e Munoz per gioco scorretto. Spettatori: 30.598 per un incasso di 794.371 euro.
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Quattro gol li prende la Lazio, altri quattro li segna la Roma. A una settimana dal derby le due squadre della capitale vivono una domenica di segno opposto nella doppia sfida alle siciliane.
Dopo il pesante ko dei biancocelesti di Petkovic a Catania, in serata arriva la nuova resurrezione dei giallorossi di Zeman, agevolati da un Palermo assolutamente modesto, pericoloso solo sui corner calciati da Miccoli, e che mai come in questo campionato rischia la retrocessione. Ma i padroni di casa sono comunque autori di una buona prestazione, che rinfranca il pubblico presente.
L'effetto Zeman è svanito, si vede perchè all'Olimpico, abbonati a parte, ci sono solo seimila paganti, ma la gente si gode del buon calcio anche se non nel segno degli schemi insegnati dal boemo. Il centrocampo è un po' anarchico, Totti fa tutto meno che l'esterno sinistro, ma è comunque, e ancora una volta, il migliore della Roma. Osvaldo e Lamela gli danno una mano, vanno entrambi di nuovo in gol e mostrano progressi confortanti in vista della stracittadina.

Sfata la maledizione della sua prima rete l'acquisto boom dell'estate Destro, ma si fa stupidamente espellere togliendosi la maglia dopo il gol e prendendosi il secondo giallo (poco prima era stato ammonito per un fallo) dall'arbitro De Marco, non certo nella sua serata migliore, apparso più volte incerto e che non ha visto un fallo di Miccoli su Burdisso in occasione della rete palermitana segnata da Ilicic di sinistro.

È l'attacco più efficace del campionato il segreto della Roma, alle prese con una difesa del Palermo imbarazzante nell'impacciato Munoz e anche in Garcia, ma oggi buone cose le ha fatte anche la difesa, meno distratta del solito e particolarmente attenta nel 18enne Marquinhos, lui sì, almeno per ora, un acquisto azzeccato. Ma anche il centrocampo, privo di De Rossi, ha fatto la sua parte, questa sera perfino con il greco Tachtsidis, meno impacciato del solito e autore dell'assist decisivo (un cross da destra) a Lamela per il gol del 3-0. L'ex giocatore del Verona alla lettura delle formazioni era stato sonoramente fischiato dalla curva (unico oltre a Zeman), ma ora spera di vivere una settimana tranquilla, forte della fiducia che il tecnico continua a dargli.
Prima della rete di Lamela, la 7/a del suo campionato, c'erano state quelle di Totti, con un tap-in di testa e naso dopo un colpo di testa dello stesso n. 10 respinto da Ujkani, e l'altra di Osvaldo, che ha approfittato di una collisione Munoz-Ujkani per prendere il pallone e depositarlo in rete. Il 4-0 è invece stato opera di Destro, scattato bene sul passaggio di Lamela e bravo ad evitare il portiere avversario in uscita. Così la Roma, che avrebbe potuto segnare anche di più considerate le occasioni fallite da Totti (bel tiro a volo su cross di Balzaretti), Burdisso (colpo di testa da corner e risposta di Ujkani) e Osvaldo (tiro a botta sicura su lancio di Totti e palla incredibilmente fuori) sale al 6/o posto e domenica avrà la possibilità, vincendo il derby, di superare i laziali.

CATANIA - LAZIO 4-0
CATANIA (4-3-3): Andujar 6.5, Alvarez 6.5, Legrottaglie 6.5, Spolli 6.5, Marchese 7, Izco 7, Lodi 7, Almiron 6.5 (19' st Biagianti 6), Barrientos 7, Bergessio 6 (26' pt Doukara 6), Gomez 8 (25' st Castro 6). (1 Frison, 34 Messina, 5 Rolin, 2 Potenza, 33 Capuano, 30 Salifu, 24 Ricchiuti, 15 Morimoto). All. Maran 8
LAZIO (4-5-1): Bizzarri 5, Konko 4.5, Biava 5, Dias 5, Cavanda 4.5 (1' st Brocchi 5), Candreva 5.5, Hernanes 4.5 (1' st Floccari 5.5), Ledesma 5, Lulic 5, Mauri 5.5, Rocchi 4.5 (25' st Kozak sv). (84 Carrizo, 55 Guerrieri, 5 Scaloni, 2 Ciani, 26 Radu, 15 Gonzalez, 27 Cana, 23 Onazi, 10 Zarate). All. Petkovic 4.5
Arbitro: Mazzoleni 7.
Reti: nel pt 9' Gomez, 25' Lodi su rigore, 29' Gomez, nel st 24' Barrientos.
Note: angoli 7-6 per il Catania. Recupero 2' e 3'. Ammonito Alvarez per gioco scorretto. Spettatori paganti 2.211, abbonati 8.711, incasso 40.058,20 euro.
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Prima la panolada, poi la (quasi) manita. Non è il Camp Nou, ma il Massimino. Uno stadio dove la vita è dura per tutti. La Lazio lo constata sulla propria pelle venendo travolta dal furore agonistico del Catania, smanioso di cancellare in un sol colpo la rabbia per i torti arbitrali subiti contro le big (Inter, Juventus) e il rammarico per una recente vittoria sfumata per una questione di secondi (Udine).
Lo sventolìo di fazzoletti bianchi sugli spalti, mutuato dalla tradizione spagnola, è il preludio di novanta minuti a senso unico, nel corso dei quali gli etnei approfittano con spietatezza delle mollezze di un avversario svagato e in chiara difficoltà, atletica e non solo, di fronte alle accelerazioni rossazzurre.
L'uomo in più di Maran - che azzecca il ritorno al 4-3-3 accantonando la difesa a tre - è Alejandro Gomez. Il Papu spacca la partita dopo appena nove minuti con un sinistro folgorante sotto la traversa della porta di Bizzarri, che non accenna neppure alla parata. Il primo gol è il lampo più spettacolare della prestazione dell'argentino, ma non l'unico.
Al suo attivo c'è anche il raddoppio, giunto intervenendo in spaccata su un cross dalla sinistra di Marchese e seguito da qualche istante vissuto in apnea dai tifosi di casa: la palla varca la linea nonostante il tentativo di salvataggio di Biava, Mazzoleni e il guardalinee Niccolai hanno un attimo di esitazione prima di convalidare la rete, il pubblico etneo trattiene il fiato temendo il replay di quanto accaduto contro la Juventus, ma stavolta il direttore di gara e i suoi collaboratori (incluso l'arbitro di porta Guida, con il quale c'è forse una consultazione via auricolare) vedono bene e assegnano il 3-0.

E' solo la mezz'ora eppure la partita è di fatto chiusa, visto che solo quattro minuti prima Lodi aveva trasformato impeccabilmente il primo rigore stagionale accordato al Catania a causa di un tocco di mano in area di Dias su uno spunto di Izco.
In teoria la Lazio avrebbe il tempo per provare la risalita, ma i biancocelesti non girano. Il ritorno di Ledesma e di Hernanes, sostituito nell'intervallo dopo 45' di anonimato assoluto, non conferisce spigliatezza alla manovra di Petkovic, che pecca forse di presunzione cercando di giocarsela a viso sin troppo aperto senza però disporre del dinamismo esibito in avvio di stagione né tanto meno dell'ispirazione degli uomini chiave.
Se poi, in assenza di Klose, i gol delle altre punte, invocati anche alla vigilia dal tecnico serbo, non arrivano (al contrario, Rocchi divora un'occasione colossale in avvio di gara calciando a lato dal dischetto del rigore) la rimonta diventa impossibile.
L'innesto di Brocchi e Floccari in apertura di secondo tempo e il cambio di modulo con relativo passaggio al 4-3-1-2 non cambiano le cose producendo solo un paio di conclusioni dalla distanza di Candreva e Floccari ben neutralizzate da Andujar.
Nonostante abbia perso a metà della prima frazione Bergessio, uscito per infortunio (problema muscolare a un polpaccio) e rimpiazzato da Doukara, il Catania controlla la situazione senza troppi problemi e in una delle ripartenze che tanto esaltano il tridente arriva il poker grazie al solito Gomez, che va via a Konko sulla sinistra e piazza l'assist in mezzo per il comodo tocco ravvicinato di Barrientos. Nel finale gli etnei hanno almeno due-tre occasioni per siglare la cinquina: Lodi e Castro non le sfruttano, ma a Maran e al pubblico rossazzurro va bene così. [Articolo di Alberto Cigalini]

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A (Uefa.it)

 

 

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05 novembre 2012
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