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Le Siciliane di A [XXI giornata]

Carattere rosanero... (Palermo-Lazio 2-2) Esterna rossazzurra... (Genoa-Catania 0-2)

21 gennaio 2013

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti.
Sabato pomeriggio di Calcio al Barbera con la Lazio seconda in classifica, scesa a Palermo con l'intento di fare bottino pieno. Ma non ha fatto i conti con il carattere (finalmente!!) dei rosanero che, dopo essere stati in svantaggio, hanno rimontato fino ad andare in vantaggio per poi essere raggiunti sul 2-2 da un rigore di Hernanes.
Solo parole di elogio, invece, per il Catania che è andato a Genoa con l'intento di vincere e l'ha fatto.
Ora continuiamo così: il Palermo che deve salvarsi e il Catania che lotta per un posto in Europa.

Buon calcio a tutti. [A.G.]

PALERMO - LAZIO 2-2
PALERMO (3-4-1-2): Ujkani 6, Von Bergen 6, Aronica 5 (1' st Munoz 6), Garcia 6, Morganella 5.5 (20' st Anselmo 5.5), Arevalo Rios 6.5, Kurtic 6, Dossena 6.5, Ilicic 6.5 (33' st Malele sv), Dybala 6.5, Miccoli 6.5 (99 Benussi, 7 Viola, 22 Brichetto, 23 Donati, 50 Sanseverino, 51 Bollino). All.: Gasperini 6.
LAZIO (4-1-4-1): Marchetti 6, Biava 6, Ciani 6, Radu 6 (28' st Candreva sv), Cavanda 5.5, Cana 5.5, Ledesma 6.5 (35' st Kozak sv), Hernanes 6, Lulic 5.5 (23' st Gonzalez 6), Mauri 6.5, Floccari 7 (1 Bizzarri, 3 Dias, 5 Scaloni, 25 Rozzi, 32 Brocchi, 78 Zauri, 84 Carrizo). All.: Petkovic 6.
Arbitro: Rocchi di Firenze 6.
Reti: nel pt al 10' Floccari, nel st al 25' Arevalo Rios, al 26' Dybala, al 40' Hernanes (rigore).
Note: angoli 6-2 per il Palermo. Recupero: 0 e 3'. Ammoniti: Garcia, Cavanda, Lulic, Cana per gioco falloso, Miccoli per proteste. Spettatori: 21.414 per un incasso di 203.563 euro.
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Finisce in pareggio la sfida tra due squadre affamate di punti: il Palermo, con l'acqua alla gola, che insegue la zona salvezza, e la Lazio in rincorsa sulla Juve, al vertice. Un 2-2 scoppiettante, soprattutto per quello che è successo nell'ultima mezz'ora. Dopo il vantaggio di Floccari, ad appena 10' dall'inizio della gara, il Palermo, rassegnato a rincorrere trova pareggio e vantaggio a 20' dal termine, ma la Lazio riesce a fare 2-2 con un penalty nel finale.
I rosanero devono rinunciare a Brienza, infortunato, e a Barreto squalificato. Gasperini opta per un centrocampo folto dietro Ilicic. Davanti la coppia leggera Miccoli-Dybala. Tante assenze anche nella Lazio senza Dias e Klose, Gonzalez va in panchina, in attacco il solo Floccari. È proprio l'attaccante di "riserva" dei romani che approfitta della prima occasione che gli capita per mettere a segno l'1-0. Al 10' cross dalla trequarti di Ledesma, Aronica tiene in gioco il bomber che conclude di testa alle spalle di Ujkani.

Al Barbera cala il gelo. Un Palermo frustrato cerca di riportarsi in avanti, ma è solo Miccoli a rendersi pericoloso con una conclusione potente ma centrale, respinta da Marchetti in angolo. Sterile il possesso palla del Palermo che soffre ogni volta che la Lazio supera la metà campo e Floccari almeno in un paio di occasioni sfiora il raddoppio, sempre di testa. Il pubblico capisce che il momento è delicato e ricomincia a incitare i rosanero, generosi ma inconcludenti. La Lazio si chiude e tenta veloci ripartenze. Hernanes, sul finale, prova un destro velenoso all'angolino, ma Ujkani stavolta si fa trovare pronto.
Nella ripresa Gasperini toglie l'acciaccato Aronica per Munoz. Non cambia il tema della partita che vede gli uomini di Gasperini disperatamente proiettati in avanti, nell'intento di scongiurare la quarta sconfitta consecutiva. Il più attivo è sempre Miccoli, ma il piccolo bomber viene sempre stoppato dai robusti difensori laziali. Grande azione della Lazio al quarto d'ora ancora con Floccari, servito alla perfezione da Mauri, ma la rete viene annullata per un fuorigioco molto dubbio.

Quando sembra che ci si avvii stancamente verso la fine, la partita si infiamma e il Palermo firma la rimonta in un minuto. Quelli tra il 25' e il 26' sono secondi terribili per la Lazio che subisce prima il pareggio di Arevalo Rios, che raccoglie un cross basso di Dossena e mette in rete da due passi, e poi il sorpasso dei rosa con Dybala, abilmente servito da Miccoli in area. Il Barbera diventa una bolgia. I 21 mila accorsi allo stadio per sorreggere il Palermo per poco non invadono il campo quando l'attaccante argentino porta in vantaggio i suoi.
Ma la partita non è finita e la Lazio la raddrizza al 40' con un calcio di rigore concesso per fallo di Munoz su Floccari, abile a smarcarsi e a guadagnare il penalty. Sul dischetto va Hernanes che segna l'ottava rete in campionato. All'ultimo secondo Miccoli sbaglia un tiro al volo in area, ma si prende lo stesso gli applausi del pubblico. Un punto che muove la classifica per Lazio e Palermo, in attesa delle avversarie.

GENOA - CATANIA 0-2
GENOA (4-4-2): Frey 6, Sampirisi 5 (4' st Rossi 5.5), Granqvist 5.5, Manfredini 6, Moretti 6, Olivera 5.5 (11' st Floro Flores 5), Matuzalem 6, Kucka 5.5, Antonelli 5, Immobile 5.5 (25' st Nadarevic sv), Borriello 5 (32 Donnarumma, 38 Zima, 3 Bovo, 23 Said, 91 Bertolacci). All.: Delneri 5
CATANIA (4-2-3-1): Andujar 6.5, Alvarez 6.5, Bellusci 6.5, Spolli 6.5, Capuano 6, Izco 7, Paglialunga 6.5 (17' st Biagianti 6.5), Barrientos 7.5, Castro 6.5, Gomez 7 (34' st Ricchiuti sv), Bergessio 7 (1 Frison, 29 Terraciano, 2 Potenza, 5 Rolin, 18 Augustyn, 26 Keko, 30 Salifu, 35 Doukara). All.: Maran 7.5
Arbitro: Rizzoli 7
Reti: nel pt, 4' Bergessio; nel st, 41' Barrientos.
Note: recupero: 1' e 3'. Angoli: 5 a 4 per il Genoa. Ammoniti: Matuzalem e Bergessio per gioco scorretto. Spettatori: 16.000
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La lanterna genovese illumina gli orizzonti del Catania. A Marassi, campo tradizionalmente avaro di soddisfazioni, gli etnei vedono schiudersi prospettive nuove e allettanti, figlie della seconda vittoria consecutiva in campionato, la prima in casa dei grifoni dopo mezzo secolo di astinenza.
Il 2-0 con cui i rossazzurri regolano il Genoa li proietta al settimo posto a quota 32, a sole quattro lunghezze dalla quinta piazza occupata dalla Fiorentina, guarda caso attesa al Massimino proprio domenica prossima in un incontro che dirà subito se sognare l'Europa League è troppo oppure no.

Intanto, il Catania può godersi il secondo successo esterno stagionale, costruito con perizia ovviando nel migliore dei modi all'emergenza creatasi a causa dell'assenza di quattro titolari (Lodi, Legrottaglie, Almiron e Marchese). Maran osa optando per il 4-2-3-1 con Paglialunga mediano basso accanto a Izco e Castro sulla trequarti accanto a Barrientos e Gomez e viene premiato.
E' proprio il grande lavoro del Pitu e del Papu in fase di non possesso la chiave vincente di una formula inedita, esaltata da un'altra prova di assoluta sostanza di Izco: lo spirito di sacrificio con cui i due argentini ripiegano andando presto a compattare il centrocampo dopo qualche affanno iniziale rappresenta il valore aggiunto di una squadra che cresce con il trascorrere dei minuti spegnendo alla distanza gli ardori di un avversario spinto più che altro dalla disperazione dettata da una classifica sempre più critica.

Aiutare in copertura non significa però dimenticarsi di fare quel che riesce meglio. Il vantaggio etneo dopo soli tre minuti nasce proprio sull'asse Barrientos-Gomez: perfetto lancio in profondità del Pitu per il Papu, che evita il fuorigioco e serve al centro Bergessio, al quale basta appoggiare in fondo al sacco.
Il Genoa prova a reagire d'impeto, ma non passa. Delneri manda Immobile ad agire da punta di movimento e utilizza Borriello come uomo d'area, ma quest'ultimo prima divora il pareggio calciando fuori da due metri e poi vede neutralizzato da Andujar un colpo di testa in tuffo ad anticipare Spolli.
I rossoblù provano a insistere, ma capiscono che con il Catania la vita non è facile. Gradualmente i padroni di casa escono dall'area avversaria perdendo intensità e pericolosità. Non servono le conclusioni dalla distanza e neppure i cambi di modulo di Delneri, che passa prima al 3-5-2 allargando Sampirisi e Antonelli e poi al 3-4-3 aggiungendo un attaccante (Floro Flores).

Andujar corre un solo vero rischio, in apertura di ripresa, quando su un tentativo di sfondamento di Immobile la palla carambola su Capuano e finisce sul palo. Ma il Catania è solido e ben messo in campo e concede sempre meno a un avversario che si allunga perdendo ritmo e lucidità.
La formazione di Maran, invece, si concede persino il lusso di chiudere in crescendo fallendo il raddoppio con Bergessio, che perde l'attimo giusto davanti a Frey dopo aver evitato il fuorigioco, e trovandolo con Barrientos, bravo a finalizzare con un sinistro piazzato un contropiede avviato dall'inesauribile Izco.
Finisce con Marassi in subbuglio contro i padroni di casa e gli etnei - applauditi dal pubblico di casa - in festa per un 2013 che continua a regalare soddisfazioni: terzo risultato utile di fila, seconda vittoria consecutiva, Andujar imbattuto (270 minuti complessivi di inviolabilità) e zona Europa League a -4. Può bastare, no? [Articolo di Alberto Cigalini]

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A (Uefa.it)

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21 gennaio 2013
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