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Le Siciliane di A [XIX giornata]

Disastro rosanero (Parma-Palermo 2-1). Senza gloria né infamia (Catania-Torino 0-0)

07 gennaio 2013

PARMA - PALERMO 2-1
PARMA (4-3-3): Mirante 6.5, Benalouane 6 (11' st Santacroce 5.5), Paletta 6, Lucarelli 6, Gobbi 6, Marchionni 6, Musacci 5.5 (11' st Acquah 6), Parolo 6, Biabiany 5, Belfodil 6.5, Sansone 5.5 (31' st Amauri 6.5). (1 Pavarini, 44 De Angelis, 3 MacEachen, 39 Fideleff, 87 Rosi, 4 Morrone, 77 Ninis, 17 Palladino, 88 Pabon). All. Donadoni 6.
PALERMO (3-4-2-1): Benussi 4, Von Bergen 5.5, Aronica 6, Garcia 5.5, Morganella 5.5, Barreto 6, Kurtic 5.5 (35' st Malele sv), Sanseverino 6.5 (23' st Anselmo 5.5), Ilicic 6, Brienza 5, Dybala 5 (38' st Budan 6.5). (1 Ujkani, 22 Brichetto, 4 Cetto, 15 Milanovic, 7 Viola, 51 Bollino, 55 Goldaniga). All. Gasperini 6.
Arbitro: Doveri di Roma 6.5
Reti: nel st 17' Belfodil, 40' Budan, 48' Amauri.
Note: angoli 9 a 4 per il Palermo. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti: Dybala e Ilicic per simulazione, Benalouane, Parolo, Lucarelli e Aronica per gioco scorretto, Pavarini per comportamento non regolamentare. Spettatori: 10.659, di cui abbonati 9.102, per un incasso di euro 91.148.
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È un Parma da record quello che batte il Palermo per 2-1. Così in alto nell'era Ghirardi gli emiliani non erano mai andati dopo la prima parte della stagione: al massimo erano stati totalizzati 28 punti, uno in meno di quanto hanno saputo fare questa volta gli uomini di Roberto Donadoni.
Il record ed il successo, per la verità, arrivano dopo una partita che, tutto sommato, sarebbe dovuta finire con un pareggio. Il Palermo non ha certo meritato la sconfitta e alla fine esce dal Tardini senza punti solo per colpa di una papera clamorosa di Benussi. Il portiere era stato scelto da Gasperini al posto di un tentennante Ujkani ed invece ha ripagato la fiducia del tecnico con un maldestro intervento su un tiro di Amauri, potente ma facilmente addomesticabile. Errore decisivo arrivato al 48' del secondo tempo.

Nel calcio però, la regola è sempre quella, vince chi segna di più ed il Palermo, alla fine, si deve accontentare di una sola rete e tante, troppe, occasioni sprecate. Sicuramente meno spunti per il Parma ma bravo a concretizzare con Belfodil (sesto sigillo personale) e, nel finale, con Amauri, relegato in panchina ad inizio partita.
Il Palermo, senza Miccoli e altri cinque titolari, con un Aronica in più ma imbottito di Primavera, ora invece comincia ad avere paura. Lo stop di Parma fa scivolare i rosanero in penultima posizione con la zona salvezza a due punti e Gasperini non nasconde come la classifica "sia molto delicata". La sensazione è che al Palermo manchi molto in attacco, dove oggi non hanno brillato Brienza e Dybala. In rete è andato Igor Budan, in panchina e convocato in extremis per questa partita.
Buona, invece, la prestazione di Giulio Sanseverino, classe 1994, e debuttante assoluto in prima squadra. Dai suoi piedi, al 16' del primo tempo, è nata la prima occasione della partita con un assist per Brienza che ha colpito male mettendo a alto. Al 20' ci ha riprovato Barreto con Mirante che ha parato, mentre al 35' e al 44' Ilicic ha obbligato il portiere avversario a due difficili interventi. Per il Parma nella prima frazione di gioco solo una conclusione di Parolo al 36', di poco a lato.

Ai punti il primo tempo è quindi a favore del Palermo, ma il Parma in casa quest'anno non ha mai perso e Donadoni lo deve aver ricordato ai suoi negli spogliatoi. Al 17' ecco allora il gol di Belfodil. Sansone ha battuto da sinistra un calcio d'angolo che si è infilato potente in area piccola, sul primo palo Biabiany ha sfiorato soltanto ma quanto basta per spiazzare la difesa avversaria e far arrivare sul fronte opposto la sfera al franco-algerino. Un minuto più tardi ed il Parma avrebbe pronto il colpo del ko: sul tiro deviato di Sansone, Benussi però si è opposto con i piedi.
Il Palermo è sembrato rassegnato ma Gasperini ha giocato la carta Budan al posto di Bydala. Pochi secondi e su cross di Ilicic l'attaccante croato ha saltato di testa ed ha insaccato. Al 44' gli ospiti avrebbero addirittura l'occasione di ribaltare il risultato con Brienza ma Mirante ha miracolosamente messo a lato. Al terzo minuto di recupero, a soli dieci secondi dal termine, ecco allora il gol beffa di Amauri. Di Belfodil l'assist in area con l'attaccante brasiliano bravo a liberarsi in area ed andare al tiro; la conclusione sarebbe dritta dritta nelle mani di Benussi che però non ha fermato facendosi scavalcare dal pallone. Gol vittoria e tre punti per il Parma che, a quota 29, ora si prepara al match con la Juventus. Il Palermo comincerà dal San Paolo di Napoli un girone di ritorno tutto in salita.

CATANIA - TORINO 0-0
CATANIA (4-3-3): Andujar 6.5, Bellusci 6, Legrottaglie 6, Spolli 6.5, Marchese 6, Izco 7, Lodi 4, Almiron 6.5 (36' st Salifu sv), Barrientos 6.5 (47' st Capuano sv), Bergessio 5 (22' st Castro 6.5), Gomez 6. (1 Frison, 29 Terracciano, 2 Potenza, 18 Augustyn, 5 Rolin, 16 Paglialunga, 24 Ricchiuti, 35 Doukara, 26 Keko). All. Maran 7
TORINO (4-3-3): Gillet 6.5, Darmian 5.5, Glik 5.5, Rodriguez 6, Masiello 5.5, Basha 6, Gazzi 5.5 (13' st Birsa 6), Vives 5, Cerci 6.5 (36' st Verdi sv), Bianchi 5, Meggiorini 5 (29' st Sansone sv). (23 Gomis, 3 D'Ambrosio, 15 Caceres, 5 Di Cesare, 33 Brighi, 8 Suciu, 19 Stevanovic, 10 Sgrigna, 93 Diop). All. Ventura 5.5
Arbitro: Bergonzi di Genova 5.5
Note: angoli 4-4. Recupero 0' e 3'. Espulso Lodi (12' pt) per fallo di reazione su Meggiorini. Ammoniti Gazzi, Barrientos, Vives, Darmian, Legrottaglie, Masiello e Glik per gioco scorretto. Allontanati da bordo campo, entrambi per proteste, il tecnico del Catania, Maran (39' st), e il presidente Pulvirenti (45' st). Spettatori paganti 3837, abbonati 8711, incasso 55771,10 euro.
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Niente Lodi. E niente reti. Rimpianti, molti. Il Catania apre il 2013 con un pareggio casalingo con il Torino che sa tanto di incompiuta.
Il rammarico rossazzurro trova fondamento nei due episodi che segnano la gara. Il primo arriva dopo appena dodici minuti di gioco e riguarda una insolita leggerezza di Francesco Lodi. Il regista di casa, tante volte decisivo in positivo, stavolta si distingue in negativo facendosi espellere per una plateale manata a Meggiorini dopo un contrasto a centrocampo. Bergonzi, già protagonista al Massimino di una decisione analoga in avvio di stagione (espulso Alvarez contro il Napoli dopo soli due minuti), sventola il cartellino rosso al numero 10 degli etnei, in inferiorità numerica per i restanti 80'.
Nononostante l'uomo in meno, il Catania mostra personalità e compattezza riuscendo a giocarsela alla pari con gli avversari tanto da procurarsi la migliore occasione dell'incontro a metà del primo tempo, quando Vives frana in area su Izco e Bergonzi decreta il rigore. Lo specialista Lodi non c'è, tocca a Bergessio presentarsi sul dischetto: l'argentino alza troppo il tentativo di trasformazione e la palla va a infrangersi sulla traversa.

Così, tra un cartellino rosso evitabile e un penalty fallito, il Catania non va oltre il punto in un incontro in cui la formazione di Maran, forte di una buona condizione atletica, non ha mai rinunciato a proporsi in avanti rimodulandosi in un 4-3-2 elastico e in grado di produrre più di una palla gol.
La parata di Gillet sulla stoccata dal limite di Gomez, l'azione non finalizzata da Bergessio prima dell'intervallo, la botta dello stesso Bergessio corretta in angolo ancora da Gillet e i tentativi nel finale di Almiron, Gomez, Castro e Salifu corroborano la sensazione che a uomini pari i padroni di casa avrebbero potuto mettere alle corde il Torino, privo del cambio di passo e mai brillante.

Molto prudente in avvio, la squadra di Ventura non è riuscita a capitalizzare la lunga superiorità numerica faticando a esprimere la qualità necessaria per dare un senso all'uomo in più. E' toccato a Cerci con le sue fiammate creare qualche apprensione ad Andujar prima con un tiro sporcato da Bergessio che l'estremo difensore argentino è riuscito a neutralizzare con un bel riflesso e poi con un sinistro a giro uscito d'un soffio.
Eccettuato un inoffensivo rasoterra di Bianchi, il Torino ha creato solo un altro pericolo, proprio negli istanti conclusivi (caratterizzati anche dalle espulsioni per proteste di Maran e Pulvirenti decretate da Bergonzi, che ha evitato un possibile rosso a Gazzi e Darmian), con una spaccata del nuovo entrato Verdi che ha attraversato lo specchio della porta catanese spegnendosi a lato. In casi del genere, si dice che lo 0-0 era scritto. Non resta che accontentarsi. [Articolo di Alberto Cigalini]

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A (Uefa.it)

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07 gennaio 2013
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