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Le Siciliane di A [XIX giornata]

Festival al Barbera! (Palermo-Genoa 5-3). Hanno perso... con dignità (Udinese-Catania 2-1)

23 gennaio 2012

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti.
Pomeriggio spettacolo ieri al Barbera con il Palermo che si sveglia dal suo letargo (in anticipo... meno male) e travolge con 5 gol il Genoa che aveva iniziato la partita andando in vantaggio al primo tiro in porta. Ma la reazione dei rosanero (finalmente!!!) è stata rabbiosa: prima del gol per tre minuti, con 5 calci d'angolo, una traversa, una palla gol di Miccoli e poi il gol di Budan. Poi tutto in discesa con un gioco veramente bello, con Silvestre e Mantovani che portavano al riposo sul 3-1.
Nella ripresa, per inerzia, il Genoa viene avanti e trova il rigore del 2-3 ma ancora una volta la reazione fa bello il Palermo che con Miccoli e Migliaccio si porta sul 5-2. Nel finale gol dell'ex Jankovic.
Che dire? Un bel Palermo!
Ora vediamo di trovare la famosa continuità con un'altra vittoria domenica con il Novara di nuovo al Barbera.
Buon calcio a tutti.
[A.G.]

PALERMO - GENOA 5-3
PALERMO (4-3-1-2): Viviano 6; Munoz 6, Silvestre 6.5, Mantovani 6.5, Balzaretti 6; Migliaccio 6.5, Donati 7, Barreto 6; Ilicic 6 (25' st Bertolo 6); Budan 6.5 (35' st Pinilla sv), Miccoli 7.5 (40' st Della Rocca sv). In panchina: Benussi, Cetto, Aguirregaray, Vazquez. Allenatore: Mutti 6.
GENOA (4-3-3): Frey 6.5; Mesto 6.5, Granqvist 6, Sampirisi 5.5 (1' st Kucka 6), Moretti 6; Seymour 5.5 (32' st Jorquera sv), Biondini 5.5, Jankovic 6.5; Sculli 5.5, Gilardino 5, Palacio 6.5. In panchina: Lupatelli, Meucci, Birsa, Pratto, Ze Eduardo. Allenatore: Marino 6.
Arbitro: Romeo di Verona 6.
Reti: 13' pt, 14' st Palacio, 26' pt Budan, 37' pt Silvestre, 42' pt Mantovani, 30' st Miccoli, 39' st Migliaccio, 44' st Jankovic.
Note: giornata nuvolosa, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 18 mila circa. Ammoniti: Sampirisi, Ilicic, Balzaretti, Moretti. Angoli: 10-6. Recupero: 1'; 3'.
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Il Palermo si sblocca e a farne le spese è il Genoa che al Barbera prima rischia di vincere, poi viene schiacciato e spazzato via, tornandosene a casa con il fardello pesantissimo di cinque gol. Per i rosanero e per Bortolo Mutti - fino a stamattina sulla graticola - è una bella boccata d'ossigeno: la vittoria non arrivava da quasi due mesi (già dai tempi di Mangia) e il trend delle ultime partite era oltremodo preoccupante.
Invece, in un colpo solo, Miccoli e compagni hanno trovato gol, punti e un bel po' di serenità in più. Il Palermo dovrebbe incrociare più spesso Gilardino, visto che al suo cospetto aveva trionfato per l'ultima volta (fine novembre, contro la Fiorentina, appunto l'ex squadra del bomber), ma anche una difesa così poco puntuale, svagata, come quella proposta oggi dalla squadra rossoblù, cui però continuano a pesare le numerose assenze: a Palermo sono rimasti al palo in sette, Antonelli, Bovo, Dainelli, Kaladze, Constant, Marco Rossi e Veloso. Praticamente, un'altra squadra. O quasi.

E dire che i liguri partono come meglio non potrebbero: dopo un tiro di Miccoli, che non diventa pericoloso solo grazie al rimpallo di un difensore, Palacio, di coscia, infila Viviano, all'esordio come Donati. Sembra un giorno da tregenda per il Palermo che invece ha la capacità - e la forza - di risollevarsi per schiacciare un Genoa assolutamente inconsistente dalla cintola in su, con Frey che vede sbucare avversari da tutte le parti, Miccoli e Budan che fanno il bello e il cattivo tempo. Dopo una palla-gol sprecata non si capisce come da Miccoli (conclusione a fil di palo con Frey in uscita), una traversa di Budan e un tiro di Migliaccio forse deviato con un braccio da un difensore, arriva il pareggio (di testa, dopo che lo stesso ariete croato aveva avviato l'azione) di Budan, che scuote il Palermo e stordisce gli ospiti.
Sulle ali dell'entusiasmo, i rosanero vanno ancora in gol con Silvestre e Mantovani, nel primo caso di testa su cross di Ilicic dalla sinistra, nel secondo su un traversone tagliente e preciso di Miccoli, sfruttando un piazzamento sul secondo palo. La squadra passa così dai fischi agli applausi e Mutti diventa il salvatore della patria. Bizze del calcio.
Nella ripresa, nonostante accorci le distanze con un rigore contestato ma evidente per un fallo di mani di Balzaretti su cross di Palacio (che trasforma dal dischetto), il Genoa non riesce ad andare oltre una sterile supremazia territoriale. Quando riparte, al contrario, il Palermo fa malissimo e così arriva anche il quarto gol, con Miccoli che supera in uscita Frey e, prima ancora di depositare il pallone nella porta vuota, esulta sotto la curva nord.
Arriva anche il 5-2 di Migliaccio, di testa, su cross millimetrico di Miccoli, quindi il 5-3 di Bosko Jankovic, un ex che ha lasciato pochi estimatori in Sicilia. Il Palermo esce dal campo fra gli applausi e già pensa al Novara. Mutti, almeno per il momento, può sorridere: la sua panchina, se non ci saranno colpi di testa zampariniani, ha smesso di traballare. Anche questa, in fondo, può essere una notizia.

UDINESE - CATANIA 2-1
UDINESE (3-5-1-1): Handanovic 7, Ferronetti 6, Danilo 6.5, Domizzi 6.5, Basta 6, Isla 6 (44' st Battocchio sv), Pinzi 6 (1' st Pasquale 6), Fernandes 6, Armero 7, Abdi 6, Di Natale 7 (33' st Floro Flores sv). (21 Padelli, 24 Ekstrand, 22 Sissoko, 31 Fabbrini). All.: Guidolin 6.5
CATANIA (4-3-3): Campagnolo 6, Potenza 5, Legrottaglie 5, Spolli 6, Marchese 5 (24' st Llama sv), Izco 6, Biagianti 5 (12' st Lodi 6), Almiron 6, Barrientos 6, Bergessio 5, Gomez 5 (35' st Catellani sv) (1 Kosicky, 14 Bellusci, 24 Delvecchio, 19 Ricchiuti). All.: Montella 5
Arbitro: Ostinelli di Como 5.5
Reti: 20' pt Armero, 8' st Di Natale, 49' Lodi (rig.)
Note: recupero: 1' e 4'. Angoli: 1-5. Ammoniti: Legrottaglie, Fernandes, Basta, Almiron per gioco scorretto. Spettatori: 13 mila circa.
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Le conferme non sono arrivate. Montella aveva chiesto alla sua squadra segnali di continuità dopo la bella prestazione interna con la Roma, ma non li ha avuti. A Udine, contro un avversario che oltre a essere la terza forza del campionato in casa non sbaglia praticamente nulla (9 vittorie su 10 incontri), serviva un altro tipo di determinazione e incisività.
Gli errori nella rifinitura dell'azione quando la partita era ancora in equilibrio, l'aver consentito ai friulani di sbloccare la gara addirittura con un contropiede scaturito da un angolo a proprio favore e la leggerezza difensiva esibita in occasione del raddoppio bianconero sono spie indicative di come il Catania non abbia avuto il giusto atteggiamento in campo.
Neppure il 4-3-3, che in trasferta gli etnei non utilizzavano da mesi, serve a dare sostanza alla manovra. Il Catania evita di restare solo sulla difensiva, ma quando si propone in attacco non ha sufficiente concretezza.

Un insidioso cross dalla destra di Barrientos non sfruttato da Bergessio e Almiron, un'accelerazione due contro uno mal perfezionata da Bergessio che non riesce a servire Gomez e soprattutto una conclusione di Gomez a tu per tu con Handanovic, bravo a chiudere la propria porta, fanno da contraltare al cinismo con cui i friulani colpiscono: palla recuperata su un corner etneo, contropiede a tutta velocità che trova scoperti i rossazzurri e inserimento vincente di Armero.
Il vantaggio spiana la strada agli uomini di Guidolin, che hanno elementi come Handanovic e Di Natale in grado di fare la differenza: il portiere si mette ancora in evidenza respingendo un sinistro ravvicinato di Marchese, che aveva sfruttato un errore di Isla; l'attaccante difende il trono di capocannoniere con un pregevole sinistro al volo su sfondamento a sinistra del vivace Armero, andato via con troppa facilità a Spolli e Legrottaglie.
Dopo averlo spostato a sinistra accentrando Almiron, Montella rimpiazza Biagianti con Lodi e poi passa alla difesa a tre rilevando Marchese con Llama. A questo punto, però, la situazione è compromessa. Lodi ci prova su punizione senza creare problemi ad Handanovic e solo al 94' il nuovo entrato Catellani riesce a guadagnarsi un rigore (fallo di Gelson Fernandes) che Lodi trasforma spiazzando il portiere avversario. Ma non c'è più tempo.

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A
(Uefa.it)

 

 

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23 gennaio 2012
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